17 settembre 2022

Agostino Alloni, politico in pensione, ma non troppo che non se ne frega: “A un’Area Omogenea Cremasca vera c’è chi preferì andare con Cremona e Mantova”

"Il cremasco attento e propositivo Marino Pasini, nell’ambito di una social discussione via Facebook, si chiedeva perché Casale Cremasco, paese purtroppo al centro di un fatto di cronaca nera dall’eco vasto, dai media nazionalpopolare sia considerato un comune "cremonese". Così gli ha risposto Agostino Alloni, pezzo da novanta del Pd cremasco e politico del fare, in pensione, ma non troppo, che non se ne frega …

"Marino, sei uno dei pochi cremaschi che si battono per ottenere questo riconoscimento. L'ho fatto anch'io durante gli anni nei quali mi sono occupato di politica. L'ho fatto poco più che ventenne quando ho sostenuto il CIC (Consorzio Cremasco) nell'ambito dei 48 comuni del "nostro territorio". Poi ancora quando fui, da Sindaco, tra i promotori dei due consorzi per la raccolta e smaltimento dei rifiuti e per la depurazione delle acque, unici, allora, in Lombardia e in Italia (mai nati nel territorio cremonese!). Come vice presidente della Provincia promossi la costituzione dell'area vasta del cremasco, facendo approvare da oltre 40 comuni cremaschi una delibera del consiglio comunale che costituiva questa forma di autonomia. Non fu approvata dai comuni di Rivolta, Soncino, Casaletto di Sopra...Non solo, feci approvare dal Consiglio Provinciale e dai comuni interessati un piano urbanistico per "il cremasco" e per "l'alto cremasco", questo sottoscritto anche dalla Regione. Quando arrivò la destra al governo della Provincia (Salini) e del comune di Crema (Bruttomesso) non se ne fece più nulla. In Regione presentai un emendamento in fase di approvazione del nuovo Statuto che prevedeva la costituzione e il riconoscimento delle aree Vaste omogenee. Fu bocciato dalla maggioranza che sosteneva Formigoni. Nel 2016 pubblicai, con Fiorenzo Gnesi , un libro, una specie di bigino, che spiegava le ragioni del perché il cremasco doveva essere autonomo, nella sua omogeneità e per questo doveva essere riconosciuto come Area Vasta ai sensi della proposta di riforma costituzionale (quella di Renzi, per capirci) oggetto di Referendum poi bocciata. Li si prevedeva la fine delle Province e la costituzione di nuove aree omogenee, diverse dalle stesse Province. Organizzai 2 incontri con tutti i sindaci e andai ad incontrare tutte le categorie economiche cremasche. Non ci credevano, poco i sindaci e per nulla le associazioni, tant'è che aderirono alla proposta di costituire una nuova area vasta tra Mantova e Cremona (con dentro Crema). 

Mi fermo qui.

Così postò via social Agostino Alloni da Pianengo…


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Gian Paolo Degnoni

20 settembre 2022 14:15

E noi cremaschi, conteremo come il due di picche! Quando non si ha una visione della realtà futura è difficile riuscire ad andare avanti. Saremo sopraffatti come realtà economica, politica e sociale!