Alvini: "Risultato bugiardo, ma l'abbiamo persa male". Bianchetti: "Dieci minuti di follia collettiva"
Chiamali amici. Alvini dovrebbe guardarsi le spalle dai cosiddetti amici, nello specifico Spalletti e Sarri ‘toscanacci’ come lui, perchè in due partite allo Zini si son portati via 6 punti lasciando un bell'incasso ed otto palloni da raccogliere dal fondo della rete grigiorossa.
Sull’incasso, c’è poco da dire, scelte societarie quelle di vendere biglietti dei distinti, settore dove ancora si possono trovare biglietti per seguire la Cremonese ad un prezzo peraltro neanche troppo ‘popolare’ (come del resto gli abbonamenti proposti per il settore), non tanto per il vantaggio che può dare in termini di tifo, ma per le problematiche di sicurezza nel momento in cui la situazione si scaldi oltremodo.
Sulle 8 palle lasciate in fondo al sacco della porta grigiorossa e la razzia di punti, c’è molto più da dire, archiviata la partita con la Lazio, analizzare quella con il Napoli è tanto semplice quanto fastidioso ed imbarazzante. Fastidioso per un arbitraggio al limite del sostenibile con un rigore dato al Napoli ‘sulla fiducia’ di un fallo quasi inesistente ed un gol, quello del 1-2, in cui la ditta Radu-Bianchetti ce l’ha proprio messa tutta per mettere nelle condizioni Simeone di segnare la rete con uno stacco degno di un cestista in una spettacolare schiacciata, ed in serie A non si fa.
Non che ci si sperasse troppo, ma come ha ammesso Alvini nella conferenza stampa post partita, ma con un pò più di attenzione in difesa, peraltro la peggiore del campionato, avremmo potuto portare a casa un punticino che avrebbe fatto classifica e morale, invece che permettere alla stampa nazionale di soffermarsi su un risultato ben più largo di quanto il Napoli avesse meritato.
In tribuna c’era Ballardini, che forse si è sfregato le mani per questa ennesima sconfitta dei grigiorossi, allenatore non certo da strapparsi i capelli, ma un segnale che, al netto delle parole di fiducia del ds grigiorosso Giacchetta nei confronti di Alvini, rende la panchina grigiorossa instabile.
Certamente non era questa la partita cui far fede per salutare l’attuale allenatore, ma di certo, per come è venuta la sconfitta ed il punteggio finale, non aiuta certo, che poi il Napoli è indubbiamente di un altro livello e di altra categoria, ma questa è la serie A, ha ragione Alvini a dire che alla Cremonese mancano dei punti, ma più per demerito della squadra e di un modulo utilizzato senza avere i giocatori adatti che per meriti degli avversari, ma tant'è, indietro non si torna.
Alvini, al netto delle noie che hanno falcidiato la truppa grigiorossa questa settimana, ha messo in campo una squadra che è stata in partita fino al 1-3, fino al blackout finale che stona con il resto della partita.
Fare un processo alla squadra, magari facendo le pulci al singolo, ora è quanto mai controproducente alla vigilia di dua scontri diretti importanti (Spezia e Sampdoria), ma di certo è che, in caso di ulteriori passi falsi, qualcuno ne pagherà il conto e questo lo ha fatto filtrare anche Alvini nel post partita: due partite, un bilancio.
Il tempo è scaduto, oramai è chiaro che intervenire nel mercato invernale sarà cosa tanto scontata quanto importante per portarsi a casa quegli elementi che non si è voluto (per metodo di gioco) o potuto acquistare nel mercato estivo.
A cominciare da domenica prossima i grigiorossi devono portarsi a casa punti importanti per arrivare alla ‘pausa mondiale’ con una classifica che non faccia segnare un gap oltremodo eccessivo nei confronti delle dirette concorrenti e per farlo ci sono 7 partite: 4 scontri diretti (Spezia, Sampdoria, Salernitana, Empoli) e 3 partite sulla carta proibitive (Udinese, Milan Juventus).
Lo stesso Alvini nella conferenza stampa post Lecce-Cremonese, aveva detto che spesso a decretare le sorti di un allenatore è un risultato e non tanto il lavoro che è stato fatto, ma i risultati sono frutto del lavoro e quindi i conti tornano sempre.
Penalizzati oltremodo: ‘Fino al 91’ abbiamo tenuto testa e poi niente, mi dispiace per questo e per un risultato che penalizza oltre misura i ragazzi. Questa non era una partita come quella con la Lazio. Penso sia stata una partita intensa della squadra, fatta di sacrificio e di passione, io ho visto una buona Cremonese che è entrata bene in partita contro una squadra forte e lo ha fatto con grande intelligenza. E’ stata una settimana con molti problemi tra infortunati e problemi di influenza, ma siamo riusciti a stare in partita, ma quando la partita finisce 4-1 questo ti disturba da questo punto di vista, perché la squadra non ha meritato di uscirne così e secondo me potevamo portarla a casa con un risultato positivo, ma l'abbiamo scioccamente sporcata’.
L’abbiamo persa male anche per colpa di un mezzo rigore: ‘Fin dall’inizio abbiamo lavorato passo per stare sulle loro linee di passaggio e pronti a ripartire, sapendo che nel secondo tempo avremmo potuto metterli in difficoltà e così è stato, ma poi l’abbiamo persa male. Il Napoli è una grande squadra a Luciano (Spalletti) auguro di vincere qualcosa di importante perchè se lo merita, perchè siamo amici, ma oggi il Napoli è passato in vantaggio su un mezzo rigore e lo posso dire perchè vengo da lontano. Dagli arbitri è stato detto che per un fallo così non deve essere mai fischiato rigore. Questo non ha influito sui meriti del Napoli, ma sicuramente oggi quel mezzo rigore li ha aiutati.’
Merito al Napoli: ‘Il Napoli ha cambiato giocatori e sistema, ma noi gli abbiamo risposto, sull’1-1 abbiamo avuto occasioni per andare in vantaggio, la partita si è aperta e conta la voglia, la passione e le idee che ci metti dentro più che i giocatori. Alla fine hanno vinto loro, complimenti, ma il risultato resta un pò pesante. Non sarà mai un episodio a determinare un risultato, anche se a volte succede, la differenza sta in poche cose, il Napoli è una grande squadra e noi ci abbiamo messo del nostro facendo bene’.
Mi sento in fiducia: ‘Io mi sento una grande voglia, il campionato è lungo e la Cremonese delle prime nove giornate ha raccolto meno di quello che ha seminato. La squadra lavora ed è sul pezzo, oggi leggi 4-1 ma io sfido chiunque a dire che la Cremonese non ha uno spirito ed un’idea tattica e di organizzazione. Lo vedo anche io che siamo laggiù, ma oggi abbiamo tenuto testa ad una squadra che mercoledì ha vinto 6-1 ad Amsterdam e se ci gira un’attimo bene anche noi avremmo potuto portare a casa un risultato positivo. Mi sento in grande fiducia, ora arrivano due partite fondamentali per noi, Spezia e Sampdoria, li possiamo tirare una prima riga, in questo sono molto chiaro. Auguro a Luciano di vincere a Napoli per lui, perchè quando non c’è si sente la sua mancanza in campionato e quando c’è si nota per come gioca, se lo merita lui e la società’.
Una breve dichiarazione a fine partita l’ha rilasciata anche capitan Bianchetti: ‘Nello spogliatoio ci siamo detti che abbiamo sbagliato a giocare gli ultimi 10 minuti perchè, il 2-1 ci stava, ma il 4-1 pesa troppo perchè se vai a vedere nel complesso la partita non è stata tale da portare a casa un risultato così. Un po' di rammarico c’è per i due gol di troppo.'
Rigore inesistente: ‘L’ho detto anche all’arbitro quello che penso, il contatto è stato talmente lieve da sentirlo a malapena sulla mia scarpa, se hai il dubbio vai a vederlo, ma non puoi dare un rigore del genere, ma ormai l’aveva dato e non poteva più toglierlo’.
Prossimi impegni decisivi: ‘Sono degli scontri diretti come con il Lecce dove meritavamo di portare a casa qualcosa in più, saranno queste partite Spezia e Sampdoria) a determinare il nostro obiettivo che è la salvezza portando a casa il più possibile’.
Un grande sostegno del pubblico: ‘Oggi il pubblico è stato spettacolare, un clima fantastico, già dalla fine della scorsa stagione si percepiva l’amore per la Cremonese e ci rende orgogliosi’.
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