22 marzo 2022

Cento anni fa nasceva Tognazzi, quel pellegrinaggio alla casa di via Piave. Per ricordare Ugo tre giorni di convegni e proiezioni

Cento anni fa, in contrada Cantarane, nasceva Ottavio Ugo Tognazzi. Cremona lo ricorda oggi con un convegno internazionale (leggi il programma) e con una serie di proiezioni al Filo (leggi il programma).  Di Ugo cremonese Cremonasera  ha raccontato tutto: la nascita, gli esordi, il successo, il ritorno in città, la delusione per non essere stato chiamato a prestare volto e voce al film Stradivari (leggi qui.). Poi la storia di quel film, "il magnifico cornuto", che voleva a tutti i costi girare a Cremona ma poi finito altrove perchè la città del Torrazzo non l'aveva voluto (leggi qui). 

"C'era sempre a festeggiare la promozione in serie A della Cremonese nel campionato 1983/84 e a quello per la seconda volta nel campionato 1988/89. Entrambe le volte, quando la festa è finita restiamo noi tre Ugo, Domenico e io. A piedi ci incamminiamo per strada Canòon (via Bissolati) e giù per piazza Castello fino alla sua vecchia casa in via Piave, proprio davanti al "Turion". Un pellegrinaggio d'obbligo prima di rientrare al Continental dove Ugo prende sempre alloggio". A ricordarlo così era l'amico Sergio Capelli su "La Cronaca di Cremona" nell'ottobre del 2010. Già quel pellegrinaggio indica come Tognazzi tenesse tantissimo alle sue radici, alla città, al dialetto, agli amici lasciati qui e riuniti a Roma in tv per la trasmissione "Terza B: facciamo l'appello" da Enzo Biagi: con Ugo c'erano Beppe Ravera, Bertino Rossi, Renzo Pallavicini, Romanella Lanzi, Sergio Capelli e Domenico Luzzara, il presidente della Cremonese e suo primo impresario e anche spalla in alcune locandine che pubblichiamo. Con lui una amicizia forte, continuata nel tempo e colorata di grigiorosso ("Il Milan è il mio grande amore, la Cremonese l'amante" dichiarò in una intervista a Floriano Soldi su "Mondo Padano"). "Quando ci incontravamo a Cremona, a Milano o a Roma non perdeva occasione di sfottermi, spesso in schietto dialetto cremonese perchè diceva che ero tirchio ma non me la prendevo perchè sapevo che dietro quegli sfottò c'era un amico che mi voleva bene", ricordava ancora Sergio Capelli. "Stava finendo la guerra e Ugo riempiva i teatri milanesi con l'avanspettacolo. Mi accolse anche quella volta in marcato dialetto cremonese: ma và là spendaciòon. Poi dopo avermi chiesto degli amici del Torrione, di Domenico e dei colleghi dilettanti dello spettacolo 'La nuova in vacanza' mi diede la grande notizia - raccontava ancora Capelli - Basta avanspettacolo. Aveva firmato un contratto che lo legava a Wanda Osiris e da subito percepiva un notevole compenso che sarebbe continuato fino al debutto". Capelli ricordava anche il grande gesto di amicizia di Ugo. Era il 1945 e Capelli doveva gestire il riaperto Teatro Ponchielli. "Dopo due o tre flop e il bilancio in rosso, non mi rimaneva che chiedere aiuto al mio amico Ugo. Con la sua rivista 'Viva le donne' stava spopolando in tutti i teatri dell'alta Italia. Non fu facile ma riuscii a contattarlo telefonicamente. Avevo bisogno di lui. Non ebbe dubbi, spostò la data di un altro locale, venne al Ponchielli, teatro esaurito fino all'inverosimile e bilancio salvato".

 

Nella foto di Giuseppe Faliva, Tognazzi allo Zini in occasione di Cremonese-Milan. I grigiorossi sono passati in vantaggio. Giuseppe Miglioli si gira dalla panchina verso la tribuna dove c'era Tognazzi e Ugo mostrava la dimensione che doveva avere il prosciutto crudo in caso di vittoria della Cremonese. Poi, nelle altre foto una serie di locandine dei primi spettacoli di Tognazzi a Cremona e a Pizzighettone. Quindi la locandina di "Nuvole in Vacanza" e la foto con dedica a Mario Botti, il bravissimo truccatore cremonese di Tognazzi.


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti