12 novembre 2022

“Nuova Pac 2023-2027 e mercati”. Grandissima partecipazione al convegno di Coldiretti Cremona

Numerosissimi agricoltori hanno risposto all’invito di Coldiretti Cremona, prendendo parte al convegno “Nuova Pac 2023 -2027 e mercati. Quale traiettoria per la sostenibilità e l’innovazione delle filiere”. La sala Stradivari presso la Fiera di Cremona era gremita per l’appuntamento che ha visto, in veste di relatori, il prof. Angelo Frascarelli (professore Associato presso l’Università degli Studi di Perugia e Presidente ISMEA);  il prof. Giuliano Noci (Prorettore Polo Territoriale del Politecnico di Milano) e Letizia Moratti, già Vice Presidente di Regione Lombardia. Moderava l’incontro Paola Bono, Direttore di Coldiretti Cremona.

Il primo intervento è stato affidato a Letizia Moratti, che ha esordito “ringraziando tutti gli agricoltori per l’impegno e la tenacia dimostrati in anni sicuramente difficili”. Moratti ha sottolineato il valore dell’agricoltura italiana, che è buon cibo ma anche cultura, “un settore che crea identità nella nostra regione. Crea valore aggiunto - ha rimarcato - anche dal punto di vista della capacità di attrarre turismo, grazie alla tipicità e all’eccellenza dei nostri prodotti”. Ha quindi evidenziato il significato prezioso “della scelta di tanti giovani, che tornano alla terra, all’agricoltura”.

Le sfide geopolitiche, con le implicazioni economiche per le imprese, sono state al centro dell’intervento di Noci. “Stiamo andando verso un mondo sempre più orientando alla sostenibilità, a logiche di  benessere e salutismo, un mondo che sarà sempre più polarizzato - ha detto -.  A livello mondiale, all’Italia viene associato un concetto di salute, benessere, qualità della vita, qualità del cibo. La nostra forza, la forza dei nostri prodotti, è l’italianità” ha evidenziato Noci, sottolineando la necessità “di chiedere una politica incentrata sull’unico valore, l’unico brand, che conta e che funziona sul mercato mondiale: l’Italia”.  

“Non dobbiamo cadere nella trappola di puntare sui prezzi bassi. Da questo punto di vista, rispetto ad altri paesi del mondo, non saremo mai competitivi - ha evidenziato -. La porzione di mercato alla quale deve puntare l’agricoltura italiana, il prodotto italiano, a livello mondiale, è quella orientata a salute, benessere, qualità. All’alto di gamma. Questa parte di mercato è disposta a pagare questo valore aggiunto”.

 Particolarmente atteso è stato l’intervento del prof. Frascarelli, chiamato ad illustrare le regole, il piano strategico e le scelte dell’Italia in merito alla nuova Politica Agricola Comunitaria, in vigore dal 2023 al 2027. Frascarelli ha richiamato gli obiettivi della Pac, gli strumenti (pagamenti diretti, misure di mercato, sviluppo rurale), la funzione dei PSP, i piani strategici per la Pac. Ricevendo grande attenzione, testimoniata anche dai numerosi interventi da parte degli agricoltori in sala, Frascarelli ha richiamato i pagamenti previsti dalla nuova Pac. “Sono cinque gli ecoschemi e ognuno ha il suo plafond” ha detto, riassumendo i principali contenuti e le novità in tema di pagamento di base, ecoschemi, sostegno di base al reddito per la sostenibilità, sostegno per i giovani agricoltori, sostegno accoppiato al reddito, condizionalità. Alle numerose informazioni offerte alla platea ha fatto seguito l’invito a rivolgersi ai tecnici di Coldiretti Cremona per ogni approfondimento e per la consulenza del caso.

Siglato da un rinfresco a km zero, l’appuntamento promosso da Coldiretti Cremona è stato anche occasione per sostenere, con una firma, la grande mobilitazione della Coldiretti contro il cibo sintetico, con la raccolta di firme – proposta su tutto il territorio nazionale – tesa a fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro degli allevamenti e dell’intera filiera del cibo Made in Italy. La petizione potrà essere sottoscritta negli uffici Coldiretti, nei mercati contadini di Campagna Amica e in tutti gli eventi promossi dalla Coldiretti a livello nazionale e locale. L’obiettivo è promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia – evidenzia Coldiretti Cremona – dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi. Prodotti che potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi tech.

Fotoservizio Gianpaolo Guarneri (FotoStudioB12)

 


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