28 maggio 2025

Cappellini, ex bomber della Grande Inter, non ha dubbi: "Tocca a Lautaro alzare la Champions". Ma è vero che il soncinese scrisse un giallo?

Una bella intervista a Renato Cappellini da Soncino, ex centravanti della Grande Inter di Helenio Herrera, è stata pubblicata sulla Gazzetta dello Sport di martedì 27 maggio. Cresciuto calcisticamente in nerazzurro, Cappellini ha giocato pure nel Varese, nella Roma, nella Fiorentina, nel Como e, a fine carriera, nel Chiasso. Due le presenze in nazionale con un gol. Cosa ha detto alla mistica e leggendaria "Gazza Rosa" Cappellini? Beh di fatto ha tirato la volata, in vista della finalissima di Champions League di sabato prossimo 31 maggio, tra PSG e Inter Milano, al club allenato da Simone Inzaghi, dichiarando, sostanzialmente che: "Lautaro è un grande, ora tocca a lui". Cappellini, per la cronaca, anni fa da Herrera ricevette la maglia numero 9, a Lisbona, il maggio 1967, serata della finalissima di Coppa dei Campioni. Il centravanti era lui, il soncinese, e l'Inter andò in vantaggio con un rigore di Mazzola, penalty conquistato da Renato Cappellini. Poi il Celtic Glasgow però pareggiò e vinse quella partita. A proposito, sul web, gira un articolo scritto da Carlo Martinelli, secondo il quale, mah ... Cappellini, avrebbe ispirato (per l'amico scrittore Ennio De Cecco) un libro giallo, negli anni Sessanta, intitolato, "La mia vita da morto". Secondo il sito internet wordpress.com, fu il grande Gianni Mura, l'autore dello scoop del Cappellini soncinese giallista, ma del libro, non ci sarebbe traccia.  


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