Gianna Nannini travolge Cremona. La regina del rock incanta piazza del comune con i suoi successi

Passo lento, tailleur rosso, anfibi. Sale sul palco Gianna Nannini in un boato. Duemila persone in visibilio per la regina del rock, al secondo ed ultimo appuntamento con Siamo Fuori. La band, rigorosamente dal vivo (non è scontato di questi tempi) picchia duro. Quello che esce dagli amplificatori non è pop o surrogato, è vero rock. I musicisti esprimono un suono graffiante, denso e ricercato. La Nannini tiene il palco come fosse una teenager. Normalmente non è elegante precisarlo, ma la cantautrice il 14 giugno ha spento 68 candeline, e vederla in azione porterebbe a "dargliene" meno della metà. Energia, interpretazione, passione, una grande professionista. "Essere a Cremona fa la differenza, ricordo ancora quando mi misero in mano quel violino..." ricorda l'artista nella sua ultima visita cremonese in cui visitó la collezione degli archi di palazzo comunale. Una scaletta che ha visto i suoi recenti brani uniti ai più grandi successi della sua grande carriera. Ed ecco che ai lati della platea molte fan ballavano in gruppo a tempo di rock. Un successo incredibile, la cantante senese ha travolto il pubblico con la sua interminabile energia. Nella scaletta anche le attesissime America, Sei nell'anima e Meravigliosa Creatura. Nel pomeriggio l'instancabile Gianna Nannini ha accettato di posare per beneficienza in alcuni scatti in favore del calendario di Fondazione Sospiro. Fra il pubblico della serata anche Carlo Cottarelli, decisamente coinvolto dal travolgente ritmo della cantautrice. Standing ovation meritata per una grande professionista, le cui gesta fanno ancora scuola sia fra gli addetti ai lavori che fra l'affezionato pubblico. Chiusura col botto per la rassegna all'aperto del Ponchielli che se con Sangiovanni aveva iniziato un po' in sordina, questa sera ha certamente superato ogni aspettativa.

Fotoservizio di Gianpaolo Guarneri - Studio B12