5 maggio 2025

Anche in Duomo la Madonna "Salus Popoli Romani" (a cui Papa Francesco era devoto) nel terzo altare a sinistra: dipinta da Catapane perché anche il Papa cremonese Gregorio XIV le era devoto

Papa Francesco era devoto alla Madonna "Salus Populi Romani" di Santa Maria Maggiore, tanto è vero che ha voluto essere sepolto lì anzichè in San Pietro. Ma anche il Papa "cremonese" Gregorio XIV era devoto della stessa Madonna. Entrate in Cattedrale, guardate l'ultimo altare a sinistra prima del transetto: sopra l'altare c'è una pala dipinta da Luca Catapane che raffigura la Madonna "Salus Popoli Romani" con i Santi Antonio abate, Paolo eremita e, inginocchiato,  papa Gregorio XIV devotissimo alla Madonna di Santa Maria Maggiore.

In questi giorni abbiamo infatti assistito ai funerali di Papa Francesco con la traslazione della salma in Santa Maria Maggiore poiché il Papa era devoto alla Madonna “Salus Populi Romani” , una icona bizantina attribuita dalla devozione popolare a San Luca. La tradizione che vede San Luca come pittore della Madonna nasce in Oriente, nel VI secolo:   all’epoca, era consolidata l’idea che un ritratto della Madre di Gesù - dipinto dall’Evangelista e denominato Hodigítria - fosse stato inviato da Gerusalemme a Costantinopoli. Era questo, il ritratto prototipo delle icone mariane che cominciavano a diffondersi da Oriente a Occidente.  C’è poi un’altra attestazione - sempre non storica - dell’attribuzione all’Evangelista di moltissime icone mariane. E’ quella tramandata dal monaco Gregorio del monastero di Kykkos, a Cipro. I recenti restauri ne hanno stabilito la data di esecuzione all’XI secolo. E’ una icona piuttosto grande che misura cm 117 x 79 e mostra Maria avvolta in un manto azzurro scuro con in braccio Gesù. I romani ne erano molto devoti e la portavano in processione durante i periodi di pestilenze o guerre. 

Molti papi venerarono questa immagine a partire da Pio V, Papa Gregorio XVI, e Pio XII che Le diede il nome con cui è conosciuta ancora oggi. Altri papi devoti a questa icona furono Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

Nel nostro Duomo, il terzo altare della navata di sinistra è dedicato a S. Antonio Abate e San Paolo Eremita. Fu voluto da Cesare Gadio, maestro di cerimonie in Duomo fin dal 1584 e Cameriere Segreto del Papa cremonese Nicolò Sfondrati, Gregorio XIV e alla morte del Papa nel 1591 fece ritorno a Cremona ottenendo il Canonicato. Incaricò il pittore Luca Cattapane di dipingere la tela facendo inserire tra i due Santi il ritratto del nostro Papa, il tutto sormontato dall’immagine della Madonna Santissima del Popolo di Roma (“Salus Populi Romani”) alla quale Gregorio XIV era particolarmente devoto. L’immagine è fedele all’icona, forse il Cattapane per eseguirla si basò sulla descrizione del Gadio stesso oppure tramite una stampa dell’epoca. La tela è datata 1596. La parte marmorea dell’altare si deve a Angelo Nani. 

Luigi Silla


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