La Storia di Silvano Usini: Il campione cremasco del Pugilato Italiano, innamorato della boxe ma non del sistema
"Nato a Crema nel 1971, fin da piccolo, ha mostrato una vivacità e una passione innata per lo sport.
La sua avventura nel pugilato è iniziata dopo un grave incidente in moto che lo ha costretto a lasciare il calcio, il suo sport precedente. Questo è stato un momento di svolta per lui, ma la sua passione per lo sport non si è mai spenta.
Usini è stato introdotto nel mondo della boxe da un amico di Vaiano. Ha iniziato da subito a mostrare un talento straordinario nel ring. Le prime 15 vittorie per knock-out a livello dilettantistico hanno attestato la sua forza e il suo stile di combattimento aggressivo.
Il suo talento non è passato inosservato e Usini è stato presto selezionato per competere a livello regionale e con la squadra nazionale.
Ha deciso successivamente di dedicarsi a tempo pieno al pugilato, ed entrare nel mondo del professionismo.
Incontrando alcune delusioni lungo la strada, ha finalmente trovato un manager di successo, Rocco Agostino della Fernet Branca, che ha creduto in lui e gli ha fornito il supporto necessario per continuare la sua carriera nel pugilato. Durante questo periodo, ha anche avuto l'opportunità di allenarsi con Stefano Zoff , futuro campione europeo e mondiale.
Le vittorie intercontinentali WBC e il titolo italiano Superpiuma sono stati i momenti culminanti della sua carriera.
Ha dimostrato la sua superiorità sul ring difendendo il suo titolo per diverse volte. Ma, ha anche sperimentato momenti difficili, come la sconfitta contro Perugino, che lo hanno messo alla prova..
Dopo aver firmato con il gruppo Spagnoli e Sabatini, Usini ha affrontato un importante match per il titolo mondiale contro l'argentino Barrios.
Nonostante alcune difficoltà iniziali, ha deciso di partecipare e, malgrado i suoi sforzi, è stato costretto ad arrendersi. Questo evento ha messo in dubbio il suo futuro nel pugilato, ma la sua passione per lo sport non si è mai spenta..
Dopo una carriera di successo, ha preso una decisione radicale a soli 33 anni: abbandonare il mondo del pugilato a causa delle pressioni e dei problemi del sistema che lo circonda.
Silvano Usini rimarrà una figura rispettata e ammirata nel mondo del pugilato italiano.
La sua carriera ha testimoniato una notevole resistenza, abilità e determinazione".
Così postarono via social quelli del Team Iacono, pagina Facebook molto attenta alla Noble Art…
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