"Dove si va", a Ragazzola caccia al tesoro a cavallo altro per ricordare "Giamma" e per la solidarietà
Nelle fertili terre del Po, sull’una e sull’altra riva, accadono spesso piccoli grandi prodigi, forse mai sufficientemente conosciuti, che sono l’essenza di quella autentica generosità che da sempre, caratterizza la gente del fiume, cresciuta tra nebbie e geli invernali e afose giornate d’estate. Ci sarebbero, e ci sono, una lunga fila di fatti che dimostrano quanto si è appena scritto e, in un tempo in cui vanno purtroppo “di moda” notizie scioccanti che narrano di violenze, omicidi, femminicidi e crimini efferati, è giusto oltre che doveroso dare risalto anche ad esperienze contrassegnate dal bello e dal buono.
Una di queste è quella che si “materializza” in questi giorni, con il primo fine settimana di ottobre, tra Ragazzola e Polesine Zibello dove torna a ripetersi, per la diciassettesima volta, quel capolavoro, che profuma di miracolo, che porta il nome di Gian Maria Casaroli, per tutti semplicemente “Giamma”, ed è “dipinto” dalla sua famiglia e dai suoi tantissimi amici, compresi coloro che lo sono diventati dopo che lui era già “andato avanti”. Sì perché tutto è partito da una tragedia avvenuta in terra cremonese, dove Giamma era diretto. Era la gelida mattina del 28 dicembre 2005. Lui, Gian Maria, 19 anni, vigile del fuoco volontario di Pieveottoville, mentre si recava al lavoro nei pressi di San Daniele Po, perse la vita in un drammatico incidente stradale avvenuto sul famigerato ponte “Giuseppe verdi”. Quel ponte dove, purtroppo, anche altre persone (sempre troppe) hanno perso la vita e mai che sia stata organizzata, da nessuna parte, una cerimonia in loro ricordo. Chissà se mai saranno ricordate, tutte insieme, in una lapide.
A proposito del ponte “Verdi” va anche aggiunta una doverosa domanda: a quando l’avvio dei lavori di sistemazione e messa in sicurezza annunciati come “imminenti”. Non occorre una memoria straordinaria per ricordare che il 29 agosto scorso è stata organizzata una pubblica assemblea al Teatro di Ragazzola dedicata proprio a questi attesi lavori e, in quell’occasione, chi di dovere aveva annunciato per “imminenti” i lavori. Con buona pace della lingua italiana e dei vocabolari perché di imminente non c’è stato un bel nulla e ad oggi, oltre un mese dopo, niente è iniziato. Inutile dire che in un po’ di Enti Pubblici, in vista delle prossime festività natalizie, bisognerebbe portare in regalo un po’ di Vocabolari della lingua italiana con preghiera di studiarli (ma facilmente sarebbero riposti in qualche scaffale a far polvere sapendo ormai come funziona….). Qualche “voce di corridoio”, in questi giorni, ha vociferato di un possibile inizio dei lavori la prossima settimana. Si dice “chi vivrà vedrà” e quindi non resta che attendere con la speranza (chi vive sperando… ) che qualcuno non scopra che in autunno può piovere e il fango, oltre alla pioggia, possono limitare le attività di cantiere.
Tralasciato questo e tornando a quanto accaduto quel 28 dicembre 2005, va rimarcato che, pur nel grande dolore, da quel fatto è nato il capolavoro più bello. Le grandi passioni del Giamma, vale a dire gli amici, la compagnia, i cavalli, la musica, l’allegria sono diventati gli “ingredienti” per dare vita al “Dove si va”, la spettacolare caccia al tesoro a cavallo, a coppie, lungo le rive del Po, divenuta ormai uno dei più grandi raduni equestri d’Italia. Sarebbe riduttivo definirla soltanto una festa perché è diventata un movimento di amicizia e solidarietà che ha portato il nome del “Giamma” in Bangladesh, in Rwanda, in Madagascar, in tante località italiane e continua a farlo, portando avanti un capolavoro. Da sempre vengono sostenuti progetti di carattere sociale, specie a favore dei bambini, ma anche degli anziani e delle persone in difficoltà. “Dove si va” ha portato sostegni importanti alle associazioni Operare Per, Spazio Akela, Passo dopo Passo, Crescerai (insieme a Beppe Carletti dei Nomadi), Vivere in positivo e poi, ancora, alla Pubblica assistenza Croce bianca, alla Casa famiglia Santa Lucia di Medesano, alla Casa di riposo Santa Lucia di Pieveottoville, alle Avis del territorio e sono anche state istituite 6 borse di studio per giovani studenti grazie al sostegno di sponsor che hanno “abbracciato” l’iniziativa. “Dove si va”, organizzato dagli “Amici del Giamma”, dal Centro ippico “Benpensata”, dalle Guide equestri ambientali e dall’associazione Bassa Bike torna sabato 5 e domenica 6 ottobre con “quartier generale” alla splendida corte Le Giare di Ragazzola (per chi arriva dal cremonese la prima cascina che si incontra sulla sinistra oltrepassato il ponte “Verdi”), allargandosi anche alle biciclette. Sabato 5 alle 18 ci sarà l’aperitivo e alle 20 la cena di cavalieri ed amazzoni (gradita la prenotazione) a base di piatti tipici del territorio. Domenica 6 la giornata clou col ritrovo alle 8 e l’iscrizione obbligatoria per chi partecipa alla caccia al tesoro a cavallo che inizierà alle 8.30 e si potrà anche far colazione in corte. Alle 12.30 la scuderizzazione e, dalle 13.30 il pranzo e, a seguire, le premiazioni ed uno spettacolo di volteggio per i bambini. Ci saranno anche “Pompieropoli” e tante altre attrazioni, per tutte le età. Info e prenotazioni ai numeri 3336047549, 3480651011 e 3475832122. Nell’ambito dello spettacolare evento l’associazione Bassa Bike, col patrocinio del Comune di Polesine Zibello, promuove, per domenica 6, la seconda “Pedalata al Dove si va” con percorsi di 35 e 50 km con traccia Gpx o guida, con apertura stand e iscrizioni dalle 8 alle 8.45, casco obbligatorio e minori accompagnati e possibilità di pranzare poi in corte. Per informazioni ed iscrizioni, tel.3472932553, 3470814883, 3482902205 e 3477220943.
Eremita del Po
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