Miriamo a recuperare interesse e fiducia dei cittadini
Una domanda su tante altre viene spontanea seguendo la campagna elettorale per il rinnovo amministrativo di Crema : come mai potranno essere mantenute le tante promesse che vengono fatte, stante la diminuzione delle risorse disponibili e la costante crescita dei bisogni, sociali innanzitutto.
Elenchi corposi e variegati di opere pubbliche, senza alcuna indicazioni circa le priorità e soprattutto sulla loro sostenibilità finanziaria nell’ambito del bilancio del Comune.
A fronte, ormai da anni dei frutti della demagogia e degli schematismi autoreferenziali, che hanno sempre più allontanato gli elettori dalla politica, ma anche dal voto amministrativo, Crema Riformista dalla sua nascita ha privilegiato la corretta della informazione ed i confronti di merito, ritenendoli presupposti essenziali per recuperare nuovamente l’interesse e la fiducia dei cittadini.
Dichiaratamente si presenta come una alleanza tra le forze, politiche liberal, socialiste e verdi, da decenni ai margini della vita amministrativa della città e del territorio, con un obbiettivo principale : la ridefinizione del ruolo della città, nell’ ambito del Circondario cremasco, al fine di arginare il progressivo indebolimento della nostra zona, nei confronti di altri contesti e delle varie Istituzioni di livello superiore.
Dal candidato sindaco Fabio Bergamaschi, abbiamo ricevuto un espresso ringraziamento per l’ingresso di Crema Riformista nella coalizione che lo sostiene, per i contributi portati al programma del mandato da parte di tradizioni di lungo corso, oggi rilanciate da giovani candidature.
Analogo apprezzamento per l’opzione politica ci è stato manifestato anche dagli esponenti nazionali di Azione, di Italia Viva, del Psi e dei Verdi, giunti in città a sostegno della Lista, interessati a valutare l’estendibilità del progetto unitario messo in campo.
La Comunità socialista cremasca, considerato l’abbinamento del voto amministrativo con quello referendario sul sistema giudiziario, ritiene molto grave la congiura del silenzio che si sta registrando sui quesiti abrogativi sottoposti al giudizio popolare, il prossimo 12 giugno.
Allo stato, è certamente alto il rischio di una affluenza alle urne inferiore al quorum della validità del referendum, pari al superamento della maggioranza degli aventi diritto.
Se accadesse, sarebbe un vero peccato perché non recarsi ai seggi, sarebbe una rassegnazione allo strapotere delle correnti del CSM, alla valutazione dei magistrati fatta da altri magistrati, alle porte girevoli nelle carriere dei magistrati, agli abusi della custodia cautelare, a maggiori tutele per sindaci e amministratori.
Un dato riassume bene la necessita di profondi cambiamenti: la registrazione di circa 30.000 persone ingiustamente detenute nelle carceri, negli ultimi tre decenni.
I socialisti, storicamente garantisti, sono schierati per il SI all’indirizzo di una giustizia più giusta, mentre aspettano ancora che altrettanto facciano i Partiti che hanno cambiato posizione, con nostra soddisfazione, rispetto al loro passato, apertamente giustizialista ed ossequioso verso la magistratura, già impegnatisi nella raccolta delle firme per l’indizione del referendum in esame.
Per la Comunità socialista cremasca
Virginio Venturelli
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