30 dicembre 2022

Folgorata sulla via di Elly, la Bonaldi abbraccia Bergamaschi, ma il clima è da stracittadina…

"Capisco le esigenze mediatiche, e sorrido, ma il congresso del Partito Democratico è ben altro che un derby, tanto meno, a livello locale, fra me e Fabio Bergamaschi (che abbraccio!).

Ho già detto e lo ripeterò fino allo sfinimento, credo che Elly Schlein fra i candidati alla segreteria sia la più lontana dalla consuetudine, dunque quella che può meglio garantire un ricambio profondo della classe dirigente del partito, ricambio di cui abbiamo bisogno come l'ossigeno.

Dopodichè non è un derby e neanche una battaglia, a me è ben chiaro che i nostri avversari sono fuori, sono le destre e i loro alleati, e so per certo che il giorno dopo il congresso ci ritroveremo ancora nel PD, insieme.

Sinceramente ha stancato anche la storiella stucchevole della “fusione a freddo” e delle due anime, specie a me che sono Democratica e non sono “ex” di niente, ho sempre preso posizione nei congressi e il giorno dopo tornavo Dem e basta. Così è sano e così deve essere in un partito.

In realtà il PD si fonda su una visione fatta di tre pilastri: solidarismo, diritti, giustizia, anche sociale. Chiunque parli a nome del PD deve tenere presente questa cornice, dopodichè è normale che ci siano sfumature, che Elly declini questi temi secondo le sue sensibilità, femminista, ecologista e per la giustizia sociale e Stefano Bonaccini secondo le proprie, questo è una ricchezza. 

Non è normale che si creino invece dei gruppi di potere, le correnti coi loro capibastone, che lungi dall'essere 'aree di elaborazione culturale', hanno ormai il solo scopo, diciamocelo, di spartirsi le poltrone ed occupare, premiando appunto i più organici e i più fedeli, con la logica della cooptazione.

La vera lotta nel partito è solo questa, la lotta al correntismo, all'eternità di una certa classe dirigente, al partito dei funzionari, che non hanno un mestiere da cui partire o a cui tornare, a una politica dei proclami che occulta il peso dei comportamenti, ed io mi sento più garantita da Elly Schlein.

Ma niente derby, cori da stadio, tifoserie, personalismi, come dice bene Elly, "non ho mai creduto che le traiettorie individuali possano cambiare le cose, servono processi collettivi".

Così postò via social, folgorata sulla via di Elly, Stefania Bonaldi, la quale abbraccia il suo delfino ed erede Bergamaschi pro Bonaccini, ma con qualcun altro, il rapporto all’interno del Pd cremasco, beh non è più quello di un tempo, no? Ah nella fattispecie la Bonaldi ha commentato un articolo del quotidiano La Provincia e … il suo impegno per la Schlein alla guida del Pd per carità non sarà un derby, ma il pathos è da stracittadina lo stesso 

 


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