Senatore Ancorotti mi consenta: con Cremona per una Fiera sul cicloturismo coinvolga l’eco di ‘Chiamami col tuo nome’

Nei giorni scorsi con l’assessore regionale a Marketing Territoriale e Turismo Barbara Mazzali e il presidente di CremonaFiere Roberto Biloni, abbiamo presentato un nuovo progetto. L’obiettivo è proporre un evento fieristico pensato per gli amanti del turismo lento e responsabile, nonché per dare supporto alla filiera lombarda del bike e outdoor, che è un settore in costante crescita.

Il settore della bicicletta coinvolge -soltanto nella nostra regione- ben 180 imprese per larga parte connotate da una spiccata vocazione all’export e con picchi di eccellenza assoluta riconosciuta in modo forte a livello internazionale. Si tratta di una filiera da diverse migliaia di addetti e con un giro di affari notevole. Non possiamo nascondere che il progetto vada ben oltre la questione filiera che non riguarda solo i mezzi ma anche tutti gli accessori -come caschi e abbigliamento- allargandosi agli itinerari turistici…

Così postò via social il senatore Renato Ancorotti. Ma qui sorge un quesito ed è il seguente: Crema, capitale del Granducato del Tortello, da anni è invasa da turisti su due ruote, nel Cremasco sulle tracce del film ‘Chiamami col tuo nome’. Ergo, se davvero si vuol far qualcosa per il turismo lento, beh, leghiamolo soprattutto al filmone di Guadagnino, no? E in tal senso, con Cremona bisognerebbe coinvolgere il Cicloriparatore Pazzo Graziano Bossi, colui il quale, materialmente fa girare i cicloturisti.