17 ottobre 2024

Giusto ricordare il Brescia Real di Baggio & Guardiola. Ma c'è pure quello Pop di Dario Hubner, no?

Eh già, la rosa sembrava a posto, sacrificato il leggendario centravanti Dario Hubner detto Tatanka, (e a Piacenza, diventerà capocannoniere con Trezeguet a fine stagione), mister Mazzone, nella stagione 2001 – 2002, convinse il patron Corioni a investire tanti miliardi per Luca Toni che, a suo dire, sarebbe stato il partner perfetto per Baggio, all'epoca in missione per conquistarsi la convocazione per i Mondiali. Ma Gianluca Nani, direttore sportivo del Brescia e cognato del presidente, da tempo coltivava un sogno nascosto (quasi) a tutti, pure a Mazzone: piazzare un altro colpo da novanta come fu con il Divin Codino. Così a metà settembre, dopo aver terminato l'esperienza con il Barcellona, Pep Guardiola ancora senza squadra, grazie soprattutto a Roberto Baggio, accettò la destinazione calcistica bresciana con entusiasmo. Ma se è giusto, ricordare il Brescia Real di Baggio & Guardiola, beh è altrettanto doveroso omaggiare, quello Pop di Hubner, cremasco d'adozione e straordinario bomber operaio, forte, implacabile sotto rete che, senza dubbio, merita maggior considerazione. Giocasse oggi,Hubner (pescatore e cercatore di porcini col fiuto di razza, lo stesso che aveva col gol) sarebbe il numero 9 della nazionale azzurra del commissario tecnico di Spalletti. Il cantautore Pop Indie Calcutta, a Dario Hubner: Ambasciatore del Tortello Cremasco di Rosetta da Passerera (frazione di Capergnanica) ha dedicato una canzone. Quelli del birrificio artigianale curtense una birra, tanti bresciani (tifosi del Brescia e del calcio popolare) non l'hanno mai dimenticato, intestandogli un club. C'è chi si è sposato con la sua maglia. E lui, nel 2020 ha dato alle stampe un libro: "Mi chiamavano Tatanka. Io, il re operaio dei bomber di provincia", scritto col giornalista e scrittore Tiziano Marino

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti