La Bonaldi catechizza Morsellino: “Grazie mi ha ricordato che essere prete o fedele e praticare il Vangelo sono cose diverse”
“Ho letto tardi la reprimenda del tizio che, sul quotidiano locale di ieri, mi aggredisce per avere contestato un volantino che grondava disumanità da tutti i caratteri, non vi posto il pezzo perché non intendo fargli pubblicità.
Mi domando da quando il Vangelo appartiene ai preti, mi deve essere sfuggito. A me avevano spiegato che era un riferimento per tutti coloro che credono in Gesù, i quali, solitamente, stanno dalla parte degli ultimi e non di quelli che li vogliono sfrattare, ad esempio sfilandoli alla cooperativa Bessimo o alla Caritas, per mandarli chissà dove.
Questa idea secondo la quale le persone "non conformi” devono sparire dalla circolazione è stato il pensiero fisso di qualcuno a cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso, sappiamo tutti com’è andata a finire, ma pretendere che certa gente conosca la storia e ne tragga le conseguenze è come chiedere a Vittorio Feltri di essere educato.
Qualcosa di intelligente c’è, pero', nella catilinaria di cui sopra, l’avere ricordato che qualche sacerdote aveva preso in passato le distanze dalla sottoscritta, per la mia difesa dei matrimoni omosessuali e dei diritti dei bambini che nascono da queste unioni. La prova che ci voleva per confermare che essere prete o fedele e praticare il Vangelo sono cose un tantino diverse e che non sempre coincidono.
Dunque ringrazio per l'invettiva e l'insegnamento e caramente saluto”.
Così postò via social, in versione “Papessa laica” o meglio, catechista Stefania Bonaldi, esponente di spicco del Pd della segretaria Schlein ed ex sindachessa di Crema. Paladina dei diritti civili, con questo post, la Bonaldi ha replicato al signor Giuseppe Morsellino, “portavoce” del comitato spontaneo contrario all’allestimento di un complesso centro d’accoglienza nella casa parrocchiale del quartiere Borgo San Pietro a Crema…
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