18 giugno 2024

Alla causa Cremasca rende di più un bel cuoco da trattoria popolare o uno chef bellissimo stellato?

“Perdere una stella dispiace, molto!
Ma prendersela con i colleghi ristoratori e con la Città che hai scelto e che ti ha accolto non va proprio bene”.
Così postò via social Franco Bordo, assessore al Commercio e Ambiente nella capitale del Granducato del Tortello.
Detto ciò, chef Michele Minchillo: una Stella Michelin, ma sopratutto ex patron del Vitium, a Crema deve tantissimo, ma quando dice che la cittadina cara al regista Guadagnino, non ha tutti i servizi ricettivi, non ha tutti i torti, no? Se però, purtroppo ha chiuso il suo locale di nicchia, probabilmente è perché da che mondo è mondo, in provincia, soprattutto in questi tempi grigi, la vita degli stellati è dura. Ma forse la vera domanda da porsi è un’altra ed è la seguente: alla realtà cittadina e cremasca rende di più uno chef di lusso o un bel cuoco da trattoria popolare? Mah … Ai posteri, o meglio, ai cremaschi la sentenza di questo gioco. 


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commenti


PierPiero

18 giugno 2024 09:22

Perché una scelta esclusiva?
In una città possono tranquillamente convivere eccellenze per pochi fortunati e eccellenze (perché comunque bisogna esser capaci) per una platea più ampia. E' un dualismo che non comprendo.
La vera questione è la capacità attrattiva che la città, le strutture e alla fine i singoli esercizi, riescono a esprimere.

A latere, Canneto sull'Oglio ha 4.500 abitanti circa, sono all'incirca 30.000 in meno di Crema ma lì c'è un ristorante stellato che vive e prospera da anni. E, con tutto il rispetto per gli abitanti di Canneto, credo che Crema possa offrire di più.

Donatella

19 giugno 2024 11:47

Quando la provincia farà il salto di qualità le cose cambieranno..........