15 dicembre 2025

Quando i Tortelli Cremaschi, "raccontati" da Antonio Bozzo, grazie a Roberta Schira e Anna Maria Mariani, accesero Milano seducendo chef Cracco

"Non scrivo nulla intorno alla prima della Scala - per mancanza di adeguati strumenti culturali - ma mi esprimo sulla prima del tortello cremasco, andata in scena martedì 5 dicembre in una sede milanese di Presso, in via Marco Polo 9, zona Porta Nuova. Una serata del format ideato e condotto da Roberta Schira (non la presento, sapete tutti chi sia), che prevede una passerella di ristoranti e trattorie esterne a Milano desiderose di farsi conoscere nella metropoli. Martedì in scena c'era l'Agriturismo Cascina Loghetto di Crema, condotto dalla patron e chef Anna Maria Mariani. Piatto iconico, il tortello cremasco, ben conosciuto e valorizzato anche grazie alla Confraternita del Tortello Cremasco, della quale Schira è Gran Maestro e Mariani vicepresidente. Insomma, carte in regola per assaggiare il tortello dolce, ma trattato come un raviolo o uno gnocco, quindi primo piatto, condito con abbondante burro e Grana Padano a piovere. Un capolavoro che considero un "fossile gastronomico", sopravvissuto nei secoli a Crema e dintorni, non reperibile altrove; neppure nella curiosissima Milano: trovi più facilmente il ramen giapponese, o una specialità della savana africana, invece che il tortello cremasco. Quello del Loghetto, preparato l'altra sera sotto gli occhi dei commensali, è buonissimo e molto vicino alla ricetta classica. Pasta matta (ovvero senza uovo), una decina di ingredienti nel ripieno (il biscotto speziato mostaccino, amaretti scuri Gallina, mentine, noce moscata, cedro, uvetta e altro), cinque "pizzichi" per chiuderlo. Poi nella zuppiera, immerso nel burro e Grana Padano, fatto riposare alcuni minuti e finalmente nel piatto: i tortelli, caldissimi, sono una prelibatezza. Ma come tutti i forti caratteri, possono non piacere: non esistono vie di mezzo. I tortelli di Anna Maria - li mangio con regolarità al Loghetto, vero agriturismo, con allevamenti di animali e verdure, un incanto facilmente raggiungibile da Milano - sono tra i migliori del territorio. Credo che dopo la prima di martedì, tra i commensali molti torneranno ad assaggiarli, e ne parleranno felici come si parla di una bella scoperta. Grazie Anna Maria, grazie Roberta, e grazie a Presso, che con i tortelli ci ha fatto assaggiare, in menu, le specialità gastronomiche italiane proposte da Lorenzo Vinci; e grazie agli sponsor, che rendono possibili simili serate. Tra i quali, il birrificio Angelo Poretti: ha stupito un vinomane come me con abbinamenti azzeccatissimi di birre ai tortelli e agli altri piatti".

Così postò, il 7 dicembre 2018, il giornalista, (il Monsieur del Giornalismo italiano) Antonio Bozzo, "raccontando", la seratona milanese, a base di Tortelli Cremaschi. Ah ... in quell'occasione, pure chef Carlo Cracco ebbe modo di assaggiare i Tortelli della Regina del Tortello... 

 


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