20 maggio 2023

Ballardini: se questa è la Cremonese, meritiamo di retrocedere in serie B. Giacchetta: la direzione tecnica è stata affidata a me e mi prendo la responsabilità delle scelte

Il clima che si respira in sala stampa è grigio come quello del cielo che copre Cremona, in una giornata che ha il sapore di una Waterloo per i colori grigiorossi. A parlare della partita che ha visto la Cremonese soccombere con un netto 5-1, tocca al tecnico grigiorosso Davide Ballardini

Non c'è stata partita: “Oggi non c’è stata partita, perchè il Bologna è stato nettamente superiore.È stata una lezione di gioco e di serietà in tutti i sensi. Per me oggi siamo anche stati umiliati, anche se l’impegno ce lo mettiamo sempre. Quindi è giusto che questa Cremonese, alla fine della stagione, retroceda in Serie B. Perchè se siamo questi, oggi abbiamo fatto vedere che meritiamo di retrocedere in Serie B“.

Una lezione per tutti: “Volevamo mettercela tutta, volevamo giocare, perchè durante la preparazione della gara c’era la voglia e l’attenzione per fare ciò che volevamo fare. Non l’abbiamo fatto ma probabilmente abbiamo fatto più fatica del Bologna, perché loro si divertivano a giocare, noi non abbiamo mai preso la palla, non eravamo mai messi bene in difesa, mai messi bene in attacco. È stata una lezione di gioco e il primo ad averla subita è l’allenatore, insieme ai giocatori che allena”.

Disappunto: “Il mio disappunto durante la partita era legato all’atteggiamento che avevamo: non eravamo rabbiosi, con la palla facevamo confusione, in fase difensiva non riuscivamo a ricomporci e mettere in difficoltà gli avversari. È stata una lezione per tutti, a partire dall’allenatore. Sul 3-0 volevamo mettere un giocatore che avesse più qualità offensive. Abbiamo messo Buonaiuto che è un trequartista”.

Impegno e contestazione: ’Noi dobbiamo essere grati a chi ci sostiene, perché ci sostengono sempre. È chiaro che alla fine della partita quando vedi una gara del genere ci può stare il disappunto. Non credo che la squadra si debba scusare di niente, oggi la Cremonese ha sofferto e ha fatto più fatica del Bologna. Non c’eravamo, abbiamo subito una lezione di calcio e siamo stati umiliati, ma questo non c’entra niente con l’impegno. I ragazzi si sono impegnati, ce l’hanno messa tutta, oggi siamo stati umiliati e probabilmente questo campionato non è il nostro campionato, e veniamo respinti. Più chiari di così mi sembra che non si possa essere

Sul futuro: “Devi avere un altro atteggiamento, hai il dovere di essere più umile. In certi momenti pensi di essere più bravo di quello che sei, e non va bene. Non mi interessa ora, credo non interessi a nessuno. Abbiamo subito una bella lezione di calcio, e da qui si può ripartire, perché capisci qual è la strada giusta e tu stai percorrendo una strada che non è certamente quella giusta“.

A fine gara anche il d.s. grigiorosso Simone Giacchetta, contestato dalla tifoseria durante la partita, ha voluto rilasciare delle dichiarazioni molto chiare, che potrebbero rivelarsi importanti riguardo la sua permanenza in società.

Amarezza: “Intanto c’è grande dispiacere per questo tipo di prestazione, in una partita tanto importante. Avremmo voluto conquistare la vittoria con una prova gagliarda, purtroppo non ci siamo riusciti. Merito del Bologna, ma forse siamo arrivati all’appuntamento mentalmente stanchi e dopo il primo gol ci siamo trovati davanti ad una salita. Tutto ciò ha dato la possibilità al Bologna di sfruttare al meglio le sue qualità e di punirci in modo severo. Dispiace ulteriormente, perché, molto probabilmente, questa sconfitta sancisce la nostra retrocessione e c’è grande delusione perché la Serie A l’avevamo conquistata tutti insieme sul campo. Detto questo la squadra ha dimostrato di essere fragile rispetto alle altre, abbiamo sempre sofferto anche se l’avvio di stagione è stato anche sfortunato e avremmo meritato qualcosa di più. Questo ha reso difficile il recupero; anche la sosta di due mesi ha condizionato il mercato e il prosieguo. Cremona, la città e i nostri tifosi hanno mostrato di meritare questa categoria. Ringraziamo tutti perché dall’inizio alle fine ci hanno sempre incitato dandoci la possibilità di lavorare al meglio”.

Lezione, ma non umiliazione: “Ogni partita di Serie A è un confronto importante. La Cremonese non partecipava a questa categoria da tantissimi anni. Abbiamo cercato di confrontarci con essa nel miglior modo possibile. Poi in Serie A ci sta di subire sconfitte, a volte anche di dimensioni rilevanti. E’ la seconda volta che ci capita. Ogni gara è una lezione, ma non parlerei di umiliazione. La Cremonese deve crescere, è stata una grandissima esperienza per tutti la Serie A: anche per voi giornalisti e per la città. La storia recente della Cremonese non parla tanto di Serie A. Nella passata stagione abbiamo compiuto un’impresa sportiva, conquistando una Serie A fantastica. Essere stati in A è stata una grande gratificazione per tutti, per la società, per i tifosi, per i giornalisti, per la città”.

Mi assumo le mie responsabilità:Quando si parla di una retrocessione è chiaro che di errori ne sono stati fatti diversi. Sono qui per assumermi la responsabilità, oggi era doveroso per il direttore sportivo, che ha l’onere di costruire la squadra, essere qui davanti a quello che è un insuccesso. E’ doveroso essere qui nei confronti della mia proprietà, dei tifosi della città, essere qui oggi e riconoscere che sono stati commessi degli errori. Sempre in buona fede e tecnici, ma sono stati commessi. Il mercato di A è difficile, abbiamo cercato di fare del nostro meglio e siamo comunque riusciti a costruire una squadra di ragazzi validi che hanno dato tutto per la Cremonese pur arrivando da campionati esteri molto diversi dal nostro. Non è bastato, perché le fragilità iniziali mostrate la squadra non è mai riuscita a superarle. Il mercato è anche figlio di quello della passata stagione: la precedente era una squadra composta da ragazzi di prospettiva, che sono rimasti nei club di appartenenza. Non siamo riusciti a portarli con noi e il mercato italiano non ci ha visto ricevere il necessario consenso davanti ad una concorrenza di alto livello. Ci siamo così rivolti al mercato straniero: singolarmente abbiamo in rosa buoni giocatori, ma questo non è bastato a mantenere la categoria. Lo sapevamo dall’inizio che avremmo dovuto lottare per la salvezza, il dispiacere è legato al fatto che non siamo più stati al centro di quella come avremmo desiderato. Però è stata una grande esperienza, lo ribadisco: un’esperienza che ci farà crescere”.

Scelte tardive. “Errori ne sono stati fatti diversi. A cose fatte è chiaro che quella scelta può essere sembrata tardiva, ma non dimentichiamo che questo è stato un campionato tardivo condizionato dalla sosta lunga. Nelle uscite precedenti, con la partita di Empoli ad esempio, avevamo avuto, analizzando le prestazioni non il risultato, sensazioni positive sul percorso di crescita. Alla ripresa invece abbiamo perso tre gare consecutive e la sconfitta con la Juve è stata micidiale. Dopo Monza abbiamo quindi deciso per una scelta diversa”.

Su Braida: “Se sono qui io è perché la direzione tecnica è affidata a me. Detto questo, il lavoro in team non è mai mancato, poi però qualcuno deve prendere le decisioni e assumersi le responsabilità: è per questo che sono qui a metterci la faccia e a farmi carico di quelle responsabilità”.

 

Daniele Gazzaniga


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commenti


Gianfranco mariotti

20 maggio 2023 19:04

Caro Giacchetta hai fatto un mea culpa perfetto,ma sei un incapace hai portato Alvini senza dargli giocatori di categoria se lo esoneravi prima potevamo salvarci, ma sei stato presuntuoso ed hai rovinato la società e te stesso in un anno con la media salvezza bassissima.
Complimenti al cavaliere x essersi circondato di incapaci. 7000 abbonamenti non li meritavate

Massimo

22 maggio 2023 17:12

Giocatori nuovi che insieme all'allenatore Alvini non si conoscevano e nessuno aveva mai né allenato né giocato in A. Non mi è sembrato un grande mix di partenza