20 novembre 2024

Ospedale, si fermi tutto e si faccia una gara tra progetti per la riqualificazione

La penosa deriva ove è giunta la sanità pubblica e’ sotto gli occhi di tutti . Medici e infermieri  fuggono verso strutture private oppure all’estero, liste d’attesa interminabili per esami diagnostici,  pronto soccorso al collasso .Secondo il rapporto Crea 2022 mancano 15.000 medici e 250.000  infermieri. Tranquilli: il governo sta trattando l’arrivo di 11.000 infermieri dall’India. Sono  bravissimi e costano 1/3 dei nostri. Speriamo che sappiano un po’ di italiano altrimenti bisognerà  optare per l’inglese o esprimersi a gesti. Degli altri 240.000 mancanti, per ora nessuna traccia . Ci si  cura a proprie spese ormai. Gli italiani nel 2022 per curarsi hanno sborsato di tasca propria circa  42 milioni di euro e sappiamo che 2 milioni di italiani rinunciano a curarsi per problemi economici.  

Anche nella ASST di Cremona la situazione rispecchia la media nazionale. Qualche mese fa,  anticipato da squilli di trombe auree, Guido Bertolaso annunciava alla stampa locale il piano che in  poco tempo avrebbe fatto sparire le liste d’attesa e ridotto drasticamente i tempi per la diagnostica.  Ad oggi sembra che le trombe abbiano suonato invano a meno che non si metta mano al portafoglio  per rivolgersi a strutture private di diagnostica sorte come funghi in città e provincia e che fanno  lauti incassi. 

In tale sconsolante contesto, per placare gli animi e abbagliare la vista ai più é arrivata la presentazione dell’ottava meraviglia del mondo: il nuovo ospedale di Cremona! Promosso dall’europarlamentare Massimiliano Salini è stato presentato a Dubai nel 2022 come l’ospedale del  futuro. Una costruzione futuristica semicircolare che ospiterà anche attività commerciali, ricreative  e ludico-sportive e annesso parco della salute con “recinti ove potranno pascolare gli  animali “, il bosco delle farfalle, le arnie per le api, e un percorso ludico-sportivo ove  passeggiare e fare footing partendo dal piano campagna sino a raggiungere i 35 metri della sommità  dell’edificio, passeggiata comunque molto impegnativa perché per raggiungere la sommità si dovrà  vincere una pendenza non inferiore al 10%. Tutto abbellito da un laghetto esterno (si potrà pescare  e fare il bagno?) .Una struttura unica in in Italia che tutte le altre città avrebbero voluto ma che solo  la buona stella (quella di Negroni?) e l’intercessione di sant’Omobono hanno catapultato sui  fortunatissimi cremonesi che dovrebbero esultare perché baciati dalla buona sorte. senza perdere  tempo nel porsi domande in merito ed accettare la sostituzione (come viene gentilmente  chiamata la demolizione) del vecchio ospedale… che vecchio non è perché ha solo 50 anni. Che si  fa quindi? Abbattiamo tutti gli ospedali con età superiore ai 50 anni? Qualche domanda allora  bisogna farsela.  

1 ) L’idea di demolire e costruire ex novo e’ stata condivisa coi cittadini?  

No , è stata una decisione imposta, frutto di un accordo politico a livello regionale tra la  maggioranza e una parte dell’opposizione. Non ci sono mai state pubbliche assemblee né  coinvolgimento dei comitati di quartiere ove presentare il progetto e ascoltare la voce dei cittadini. .  

2 ) È stata fatta una gara per un progetto di riqualificazione dell’attuale ospedale che possa  consentire il confronto tra le 2 soluzioni?

No, nessuna gara per progetti di riqualificazione. Perché?  Non è dato sapere.Non è quindi possibile confrontare progetti di ristrutturazione con quello di  costruzione. L’unico studio comparativo, citato nella relazione tecnica , è stato fatto dalla stessa ASST che parla di Ipotesi di Adeguamento dell’ospedale alla normativa esistente stimando in  200 milioni di euro la cifra necessaria per prevenzione incendi, vulnerabilità sismica ed efficientamento  energetico facendo intendere, chissà perché, la non convenienza della riqualificazione.  Sappiamo però che nell’attuale ospedale sono in corso importanti lavori di adeguamento nel pronto  soccorso e in altre parti della struttura. Per questi lavori la Regione ha stanziato 14 milioni di euro. Sono lavori su una struttura che poi verrà abbattuta. Quindi si riqualifica per poi abbattere, Tutti fanno così:  spendono soldi per riqualificare la propria casa e poi la demoliscono.  

3 ) Quanto costa la nuova struttura e quanto costerà poi la manutenzione del parco della salute?  

Dai dati ricavati dallo studio di fattibilità si stima un costo di 250 milioni di euro per il monoblocco più 30  milioni per la demolizione dell’attuale struttura e la realizzazione del parco della salute (escluse le  nuove attrezzature mediche). Totale 280 milioni finanziati per il 95% dallo Stato e il resto da Regione Lombardia. Se attualizziamo (per difetto) di un 10% la stima dei costi si arriva già a un valore di  308 milioni, ma sappiamo benissimo che la cifra di partenza non è mai quella di arrivo. Possiamo già  ora supporre che nel 2031 (ultima data stimata per la fine dei lavori) la cifra sarà notevolmente  superiore. Vari professionisti esterni tuttavia stimano che già ora la cifra complessiva, tenuto conto  anche degli enormi costi dei parcheggi sotterranei non contemplati nell’attuale conteggio, possa  raggiungere e superare i 400 milioni.

Quanto costeranno e chi finanzierà l’edificio in cui sono previsti  l’asilo, la biblioteca e la struttura per ospitare i familiari non è specificato.  

Sui futuri costi di manutenzione del parco della salute non ci sono cifre né ipotesi.

4 ) Il nuovo ospedale avrà la stessa impostazione di cura di quello attuale?  

No. Dai documenti programmatici si legge che “l’ospedale sarà dedicato principalmente alla cura di  patologie gravi e all’esecuzione di procedure complesse. I trattamenti classici, quelli di routine e la  cura preventiva, verranno distribuiti attraverso cliniche e hub di vicinato connessi e diffusi sul  territorio“. Quanti saranno e dove sorgeranno questi hub non è dato sapere.  

Di domande ce ne sarebbero altre, ma già queste sono sufficienti per avviare un dibattito pubblico e  richiedere con forza alle competenti autorità e alle forze politiche una gara per un progetto di riqualificazione che consenta un confronto serio e documentato tra riqualificare o costruire ex novo.  

In una fase storica in cui la sanità pubblica sta scivolando verso un degrado inarrestabile  (volutamente provocato da chi vuole trasformare la salute in un business privato) e con uno  stanziamento di risorse sempre più esiguo, sarebbe gravissimo sprecare denaro pubblico che  potrebbe invece essere meglio utilizzato.  

Sostenitore del Movimento per la riqualificazione dell’ospedale maggiore

Tiziano Chiesa


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