17 settembre 2025

Aprica, l'opposizione: "affidamento raccolta rifiuti senza gara pubblica ma la Corte Europea dice che non si può fare, ricorreremo a tutte le sedi di controllo"

L’intera opposizione in Consiglio Comunale si avvia a chiedere una verifica in tutte le sedi istituzionali e di controllo sulla vicenda spinosissima dell’affidamento del servizio dei rifiuti ad Aprica decisa dall’amministrazione comunale. Una determinazione che si sta facendo sempre più concreta dopo l’esito della Commissione di vigilanza del Consiglio Comunale, che aveva come oggetto proprio l’affidamento della raccolta di rifiuti ad Aprica senza una gara pubblica.

“Due sono i punti di estrema delicatezza su cui a nostro avviso l’amministrazione ha dato prova di trascuratezza e superficialità e che ora rischiano di trasformarsi un grosso guaio”, spiegano oggi i consiglieri Alessandro Portesani (Novità a Cremona ), Jane Alquati (Lega), Andrea Carassai (Forza Italia) e Carlo Alberto Ghidotti (Fratelli d’Italia).

“Il primo: il mancato accertamento, da parte dell’Amministrazione, della perdita del controllo pubblico. Linea Gestioni S.r.l. – poi fusa in APRICA – era già, infatti, fuori dal controllo pubblico al momento della fusione. E si era concretizzata quindi la perdita dei requisiti per l’affidamento diretto. Un dato di fatto che doveva procedere a revocare il contratto o indire una gara pubblica”.

“In conseguenza di questo, aggiungono i consiglieri d’opposizione, si affianca il secondo punto che consiste in una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Quella sentenza affronta un caso perfettamente sovrapponibile: l’affidamento di un servizio pubblico a una società il cui controllo pubblico è venuto meno. E la Corte è stata chiarissima: una volta perso il controllo, l’affidamento diventa illegittimo, anche se fondato su un contratto preesistente

“A fronte di questo”, incalza Portesani. “Il silenzio della maggioranza di fronte a questa pronuncia europea è stato assordante. Nessuno ha avuto il coraggio di rispondere. Questo, in politica, vale più di mille parole. Ci restano molti dubbi su tutta l’operazione. Quando è venuto meno il controllo analogo sulle società affidatarie? Perché non è mai stata aperta una verifica formale dopo la Delibera dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione 172/2018, indirizzata anche al Comune di Cremona? Perché il Comune non ha chiesto un parere preventivo all’Autorità Nazionale Anti Corruzione? Perché non si è avviata una ricognizione giuridica sulla legittimità del passaggio dell’affidamento quando la società affidataria ha perso il requisito fondante di essere controllata da soggetti pubblici?

Se la maggioranza continuerà a non vedere, spetterà all’opposizione intervenire in tutte le sedi opportune, per tutelare legalità, risorse pubbliche e rispetto delle regole”, concludono i rappresentanti dell’opposizione.


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commenti


Innominato.

17 settembre 2025 15:04

Sempre opposizione che minaccia e sempre maggioranza che se ne frega ma la Corte dei conti non interviene mai
Basterebbe una volta e la smetterebbero subito di governare così !