Atti persecutori contro la moglie e le figlie, ordinanza di custodia cautelare in carcere per un albanese quarantenne
Nella giornata di mercoledì 18 ottobre, la Squadra Mobile di Cremona ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Cremona nei confronti di un cittadino albanese di 40 anni, indagato per il reato di atti persecutori commesso nei confronti della moglie e delle loro figlie minorenni.
Gli accertamenti nei suoi confronti iniziarono nei primi mesi del 2022, quando la donna, presso la Questura di Cremona, aveva denunciato le vessazioni ed i maltrattamenti che, ormai da anni, subiva dal marito. La conseguente attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cremona, aveva portato alla luce i numerosi comportamenti violenti e minatori che l’indagato aveva posto in essere nei confronti della moglie, tanto che la stessa, in preda alla paura del pericolo per la propria incolumità fisica, era stata costretta ad allontanarsi da Cremona, lasciando la casa familiare.
Le condotte poste in essere dall’uomo erano estremamente violente e minacciose, tanto che, oltre a percuoterla frequentemente impedendole di ricorrere alle visite mediche, la controllava in maniera ossessiva, nascondendole le chiavi di casa, il telefono cellulare ed i documenti personali, fino ad impedirle di vedere qualsiasi altra persona e, persino, di andare a lavoro.
La donna, inoltre, frequentemente veniva sopraffatta fisicamente e psicologicamente, costretta ad avere ripetuti rapporti sessuali nonostante la resistenza fisica e verbale da lei opposta e nonostante la presenza delle figlie minorenni. L’attività aveva portato, il 20 giugno 2023, l’uomo ad essere condannato dal Tribunale di Cremona alla pena di 8 anni e 6 mesi di reclusione per il reato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale
Tuttavia, in attesa che la sentenza diventasse definitiva, con la conseguente espiazione della pena, l’uomo ha perseverato nelle condotte minatorie, arrivando a cercare la donna in maniera ossessiva presso alcuni parenti in diverse aree dell’Italia, fino a minacciare gli ex insegnanti delle figlie, nella convinzione che gli impedissero di vederle e di sapere dove fossero, arrivando, inoltre, a dire che “la città di Cremona si sarebbe ricordata di lui dal momento che avrebbe bruciato tutto”.
Conseguentemente, gli investigatori della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica di Cremona, hanno aperto un nuovo fascicolo, ricostruendo le ulteriori e numerose condotte penalmente rilevanti tenute dall’uomo, tanto che, su richiesta del Pubblico Ministero, il Giudice per le Indagini Preliminari di Cremona ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di atti persecutori.
Dopo 2 giorni di intense ricerche, gli investigatori della Squadra Mobile son riusciti a rintracciare l’uomo dando esecuzione al provvedimento ed associandolo presso la casa circondariale di Cremona.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti