"Crema, una città in salute, lo si respira tra la gente e lo dicono tutti gli indicatori". Intervista al sindaco Bergamaschi. "I progetti per snellire il traffico"
Il sottopasso al passaggio a livello sul viale di Santa Maria ha risolto il problema ingorghi sullo stesso viale, ma lascia alcune criticità da risolvere. Via Cogrossi per esempio oggi è trafficatissima e il rischio incidenti è una quotidiana realtà. E Santa Maria sembra più lontana…
E’ chiaro, era nelle previsioni: sarà così fino a quando non si realizzerà il sottopasso ciclopedonale sul viale, che ridarà al viale la funzione di collegamento che ora ha perso, dopo la chiusura del passaggio a livello imposta da Rete Ferroviaria Italiana. Abbiamo già acquisito la progettazione definitiva per realizzare un sottopasso di qualità architettonica, anche con attenzione particolare alle barriere architettoniche. Dovrà diventare cantiere al più presto. Direi entro la fine del 2026.
“Mi aspettavo di più dal sindaco Fabio Bergamaschi”. Alcuni cremaschi la pensano così. E lei cosa risponde…
E’ normale. Si vincono le elezioni con gran parte dei votanti che esprime comunque una preferenza diversa. Ogni osservazione costruttiva è la benvenuta per migliorare. E spazio per migliorare c’è sempre. Ogni disfattismo, spesso politicamente o talvolta anche personalmente non disinteressato, può invece tornare al mittente. A Crema tutti gli indicatori ufficiali, da quelli reddituali, alle aperture dei negozi, al numero di visitatori, ai numeri sulla sicurezza sono in trend positivo. Alcuni molto positivo. La città è in salute, sta bene e questo si respira tra la gente. Tra le opere realizzate e quelle in corso si sono sbloccati scenari fermi da decenni: il sottopasso di Santa Maria, la nuova caserma dei Vigili del Fuoco, la riqualificazione della Pierina e dell’ex Olivetti, un nuovo asilo nido, ma anche la progettazione che stiamo sviluppando sugli Stalloni, che sono stati scambiati con Regione Lombardia con l’ex tribunale in un’operazione di grandissimo, duplice valore, che varrebbe da sé un mandato amministrativo per la sua complessità. E ancora i progetti per anziani e persone con disabilità affrontati con il PNRR, il nuovo bando di coprogettazione con più risorse del passato, il nuovo Piano di Zona del Welfare territoriale, i corsi ITS che si moltiplicano offrendo percorsi di formazione per le nostre giovani generazioni, i Crema Beauty Days che esplodono come primo festival di riferimento nazionale per la nostra città. Solo alcuni esempi. Sono il primo a non avvertire mai, per indole personale, un senso di pieno appagamento, ma al contempo bisogna guardare la realtà per quel che è: importante. E bisogna andare avanti così, sempre più e sempre meglio.
Il traffico automobilistico rimane un bel problema per certe zone della città. Iniziative in cantiere per snellirlo?
Il traffico di questa città ha due volti: quando le scuole sono aperte e quando chiudono. Settemila studenti delle scuole superiori ogni giorno accedono a Crema. Un numero enorme. Stiamo progettando con uno studio specialistico la riqualificazione di via Libero Comune, l’area più congestionata. Sarà un intervento da mettere in campo nei prossimi anni, specialmente quando la Provincia realizzerà a San Bartolomeo il nuovo polo scolastico. E insieme a questa iniziativa, si dovrà immaginare di alleggerire comunque il carico di traffico. Ho proposto alla Provincia e alla Dirigenza scolastica del Galilei di spostare l’ITIS in via Bramante, all’ex Olivetti, a fianco della sede dell’ITS Academy che stiamo già riqualificando. Sarebbe una scelta di duplice significato: non solo per decongestionare un quadrante cittadino ormai oltre il livello di sostenibilità, ma anche per creare una filiera scolastica coerente, che rafforzi i percorsi di alta formazione professionalizzante che sfociano poi in lavori di qualità nel nostro tessuto industriale.
C’è un problema periferie a Crema, con queste isolate dal centro e più trascurate?
No. Partiamo con un dato su cui ci soffermiamo poco: a Crema non abbiamo periferie, ma quartieri, ovvero luoghi in cui vivere la propria giornata, trovare servizi, praticare attività e non soltanto trascorrere la nottata come in un dormitorio. In questo senso certamente il centro di Crema è il cosiddetto “salotto cittadino” a disposizione di tutti, ma tutti nel proprio quartiere possono trovare qualità urbana. E se per trascuratezza si intendono alcune piccole fatiche nell’appalto della manutenzione del verde o delle strade, queste negli scorsi anni ci sono state nei quartieri così come in centro. Abbiamo in corso nuovi appalti con più risorse economiche per migliorare questi aspetti, che mi stanno particolarmente a cuore. Così come in generale lo è tutta la manutenzione ordinaria, che per ragioni di bilancio talvolta è più difficile da presidiare perfettamente rispetto alla realizzazione di nuove opere, che hanno altri canali di finanziamento. Non mi pare ci sia stata alcuna tragedia, tuttavia. Parlo con la gente ogni giorno e le segnalazioni evidenziano quei piccoli problemi che ha ogni città. Da non sottovalutare, in ogni caso.
L’avvento di Giorgio Pagliari: imprenditore pragmatico, prestato alla politica, ha giovato alla giunta?
E’ una persona di grande qualità, che ho scelto con cognizione di causa, ma spersonalizzerei la questione, perché non ci sono uomini della Provvidenza ora, come non c’erano prima persone inadeguate. E a vincere è sempre la squadra, l’assetto complessivo. C’era un assetto nel settore tecnico del Comune che, per una serie di ragioni che vengono da lontano, non girava al massimo delle possibilità. Mentre io da quel settore, che ho retto per dieci anni come Assessore, chiedo il massimo, perché lo chiede la città. Il rimpasto di Giunta ha giovato, tanto quanto la suddivisione dell’Ufficio Tecnico in due dirigenze. Credo che si sia potuto avvertire un bel cambio di passo, impresso da tutti gli Assessorati. E siamo nel pieno della produttività su tanti nuovi fronti da avviare entro la fine del mandato, in particolare il sottopasso ciclabile di Santa Maria, la riqualificazione di viale Europa, il restauro di Porta Ombriano e Porta Serio, il prolungamento della Gronda Nord. Anche il ponte di via Cadorna, per la cui ristrutturazione abbiamo ridotto da un anno e soli quattro mesi i tempi di chiusura totale.
A Crema c’è un problema sicurezza o di percezione della stessa?
Cominciamo con il dire che a questo genere di domande è bene che rispondano i Prefetti, i Questori o i Comandanti dei Carabinieri, ovvero quelle figure istituzionalmente preposte a presidiare il tema della Sicurezza e a fornire disposizioni operative alle forze dell’ordine. I Sindaci hanno altre funzioni. Certo, anche quella di ausilio e collaborazione nei loro confronti, per il tramite delle Polizie Locali, e da me sempre l’avranno con piena convinzione, ma penso che giovi alla serietà del dibattito pubblico ricostruire correttamente il perimetro delle competenze. Per le destre quando al Governo c’è il centrosinistra la colpa dell’insicurezza è del Ministro degli Interni di centrosinistra e quando, invece, c’è il centrodestra è colpa dei Sindaci di centrosinistra. E’ un giochino facile da smascherare e che è ora di finire. Viviamo una realtà di trasformazione sociale complessa e forse sarebbe meglio che la politica si occupasse di più di trovare le soluzioni, piuttosto che capri espiatori solo per danneggiare la controparte.
In ogni caso la realtà di Crema è fotografata dai numeri forniti dalla Prefettura, non dalle opinioni del Sindaco, né di chiunque altro, che contano il giusto. E i numeri dicono che viviamo in una città sicura rispetto ad analoghi contesti di riferimento. Paragonare la Crema di oggi alla Crema di altri periodi storici o al Giappone è pura chiacchiera. E’ utile, invece, paragonarla alle città limitrofe, a partire da Cremona, Lodi, Treviglio o alla cerchia regionale. Non significa reati zero, ma qui la commissione di un reato fa più rumore che altrove proprio perché siamo abituati bene. Vogliamo continuare ad esserlo. Teniamoci stretta la nostra sicurezza e alta la guardia. E’ stupida ed in mala fede tanto la sottovalutazione, quanto l’esagerazione di certi episodi. Io non sottovaluto mai nulla, ma non sono disposto a lasciar fare la caricatura alla nostra città.
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commenti
Gian Paolo Degnoni
28 settembre 2025 11:09
È un intervento a tutto campo, di ampio respiro e con un po' di ottimismo forse di troppo. Alcuni problemi ci ricorda il Sindaco "esistono da decenni ", ma da quanto Crema è amministrata dalla sinistra? A mio avviso questa amministrazione, come le precedenti manca di lungimiranza e di coraggio. Una cosa su tutte. Il progetto Irsonti per superare il passaggio a livello di santa Maria e la relativa gronda nord. Andavano affrontate con coraggio e molto tempo fa. Comunque meglio tardi.