12 ottobre 2022

"Dolce & salato" si sposta in via Robolotti e diventerà una panetteria di quartiere. Un'attività per ragazzi disabili. "Spazi maggiori e laboratori più grandi" dice Pia Rosani

Le vetrine sono ancora oscurate da teli di cellophane ma presto si spalancheranno su un nuovo inquilino. Un inquilino davvero speciale: la panetteria-pasticceria 'Dolce & salato', dove si alternerà un gruppo di ragazzi disabili, maschi e femmine, qualcuno vive in famiglia, altri in alloggi protetti. Saranno affiancati da persone con fragilità sociale. Ognuno avrà un ruolo: chi sfornerà biscotti e grissini, chi li confezionerà e chi consegnerà la spesa a domicilio, ad anziani e individui in difficoltà o che non possono uscire di casa.
Attualmente il negozio si trova in via Buoso da Dovara, dove, in realtà, le luci sono già spente e dove la rivendita è stata aperta circa un anno fa, ma tra qualche giorno si sposterà in via Robolotti, all'angolo con via Aselli, subentrando alla storica forneria Tosi, chiusa lo scorso marzo dopo 67 anni di attività durante i quali si sono succedute tre generazioni di panificatori.Ma il nostro non sarà un semplice trasloco”, precisa Pia Rosani, vicepresidente della cooperativa Fratelli Tutti (che si ispira all'enciclica di papa Francesco sulla fraternità e l'amicizia sociale e che punta a favorire l'inserimento lavorativo di giovani disabili), moglie di Luciano Abruzzi, il neurologo dell'ospedale Maggiore portato via dal Covid dopo aver curato tanti contagiati. “Da una parte, cercavamo spazi maggiori e un laboratorio più grande, anche per ospitare gli studenti, provenienti da istituti come Cr.Forma o l'Einaudi e altri, dell'alternanza scuola-lavoro; dall'altra, c'era bisogno di locali più adeguati per realizzare quei progetti che non si potevano concretizzare nella vecchia sede”, continua la collaboratrice di don Roberto Musa, presidente della cooperativa e cappellano del carcere di Ca' del Ferro. L'obiettivo finale, grazie allo spostamento, è diventare “una vera e propria panetteria di quartiere, un concetto che ci piace”.
I ragazzi non solo sforneranno i biscotti e decoreranno i dolci, come hanno fatto sinora, ma porteranno a domicilio i prodotti usciti dalle loro mani o da quelle dei loro compagni “All'inizio la nostra educatrice creerà percorsi in modo da non mandarli allo sbaraglio. Consegneranno a chi si ritrova nella condizione di non poter uscire non solo il pacchetto della spesa, ma lo faranno sfoderando il loro sorriso disarmante e la loro naturalezza”. In questi mesi Valentina, apprendista pasticciere, ha seguito le lezioni di un professionista dei dolci come Giancarlo, che le ha insegnato le ricette e i segreti della tradizione della terra da cui proviene, la Puglia. Tre suoi colleghi (Cesare, Costantino e Angelo), tutti in pensione e tutti volontari, si sono alternati il pomeriggio. C'erano poi altri giovani, anche loro con disabilità, che si occupavano del confezionamento dei prodotti e altri ancora che, ogni pomeriggio, provvedevano a riordinare e pulire il negozio. Tutto questo ispirandosi alla scritta alle spalle del banco di vendita: “Chi lavora con le mani è un operaio. Chi lavora con le mani e la testa è un artigiano. Chi lavora con le mani, la testa e il cuore è un artista”. Parole di San Francesco.
Dopo il primo anno di attività e alla vigilia del trasferimento, per la cooperativa Fratelli Tutti e la sua vicepresidente è tempo di bilanci. “Non nascondo che sia stato un anno faticoso, ma l'esperienza di questi mesi ci ha fatto capire che abbiamo imboccato la strada giusta e che vale la pena andare avanti. Poco alla volta i ragazzi hanno tirato fuori le loro abilità meravigliose. E' stato bellissimo vedere la loro crescita e il loro entusiasmo sempre contagioso. Si parte con prudenza, ma poi si scopre che hanno voglia di lanciarsi in qualcosa di più complicato. Dal confezionare biscotti al creare dolci e decorarli il salto è grande. La nostra fiducia in loro è stata ben riposta”. L'ormai vecchio negozio “è stato un posto dove ci siamo sperimentati”; quello nuovo “rappresenta una sfida che, quando se n'è presentata l'occasione, abbiamo deciso di accettare”.

 

Gilberto Bazoli


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commenti


Greta

15 ottobre 2022 12:18

Vorrei fare una precisazione ,in quanto proprietaria e responsabile della ex panetteria Tosi , che la cooperativa non subentra alla mia panetteria ,ma solo userà i locali da noi lasciati e non voglio che il mio cognome venga in nessun modo collegato a questa cooperativa.