16 novembre 2025

Cremonese allo specchio: i grigiorossi si preparano al rientro, tra dubbi e certezze, promossi e rimandati

La pausa per gli impegni dell’Italia nelle qualificazioni al prossimo Mondiale permette di fare qualche riflessione su questa prima parte di campionato della Cremonese. La doppia battuta d’arresto con cui si è chiuso l’ultimo ciclo di gare ha lasciato un po' di amaro in bocca alla squadra, come testimoniano le parole di mister Nicola, e ai tifosi grigiorossi. Due risultati negativi che, tuttavia, non pregiudicano il percorso intrapreso: con la Juventus si sono visti i grigiorossi restare in partita fino al fischio finale contro un avversario qualitativamente superiore; con il Pisa, invece, si è pagato un errore nel momento di maggiore spinta. Una sconfitta che fa male per la prestazione offerta nella seconda parte di gara contro una diretta concorrente alla salvezza, che proprio contro i grigiorossi si è rilanciata.

Cose che succedono, e che probabilmente succederanno ancora, ma che non devono distogliere squadra e tifosi dall’obiettivo finale: la salvezza. Il bilancio attuale: Il bilancio a oggi è sicuramente positivo: dopo 11 giornate, la Cremonese si piazza in 11ª posizione con 8 punti di margine sulla zona retrocessione. Un dato che esalta un inizio di stagione positivo, frutto di buone prestazioni e di un atteggiamento propositivo e coraggioso. La mossa di affidare la squadra a Davide Nicola si è rivelata azzeccata: fin dalla prima partita, la squadra ha dimostrato equilibrio tattico e mentale, un'identità di gioco precisa, che si adatta alle qualità dei propri giocatori ancor prima che a quelle degli avversari. I tifosi grigiorossi hanno dimostrato di apprezzare questo atteggiamento. In fin dei conti, a parte la partita contro l’Inter a San Siro (dove comunque la Cremonese ha dimostrato di non arrendersi fino al triplice fischio), la squadra è sempre stata in partita, cercando di portare a casa il risultato con le unghie e con i denti. Un fattore non secondario, che ha influito positivamente sia nelle gare casalinghe sia in quelle in trasferta, dove i tifosi non hanno mai fatto mancare la loro presenza e il loro sostegno.

Il bicchiere mezzo pieno (cosa funziona): veniamo allora ad analizzare quanto di positivo è emerso fino ad ora, a partire dall’impatto che la squadra agli ordini di Davide Nicola ha avuto con questo campionato. Sicuramente la difesa, che al netto di qualche sbavatura (che in Serie A si paga cara), ha quasi sempre offerto buone prestazioni: la Cremonese ha subito 13 reti, con una differenza reti di -1, in linea con la posizione di classifica occupata. Merito dell’esperienza di Baschirotto e Bianchetti, dell'impatto positivo di Terracciano e di chi li ha sostituiti. Un plauso va esteso anche ad Audero, sicuramente uno dei migliori di questo inizio di campionato, e a Silvestri, che lo ha sostituito egregiamente durante la sua assenza. A questo possiamo aggiungere il cinismo sotto porta: la Cremonese vanta il miglior rapporto reti segnate/tiri in porta e una capacità di andare in gol da palla inattiva da ‘primi della classe’.

Il bicchiere mezzo vuoto (Cosa non va): Spicca su tutto, sicuramente, la situazione infortuni, che in queste ultime gare ha penalizzato Nicola, obbligandolo a far fare gli straordinari a parecchi giocatori ed evidenziando un trend che purtroppo pare non voler invertire la sua tendenza. Da qui deriva anche la difficoltà a trovare la via del gol, per mancanza di scelte utili a provare nuove soluzioni a partita in corso. La Cremonese è ultima nella classifica di Serie A relativa ai tiri in porta; è qui che subentra il calo di rendimento dei singoli (di cui si parlerà in seguito), ma anche la presenza di un centrocampo ‘leggero’ che soffre la fisicità degli avversari. I promossi: Saltando a piè pari il reparto portieri (già menzionato) e Baschirotto, perno fondamentale per qualità ed esperienza della difesa, Terracciano ha dimostrato di essere un elemento con prospettive importanti. A centrocampo Vandeputte si sta dimostrando un giocatore di qualità e intelligenza superiori alla media, mentre Bondo sta recuperando punti nel ruolo di mezzala e Payero si conferma un giocatore di categoria. Di Barbieri si può solo confermare quanto già visto e detto la stagione scorsa: dopo lo stop forzato nelle prime giornate, si è confermato un giocatore da ‘top team’. In attacco Bonazzoli, ritrovando Nicola, ha ritrovato la via del gol (e non solo): deve solo ripetersi tra le mura dello Zini. Proprio lo stadio di casa ha invece goduto delle due reti di Vardy, che sta ampiamente dimostrando le sue qualità e il suo carisma, elementi che ne fanno un trascinatore.

I rimandati: Premesso che non si tratta di bocciature, i giocatori che citerò, per un motivo o per l'altro, non hanno reso quanto ci si sarebbe aspettati; si tratta, però, di elementi di assoluto valore e qualità che avranno modo e tempo per ribaltare i giudizi. Johnsen ha giocato solo spezzoni di gara: Nicola non sembra tenerlo in grande considerazione per il gioco che propone. A Cremona non è mai riuscito a esprimere le sue enormi qualità; per farlo serve continuità. Faye e Sarmiento sono giocatori arrivati a Cremona da perfetti sconosciuti. Le prestazioni che li hanno visti protagonisti non sono assolutamente negative, ma è evidente che serva tempo per un’integrazione completa alle caratteristiche della squadra e dei reparti. Sanabria resta il vero e unico punto di domanda di questa squadra. Nicola lo ha voluto a tutti i costi, almeno quanto Cairo volesse cederlo. Nonostante il gruppo e l’accoglienza, vedendolo giocare si ha l'impressione che gli manchino gli stimoli per dimostrare le sue qualità, la rabbia per guadagnarsi un posto da titolare. Questo si riflette non solo sulle sue prestazioni, ma anche, e forse soprattutto, sull’apporto che dà alla squadra in campo. La speranza è che, dopo uno stop di un mese per fastidi muscolari, possa far riformulare questo giudizio. Le qualità di Zerbin non si discutono, ed è proprio per questo motivo che ci si augura che, dopo un buon inizio e un successivo calo, il ritorno in campo (problemi fisici permettendo) ci restituisca lo Zerbin che abbiamo apprezzato nelle migliori occasioni.

I dubbi da chiarire: Sicuramente pesa un'infermeria che si è riempita nei momenti peggiori, togliendo a Davide Nicola continuità e alternative proprio mentre la squadra sembrava trovare la quadra. Infortuni che hanno portato al reintegro in rosa di Valoti, una scelta che forse nasconde problemi più significativi di quanto la società faccia filtrare. La scommessa Moumbagna, attaccante arrivato a Cremona quest'estate dall'OM con la formula del prestito oneroso e diritto di riscatto, sembra essersi arenata a causa di un infortunio dopo soli 10 minuti dal suo esordio con il Parma, che lo sta tenendo fuori dal campo da oltre un mese e mezzo. Resta da capire che affidabilità possa dare nel prosieguo di una stagione dove, specialmente in attacco, servono giocatori integri e determinanti. L'indisponibilità di Grassi, giocatore che inizialmente era una delle chiavi tattiche negli schemi grigiorossi, si protrae da oltre un mese. Il silenzio della società nel merito, e gli infortuni avuti dal giocatore in passato (Napoli, Parma ed Empoli), ha dato adito a numerose voci, che aspettano solo una smentita ufficiale, dalla società o dal campo.

Le certezze dalle quali ripartire: Fiducia. Serve fiducia. Nicola, la squadra, ma anche la società la meritano per il lavoro fatto sinora. È un punto di partenza importante da cui ripartire, in un calendario che, al rientro, non farà sconti: la capolista Roma allo Zini e la trasferta di Bologna sono due montagne da scalare subito. Le soste, nel bene o nel male, sono sempre un’incognita da scoprire, ma la Cremonese deve andare dritta verso il suo obiettivo, attraverso un percorso tutt’altro che facile, che Davide Nicola conosce bene. La sua filosofia dei "piedi per terra", della "consapevolezza" e del "lavoro partita dopo partita" non è retorica: è il metodo con cui ha sempre costruito i suoi miracoli.

Daniele Gazzaniga


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