Il punto sulla rosa grigiorossa: per puntare concretamente alla promozione servirà un mercato con gli “attributi”
-5 dal ‘Day One’ del calciomercato 2024/25 e in casa Cremonese c’è aria di restyling.
Partiamo dal reparto dei portieri, dove la scorsa stagione c’è stato dato modo per tutti di dimostrare le proprie doti: Sarr prima, Jungdal e Saro poi, ed in tutti i casi con risultati positivi. A questi, si aggiunge anche il classe ‘04 Federico Agazzi, di rientro dal prestito dall’Alcione Milano, dove è stato uno dei protagonisti della cavalcata vittoriosa della squadra milanese in serie C, ma che probabilmente finirà ancora in prestito.
Difficile capire se Sarr riuscirà ad ottenere i gradi da capitano del reparto, quello che è certo è che nessuno siederà di buon grado in panchina (o in tribuna). In ottica mercato a gennaio la Cremonese, su esplicita richiesta di Stroppa, aveva provato a portare in grigiorosso il portiere del Catanzaro Fulignati, e se la corte avesse un rebbierò a rimescolare ulteriormente le carte.
In una difesa già orfana di Antov, sono già cominciati i mal di pancia estivi. Il primo è quello relativo a Lochosvhili, il cui procuratore ha iniziato il suo mercato personale, aprendo a possibili approdi del suo assistito in serie A.
Già fuori gioco Marrone (rispedito fortunatamente al mittente) e lo sfortunato Tuia, a cui difficilmente verrà rinnovato il contratto. Impossibile esprimersi su Rocchetti (una stagione neppure cominciata), mentre per Ghiglione e Quagliata ‘voci di mercato’ li darebbero già con la valigia in mano. Sopratutto il giovane palermitano, protagonista di un ottimo finale di stagione. Per Sernicola parte il solito tormentone estivo per un approdo in una squadra di serie A, a maggior ragione dopo un campionato, giocato a fasi alterne, ma nel quale ha dimostrato ancora le sue grandi qualità.
Dall’esperienza di Birmingham rientrerà Aiwu: 24 presenza di cui solo la metà da titolare. Poche e poco confortanti perché possa aiutare a tamponare la possibile ‘emorragia difensiva’ grigiorossa.
A centrocampo Abrego è già sul volo per l’Argentina; Vazquez, per cui è scattato il rinnovo automatico, visto l’ingaggio e la stagione non proprio entusiasmante, potrebbe seguirlo a calciomercato in corso, ma l’ultima parola spetta al mister ed alla società che dovrà ‘aprire il portafoglio’.
Majer sembra destinato a lasciare Cremona più probabilmente destinazione Pisa, dove lo aspetta il suo ex allenatore Pippo Inzaghi e mentre per Charles Pickel vale il discorso di Lochosvhili.
Ultimo, ma non certo per importanza, il reparto offensivo. Il ritorno di Coda in grigiorosso è ormai pura utopia, a Ciofani difficilmente sarà data la possibilità di rinnovare il contratto in scadenza. Sicuramente l’anagrafica non lo aiuta, ma la città lo stima per la professionalità e l’attaccamento che ha sempre dimostrato per la maglia grigiorossa. Privarsene a prescindere potrebbe essere un errore, il problema è che Stroppa, al contrario di Ballardini, non se porterebbe a casa (ancor meno in campo).
Capitolo Afena-Gyan: ormai è assodato che se vorrà dimostrare qualcosa ( e se soprattutto abbia mai qualcosa da dimostrare), dovrà farlo lontano da Cremona: già riuscire a piazzarlo in prestito sarebbe un grande risultato, pensarlo ancora in rosa la prossima stagione fa venire il mal di testa.
E qui tocca tornare a parlare dell’ennesimo ritorno del ‘figliol prodigo’ Okereke, che dopo essersi rifiutato (in accordo con la società) di vestire la maglia grigiorossa, essere stato reintegrato in rosa fornendo prestazioni per nulla esaltanti, a gennaio ha coronato il suo sogno di tornare in seria A con la maglia del Torino. Peccato che la società granata si sia poi guardata bene dal fare valere la clausola di riscatto con la Cremonese, a cui è restato l’ennesimo cerino acceso in mano.
Per la Cremonese è un lusso (solo in termini di ingaggio), ha ormai perso credibilità sulla piazza grigiorossa, venderlo per ripagare almeno in parte il suo ingaggio, lasciando spazio a giocatori più entusiasti di sposare la causa grigiorossa, sarebbe un vero affare.
In mezzo a tutti questi dubbi e queste perplessità, all’orizzonte c’è la speranza (sperando sia confermata dalla volontà della società e del mister), di aggregare in prima squadra qualche giovane della Primavera che la scorsa stagione, è stato protagonista di una promozione che non è certo passata inosservata agli addetti ai lavori.
C’è un detto che dice:’ chi ben comincia è a metà dell’opera’. Staremo a vedere, per ora (come al solito) tutto tace.
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commenti
Andrea
26 giugno 2024 19:30
La campagna acquisti degli ultimi due anni da parte del signor Giacchetta è stata da premio oscar…..sono leggermente ironico ovviamente, non vorrei essere frainteso….