Centropadane Srl: perdita di oltre 1 milione nel 2024. Forza Italia e Lega in Provincia: "Gravi responsabilità politiche e gestionali della Provincia di Cremona. Cambio CdA e Direttore generale."
Scoppia il caso Centropadane in Provincia: a sollevarlo sono i consiglieri del Gruppo Consigliare “ Centrodestra per Cremona” (Forza Italia e Lega), che puntano il dito direttamente contro l'amministrazione provinciale in merito alla situazione economico-finanziaria della Società Centropadane Engineering Srl, che ha chiuso il 2024 in perdita di oltre 1 milione di euro.
"Siamo venuti a conoscenza delle gravi criticità economiche e finanziarie della Società Centropadane s.r.l. (che vede le Province di Cremona e di Brescia tra i suoi soci principali) solo pochi mesi fa, in quanto il nostro gruppo consigliare non ha una rappresentanza nel Consiglio di amministrazione. Per ottenere un quadro più preciso dello stato di salute della società lo scorso maggio abbiamo presentato un’interrogazione al Presidente Mariani e richiesto alcuni documenti contabili, tra i quali il bilancio 2024 e il trend del 2025, documenti che ci sono stati consegnati pochi giorni fa.
Le risultanze economiche e finanziarie dell’anno 2024, così come l’andamento dell’anno 2025 della società, sono oltremodo allarmanti.
Il bilancio 2024, anno nel quale è avvenuta anche la nomina dell’attuale Cda (28 maggio 2024), composto da soli rappresentanti degli altri gruppi consigliari, si è chiuso con una vistosa perdita quantificata in €1.049.600, in controtendenza rispetto ai bilanci degli anni precedenti che hanno fatto registrare un segno positivo seppur contenuto.
Da una prima lettura dei pochi documenti a nostra disposizione, abbiano individuato le tre principali cause che hanno portato ad un risultato così negativo, nonostante la società possa contare su personale tecnico- amministrativo con comprovate competenze.
1) Applicazione di una scontistica del 35% sul valore delle prestazioni offerte da Centropadane ai soci. I costi di produzione superano di gran lunga i ricavi generando perdite per ogni commessa assegnata alla società. Una prassi in contrasto con i principi di corretta gestione di una società.
2) Ridotti affidamenti rispetto ai budget approvati. Dal 01/01/24 al 13/06/2025 la Provincia di Cremona non ha affidato incarichi alla propria società per complessivi € 744.235 rispetto agli importi indicati nei budget del 2024 e del 2025 approvati, senza riserve, dal Comitato di indirizzo e controllo e dall’Assemblea dei Soci. Solo nel 2024 i mancati affidamenti a Centropadane ammontano € 503.991, ai quali si aggiungono quelli per l’anno in corso, stimati in € 240.244 per il solo primo trimestre 2025. La cosa inspiegabile e paradossale è che sempre nel 2024 la Provincia di Cremona ha affidato a professionisti esterni ulteriori incarichi per € 430.000.
3) Sopravvenienze passive (rimanenze). Il bilancio 2024 risulta appesantito da € 434.585 di sopravvenienze passive riferite a prestazioni tecniche fornite dalla società, ma non corrisposte dai soci. L’attuale Cda, invece di sollecitare il saldo delle prestazioni svolte dalla società e non riconosciute alle due Province di Cremona e di Brescia, ha deciso di metterle a sopravvenienze passive, aggravando il disavanzo già critico della gestione caratteristica del 2024. Per la sola Provincia di Cremona parliamo di € 190.000.
La perdita d’esercizio di oltre € 1.049.600 deve essere ripianata dai soci. Solo la Provincia di Cremona, che ha le maggiori responsabilità del risultato negativo del bilancio 2024 e in prospettiva anche per il 2025, dovrà coprire con il proprio bilancio circa € 500.000 che verranno sottratti a interventi urgenti di manutenzione di strade ed edifici. Una drammatica beffa, se si considera la polemica montata ad arte dal Presidente Mariani contro il governo nazionale relativa agli ipotetici tagli ai trasferimenti, che in realtà non sono mai stati effettuati.
In alternativa a questa opzione i soci potrebbero decidere di prosciugare le riserve della società, impoverendola ulteriormente e rendendola ancora più fragile e a rischio default.
Nel Consiglio Provinciale del 25/06/25 Il Presidente della Provincia Mariani, ha risposto all’interrogazione limitandosi a leggere alcune cifre e alcuni dati percentuali, dichiarando infine che è intenzione della Provincia di Cremona ripianare i debiti, ricostituendo il capitale sociale della società, e nominare un consulente esterno con il compito di elaborare un nuovo piano industriale. Una sorta di commissariamento camuffato del Consiglio di amministrazione e del Direttore Generale ai quali spetta, tra i diversi compiti, anche quelli che si vorrebbero assegnare ad un soggetto esterno. L’incarico di un consulente esterno peraltro aggraverebbe ulteriormente la già difficile situazione economico e finanziaria della società.
La risposta fornita dal Presidente Mariani risulta del tutto inadeguata e insoddisfacente, sia nella forma che nel merito e si profilano chiare responsabilità politiche e amministrative in capo agli amministratori della Provincia di Cremona e all’attuale Consiglio di amministrazione.
Il gruppo Centrodestra per Cremona (FI-LEGA), allo scopo di tutelare la società ed i dipendenti che vi lavorano, depositerà a breve un ordine del giorno con il quale intende impegnare il Presidente Mariani a:
• Garantire il presente e il futuro dei lavoratori della società, affidando da subito tutti gli incarichi di progettazione alla società Centropadane Srl nel rispetto delle previsioni di conferimento previsti nel budget 2025 approvato senza riserve da tutti gli organi societari e terminare immediatamente la prassi di affidare incarichi a soggetti terzi esterni alla società che drenano senza motivo le risorse necessarie e fondamentali per la salvaguardia della società.
• Evitare la nomina di un consulente esterno che aggraverebbe ulteriormente la già difficile situazione economico finanziaria della società, ma invece rinnovare integralmente il Consiglio di amministrazione e il Comitato di indirizzo e controllo con figure aventi profili più adeguati alla natura e alla situazione economica e organizzativa della società;
• Condividere con gli altri soci un atto politico indirizzato al nuovo CdA, affinché sostituisca l’attuale Direttore Generale con un profilo tecnico-gestionale più aderente al core business dell’azienda che insieme al nuovo Cda e ai soci, predisponga un nuovo piano industriale credibile e realistico che contenga impegni certi e vincolanti per i soci, oltre che una programmazione rigorosa degli incarichi, accompagnata da un sistema di monitoraggio delle commesse e da un piano finanziario sostenibile" .
Gruppo Consiglio Provinciale “Centrodestra per Cremona” Lega e FI - Valeria Patelli, Giovanni Rossoni, Filippo Raglio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
Lauri
27 giugno 2025 11:16
Qualcosa si muove, era ora d'uscire dal guscio protetto ,San Giovanni ,con il cambiamento climatico ,ha modificato anche il raccolto dei malli ,vuoi vedere che ????