Vasquez: "Ballardini mi conosce e mi ha dato fiducia. Continuiamo a lottare per i tifosi"
Johan Vasquez, da quando è arrivato Ballardini, ha collezionato 15 presenze piene su 17 partite di cui 13, diventando così uno dei pilastri della difesa grigiorossa.
Oggi a fine allenamento ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa, durante la quale si è parlato di questa stagione, del suo percorso e dei compagni, lasciandosi scappare anche la bellissima notizia che tra pochi giorni diventerà papà.
Poi è arrivato Ballardini…:“All’inizio era molto diverso, non giocavo molto, poi è arrivato Ballardini, che mi conosce e mi ha dato fiducia. Ho giocato, ho fatto buone prestazioni e un gol, e voglio terminare al meglio la stagione. Noi sappiamo che la classifica è difficile, ma lotteremo fino alla fine senza mollare un centimetro, questa squadra non ha mai mollato in nessuna gara”.
Papà tra pochi giorni: “Mi sento bene, inizialmente non è stato facile non giocare e andare ai mondiali senza minuti nelle gambe, mentre adesso sento nei miei confronti quella fiducia di cui ho bisogno e voglio finire questa stagione al meglio. Tra pochi giorni diventerò papà e sono molto contento, la vita è anche questa”.
Il mio gol per i tifosi: “I tifosi ci hanno dato fiducia nonostante non fosse facile per loro, all’inizio della stagione abbiamo perso molte partite eppure non ci hanno mai fischiato o contestato, sono sempre stati sempre al nostro fianco, ci hanno abbracciato. Il gol con lo Spezia non potevo che segnarlo lì, sotto la Sud, volevo esultare con loro”.
Un episodio può cambiare tutto: “In Messico giocavo a quattro, sempre a Genova con Ballardini ho imparato che a tre posso migliorare tanto. Ora gioco anche terzino nei quattro o esterno, va bene basta giocare. Poi ci sono cose che accadono in campo, il calcio è strano, ma io devo pensare a giocare, a difendere. Contro il Milan ho giocato una buona partita ma poi nei minuti di recupero ho fatto il fallo su Messias e sono uscito a testa bassa. La partita successiva, invece, ho segnato, ed è cambiato tutto”.
Lo chiamano “El Pipe”: “Il mio secondo nome è Felipe, e mio fratello mi ha sempre chiamato Pipe. Parlando dei miei compagni di reparto, abbiamo una difesa con gente di personalità, Chiriches è una grande persona, con tanta esperienza. Lui comanda la difesa, ma tutti abbiamo qualità che spero ci permettano di fare bene nel finale. Il momento è complicato perché non dipende solo da noi, ma anche da altre squadre. Noi, però, dobbiamo fare il nostro lavoro e continuare a lavorare e lottare per i tifosi, per la società, per noi, aspettiamo alla fine di vedere come finirà”.
Sul futuro: “Nel futuro tutto può essere, non posso dire una cosa oggi perchè magari domani cambia. Il mio futuro lo decideranno il Genoa e la Cremonese, per quanto mi riguarda oggi sono solo concentrato a sabato ed al finale di stagione”.
Orgoglio messicano: “Significa tanto sentire i tuoi connazionali vicino, siamo un paese umile, non abbiamo tanti calciatori in Italia, siamo in tre, prima non ce n’erano. Vorrei fare cose importanti per tutti i messicani”.
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