25 novembre 2022

Approda a Cremona la Milonga diffusa. Con Compagnia del Tango e Alac

Il ritmo della Milonga approda a Cremona sabato 26 novembre, con un evento promosso da Compagnia del Tango e Alac Cremona, che inaugura così la stagione invernale.  presso gli spazi dell’associazione, in via Gioconda 3. Un evento dal format innovativo, quello della milonga diffusa, ossia una milonga aperta a tutti, e che si snoderà in tutti gli spazi dell’associazione. 

A partire dalle 20, dunque, sarà possibile prendere parte ad uno stage, con i maestri della Compagnia del Tango, Silvina Aguera e Riccardo Ongari, cui tutti potranno partecipare, per avvicinarsi al magico mondo del tango. Quindi, alle 21, il suono della milonga risuonerà per ballare in libertà, con il dj-set di Giorgio Morzani. Durante la serata sarà aperto il bar, dove degustare i classici cocktail, ma anche empanadas argentine e altre specialità. 

Si tratta di un evento per noi molto importante” evidenzia la presidente Alac, Luciana Elizondo. “Non solo perché rappresenta l’apertura della stagione invernale, ma anche perché testimonia la sempre più spiccata apertura di Alac verso esperienze nuove e diversificate. Con questo evento vogliamo portare a Cremona la cultura del tango come la conosciamo in Argentina. Vorrei anche sottolineare il concetto di milonga diffusa, che ci permette di valorizzare lo spazio della nostra sede a 360 gradi. Tutte le sale, in cui solitamente facciamo i corsi e le nostre attività quotidiane, diventeranno spazio in cui danzare. Infine, credo sia molto bello il fatto che due associazioni si mettano insieme per portare avanti una proposta culturale”.

“L’importanza della nostra proposta sta proprio nel desiderio di raggiungere più persone possibile, anche chi non ha mai conosciuto il tango” commenta Silvina Aguera, maestra della Compagnia del Tango. “Questo perché tutti coloro che si avvicinano a questa musica si innamorano del ballo della cultura argentina. Attraverso questa milonga vogliamo portare il pubblico in un viaggio a Buenos Aires, con la sua musica, la sua informalità, i suoi profumi e la sua accoglienza, condividendo così un pezzo della nostra terra”.

 


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