"Ecco perché ci siamo opposti all'archiviazione per la morte della bambina di 4 settimane in ospedale". L'avvocato Anila Halili torna sulla vicenda giudiziaria
“Non è stato accertato in alcun modo se il decesso sia avvenuto per una fatalità collegata alla diagnosticata bronchiolite che, peraltro, secondo i medici rappresenta percentuali di morte prossime allo 0, o per un’altra causa. E’ essenzialmente per questa ragione che ho depositato l’opposizione all’archiviazione chiesta dalla Procura della Repubblica’. L’avvocato Anila Halili torna così sulla vicenda giudiziaria che vede al centro il decesso della piccola Ahmed Aaliyah Adeola, scomparsa a sole quattro settimane dalla nascita all’Ospedale Maggiore di Cremona.
“Questo atto – spiega ancora il legale – non è un preventivo atto di accusa nei confronti dei sanitari. Vuole, al contrario, portare chiarezza in un fatto che, ancora oggi rimane, ad avviso della famiglia della neonata, avvolto nell’incertezza. Ed è per questo che al Giudice per le indagini preliminari ho chiesto, per conto della madre Goloba Abibat Adeola, di disporre la prosecuzione delle indagini anche con l’effettuazione di una perizia medico legale in ordine alle cause del decesso della bambina, ad eventuali correlazioni tra il decesso ed il virus riscontrato ed alla adeguatezza delle cure prestate secondo i protocolli sanitari vigenti”.
“La morte di una bambina così piccola - conclude l’avvocato Anila Hali - non può lasciare nei genitori alcun dubbio in merito alle cause. Devono già fare i conti con un dolore immenso. Meritano quantomeno che sia fatta piena luce sulla vicenda e, se vi fossero responsabilità, di avere giustizia”.
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