12 novembre 2025

Caro affitti, da Regione oltre 103mila euro per aiutare circa 100 famiglie. In totale sono stati stanziati altri 2,5 milioni di euro in aiuti per le famiglie in difficoltà a pagare l'affitto

Regione Lombardia stanzia 2,5 milioni di euro per aiutare le famiglie che non riescono a pagare l'affitto sul mercato privato. I fondi consentiranno di sostenere circa 2.400 nuclei familiari in difficoltà. Lo stabilisce una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco, finanziando la misura denominata 'Sostegno al mantenimento dell'alloggio in locazione sul libero mercato'. "Abbiamo recuperato nuove e importanti risorse – evidenzia l'assessore Franco - in grado di offrire ulteriori risposte al tema dell'emergenza abitativa, intervenendo per supportare le famiglie che vivono una condizione di fragilità economica e rischiano, scivolando nella morosità incolpevole, di trovarsi senza un tetto sopra la testa. A causa di problemi personali legati al lavoro o a situazioni impreviste, persone e famiglie perbene possono attraversare momenti complicati e non riuscire a fronteggiare il pagamento dell'affitto: Regione è dalla loro parte e mette a disposizione un aiuto concreto"

"Il provvedimento – prosegue Franco – si inserisce nelle azioni messe in campo per garantire il diritto alla casa anche alle famiglie con reddito da classe media e medio-bassa, in sofferenza a causa del costo degli affitti sul mercato privato che, in diverse zone della Lombardia, risulta a tratti proibitivo. Il sostegno alla locazione si affianca alle misure di housing sociale finalizzate proprio ad aumentare la disponibilità di alloggi a prezzi accessibili".

I nuclei familiari, per accedere ai contributi, devono possedere i seguenti requisiti: non essere sottoposti a procedure di rilascio dell'abitazione; non essere proprietari di un alloggio che soddisfi le esigenze del nucleo familiare; avere la residenza nell'alloggio in locazione, con regolare contratto di affitto registrato. Inoltre può costituire un criterio preferenziale per la concessione del contributo la perdita del posto di lavoro; la consistente riduzione dell'orario di lavoro, che comporti una riduzione di reddito; il mancato rinnovo dei contratti a termine; la cessazione di attività libero-professionali; casi di malattia grave o decesso di un componente del nucleo familiare; età al di sotto dei 36 anni di tutti i componenti del nucleo familiare anagrafico.

Il valore del contributo medio per ogni famiglia potrà essere di circa 1.045 euro, in base alle stime effettuate su precedenti iniziative analoghe. I soggetti attuatori saranno i Comuni e in particolare i Capofila degli Ambiti territoriali, che si occuperanno di gestire ed erogare i fondi.

IMPORTO

CITTA’

835.842

MILANO 

320.361

BRESCIA

228.463

VARESE 

227.900

MONZA B.

140.553

COMO

140.428

PAVIA

103.684

CREMONA

85.146

MANTOVA

84.868

LECCO 

61.634

LODI

14.054

SONDRIO

257.067

BERGAMO


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