7 ottobre 2022

A fine gennaio chiuderà Zara in corso Cavour. E' uno degli spazi più grandi del cuore della città: 600 metri quadrati. Arriverà un'altra catena di varia merceologia

Con la fine di gennaio 2023 chiude il negozio Zara di corso Cavour. La notizia è ufficiale ed è già stata comunicata alle dipendenti cremonesi della catena che avrebbero concordato una sorta di buonauscita. La chiusura del negozio di Cremona avviene non tanto per il calo di fatturato ma per un cambio di strategia del gruppo. Già in periodo di Covid si era vociferato di una possibile chiusura del negozio di Cremona nel quadro della ristrutturazione del gruppo spagnolo che portò alla chiusura di 1200 punti vendita spostando la dimensione vendita da quella fisica a quella digitale (e-commerce).  Indetex, a cui fanno capo i marchi Zara, Pull&Bear, Stradivarius, Bershka, Oysho, Zara Home, Massimo Dutti e Uterque, è di proprietà del galiziano Amancio Ortega, considerato l'uomo più ricco di Spagna. 

Il negozio di Zara è il più grande del centro storico (se si escludono il supermercato Carrefour di piazza Lodi e l'ex Ovs di corso Vittorio Emanuele) e misura oltre 600 metri quadrati. Le sue vetrine occupano tutto il fronte della Galleria 25 Aprile dall'angolo di via Gramsci fino a via Verdi. Aperto come Upim, poi era diventato Trony quando l'Upim si spostò al Centro Commerciale Cremona2 e quindi Zara. 

Il negozio però non resterà sfitto. Nelle scorse settimane ci sono stati sopralluoghi di possibili clienti e sembra ci sia la possibilità concreta di un immediato subentro di una catena prestigiosa, non di abbigliamento ma di merceologia varia. 

Dunque c'è la fondata speranza che su queste importanti vetrine, diversamente da quanto accade in altre realtà del cuore di Cremona, le luci restino spente solo per un breve periodo. 


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commenti


michele de crecchio

7 ottobre 2022 22:39

Questo grande spazio commerciale fu il primo ad essere realizzato a Cremona espressamente per ospitarvi un grande magazzino. Per decenni fu occupato dall' UPIM, sigla che intendeva significare Unico Prezzo Italiano Milano, ma che non pochi amavano interpretare come Unione Per Imbrogliare Meglio. Con questa iniziativa si aprì quella progressiva e radicale trasformazione del sistema commerciale cremonese che, negli ultimi lustri, ha assunto ritmi vertiginosi, come consentito dalle nuove leggi e, purtroppo, non adeguatamente regolato, come pure sarebbe stato lecito fare, attraverso gli strumenti urbanistici.

franca

8 ottobre 2022 13:12

Non capisco il motivo di questo accanimento da parte del proprietario dello stabile che preferisce lasciare tutto chiudere e abbandonato.