12 agosto 2025

Ci ha lasciato il giornalista Davide Bazzani, straordinario e instancabile "cantore" delle nostre terre

Ha raccontato i fatti, le vicende, le gioie ed i dolori, ha descritto i personaggi e gli aneddoti del Casalasco e del Cremonese mettendo il cuore davanti alla tastiera, l’anima davanti a ciò che doveva descrivere, amando profondamente il suo lavoro sino a farne un’arte. L’arte di chi riesce a raccontare le vicende del territorio cercandone sempre il bene, il buono, il giusto e, soprattutto, prima di tutto, la verità: sempre e comunque. Non bastano queste poche righe per descrivere l’uomo ed il giornalista Davide Luigi Bazzani, straordinario ed instancabile “cantore” delle nostre terre mancato all’età di 59 anni a causa di una grave malattia. Dalla fine degli anni Ottanta e fino a ieri (nel vero senso del termine visto che il suo ultimo articolo è stato pubblicato ieri) ha lavorato per il quotidiano “La Provincia” di Cremona. In precedenza aveva avuto una esperienza radiofonica in una emittente locale per poi iniziare il suo lungo “cammino” firmando un numero incalcolabile di articoli per  “La Provincia”. Per molti anni, col fratello Marco (a lungo caposervizio della redazione di Casalmaggiore dello storico quotidiano cremonese, mancato improvvisamente nel 2019 a causa di un malore) ha costituito una coppia infallibile, un punto di riferimento prezioso per i nostri territori. Sempre presente, sempre col taccuino e la fotocamera in mano, pronto a correre raccontare tutto, sempre e comunque, con un obiettivo evidente senza che lui lo dicesse: quello di far contente le persone che gli chiedevano un pezzo. Proprio così, la persona: prima di tutto e sopra tutto. Per lui la persona, nella sua dignità stessa di persona, veniva prima di qualsiasi notizia. Nel giornalismo di oggi, in cui c’è sempre la corsa allo scoop, la fretta di arrivare a dare la notizia prima degli altri, anche a costo di calpestare talvolta gli altri, Davide era una perla rara, un maestro, un punto di riferimento per tanti colleghi. Un uomo ed un professionista che sapeva anche rinunciare alla notizia, magari anche facendo finta di nulla, di non conoscerla, ma con la sicurezza di non calpestare e non offendere mai l’altro. In questo, ed in tanto altro, è stato un vero signore, sempre educato, rispettoso, garbato, con tutti senza mai fare differenze tra chi aveva di fronte. Chi scrive queste  righe ha avuto la fortuna, il privilegio e l’onore di incontrarlo “sul campo” della notizia, in parecchie occasioni. Ogni incontro è stato un piacere, una grazia, una lezione di vita e di lavoro e di questo gli si può solo dire “Grazie”. E’ stato un amico, di quelli che con una stretta di mano ed un sorriso sanno rendere bello (nel vero senso del termine) e umanamente gratificante l’incontro  ed è doveroso riconoscere, una volta in più, che con la sua attività, la sua professionalità, e quelle doti di disponibilità ed umanità, garbo e gentilezza che lo hanno sempre contraddistinto, ha arricchito di valori la società del suo e del nostro tempo.  Di fronte ad una persona della sua levatura è doveroso, spontaneo e naturale un inchino riverente alla sua memoria invocando  per lui il riposo dei giusti.

La mente corre inoltre a quanto si è dovuto scrivere quasi un anno fa, dando la notizia della morte dell’indimenticato amico e collega Nazzareno Condina, un altro che a sua volta ha saputo narrare, raccontare, descrivere e “dipingere” la vita ed i fatti dei nostri territori con uno stile irraggiungibile. C’è da star certi che Nazza e Davide oggi si sono incontrati, nell’Alto dei Cieli, magari anche con un semplice “Ciao”: come accadeva durante gli innumerevoli incontri in cui si trovavano, fianco a fianco, a scrivere le vicende delle nostre terre. Oggi in Cielo sapranno certamente ridere, scherzare e confrontarsi amichevolmente, come hanno sempre fatto. Il casalasco ed il Cremonese si sentono invece più poveri, sanno che si è creata una voragine difficile da colmare ma l’esempio di Nazza e Davide deve continuare a vivere ed è doveroso, oltre che giusto,che sia così. Davide, per concludere, è un uomo che nella vita ha cercato sempre, il bello, il buono ed il giusto, anche fuori dal lavoro; nella professione ha cercato la verità mettendo la persona davanti a tutto e a tutti; Davide è un uomo che ha saputo vivere in pienezza affrontando i dolori incontrati con la forza dei grandi. Oggi Davide è un uomo che incontra Dio. 

Ai familiari e ai colleghi tutti le più sentite condoglianze del direttore Mario Silla, dei giornalisti e dei collaboratori di Cremonasera.it

Eremita del Po

Paolo Panni


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commenti


Jim Graziano Maglia

12 agosto 2025 13:36

..E pensare che proprio stamani ero a Piadena,seppur la triste notizia l'ho appresa poco fa. R.I.P cortese Davide, premuroso e sempre attento alle e alle tante notizie, cronache e fatti vari di cui hai sempre scritto alla tua maniera, col tuo stile.Preciso, scrupoloso ed essenziale.Grazie di tutto.E pure un grazie per gli spazi che,onorato, mi hai personalmente riservati.Ora sei nella Sua Luce Eterna e con la Preghiera all'Altissimo rivolta, il tuo ricordo sarà per sempre immemore. Sentite condoglianze a tutta la Redazione e colleghi de La Provincia,delle varie testate giornalistiche 'on line' collegate,ai suoi familiari, parenti,amici e tanti estimatori.