3 luglio 2022

Cinque anni fa se ne andava Antonio Leoni, grande giornalista e fotografo. A Castelponzone tornerà "Il Mondo degli Ultimi"

Il 3 luglio di cinque anni fa se ne andava Antonio Leoni, grande fotografo e giornalista cremonese. Un professionista dell'informazione e un artista che Cremona dovrebbe ricordare e che invece, come spesso accade per i personaggi scomodi, tende a dimenticare. Dopo l'estate sarà il piccolo borgo di Castelponzone a ricordarlo riproponendo uno dei suoi grandi reportage fotografici : "Il Mondo degli Ultimi" una serie di immagini che hanno fatto riscoprire quello straordinario insieme di storia, monumenti e umanità che quella frazione di Scandolara Ravara rappresentava. Antonio andava orgoglioso di quel suo lavoro preparato e realizzato con monsignor Franco Voltini e che ha fatto il giro d'Europa mostrando un angolo di Padania rimasto fermo ai secoli antichi. Le fotografie di Leoni (oltre al "Mondo degli ultimi", gli "Impietriti", "Il vaso di Pandora" e altri) sono state esposte  nei musei di mezzo mondo anche se il corpus della sua opera d'immagine è al Centro studi e archivio della comunicazione dell'Università di Parma fondato dal professor Carlo Arturo Quintavalle nel 1968.  

Antonio ha fatto crescere intere generazioni di giornalisti, compresa la mia in quella straordinaria bottega che fu il suo "Mondo Padano". Quel giornale era una scuola con poche parole e molta pratica, dove si imparava a fare di tutto: scrivere, titolare, impaginare, chiudere il giornale in tipografia e persino seguire perfino le fasi della stampa.

Aveva compiuto i primi passi nel giornalismo professionistico a Roma, nel 1958 a seguire il processo sul caso Fenaroli per una testata nazionale quindi il ritorno a Cremona, al quotidiano locale per le pagine sportive, lui che era stato in atletica un buon quattrocentista. All'inizio spalla di Vittorio Paloschi poi, per tanti anni, prima firma della Cremonese. Antonio era un uomo di grande spessore e grande cultura e lo sport gli stava stretto ed eccolo contemporaneamente anche inviato speciale per numerose testate italiane e straniere. Poi nell'81 l'addio al quotidiano "La Provincia" insieme a Gian Curtani per fondare il settimanale "Mondo Padano" con una schiera di giovani. Le grandi inchieste di Mondo Padano hanno segnato un'epoca con le sue battaglie: quelle per il restauro completo della Cattedrale, per la salvaguardia del Po, per la liuteria (carta del restauro e via dei liutai), per togliere Cremona dall'isolamento, per l'innovazione in agricoltura e nell'industria. Antonio amava le grandi sfide e la sua passione per l'informazione lo portò ad essere un grande e instancabile innovatore nel campo dell'informazione.  Nella grafica (l'idea dei due giornali in uno o la scelta dei caratteri di stampa), nella tecnologia (Mondo Padano fu uno dei primi giornali in Italia ad essere scritto totalmente al computer), nel conoscere i gusti del pubblico e calibrarli nei tempi. Non c'è stato settore del mondo dell'informazione che non l'abbia attratto e che poi avrebbe sperimentato. Tutti eravamo fermamente convinti che le autostrade elettroniche e il web avrebbero cambiato il modo di cercare, produrre e diffondere l'informazione giornalistica. Anche in questo caso Antonio non è stato fermo ad aspettare la rivoluzione. Ventitré anni fa, agli albori del web, fondò il Vascellocr.it, il primo quotidiano online della nostra provincia diventato uno straordinario punto di riferimento per che volesse una informazione “non condizionata”. Ma Antonio, pur ricercando continuamente il nuovo nel mondo dell'informazione, era rimasto un giornalista di strada. Amava vedere, toccare con mano, capire. Solo in questo modo poteva raccontare, come lui ha sempre fatto, la nostra e le altre terre. (m.s.)


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commenti


Vittorio Foderaro

3 luglio 2022 13:16

Fermento coraggioso della crescita e della cultura nella comunità.

Mauro Tironi

3 luglio 2022 18:19

Conservo quasi come una reliquia il suo ultimo libro "Una torre in Cremona" e mi sono salvato sul PC molti suoi articoli de Il Vascello, non volendo rischiare andassero persi (e ho successivamente gioito quando CremonaSera ha "salvato" quel portale.)
Molti suoi articoli andrebbero letti, sia perché tuttora attuali (e cosa vuoi che cambi a Cremona?) sia per imparare come si conduce una inchiesta giornalistica. È tuttora vivido in me, ad esempio, il reportage sullo scempio di San Sigismondo.
E sarei tanto curioso di leggere quel che avrebbe scritto, ad esempio, sulla questione Tamoil.

Direttore, il "tu" che mi invogliava a darle non esce neppure ora, se non per dirle: Manchi Direttore. Manchi a chi amava leggere articoli non asserviti al potere. Manchi a chi ama Cremona.
Manchi a Cremona, anche quella che non ti amava ma che, grazie a te, rifletteva sui propri errori.

FIAMMETTA LEONI

4 luglio 2022 14:03

Grazie per le belle parole in ricordo di mio padre

Nicolini Gualtiero

4 luglio 2022 04:25

Un grande un cremonese da non dimenticare una delle poche voci libere in una città di silenzi e omissioni

anna maramotti

4 luglio 2022 08:05

Avere memoria di Antonio non è semplicemente mantenere vivo il ricordo, ma è ripensare a tutto quanto ci ha lasciato per poi mettersi nella Sua scia. Oggi che "mala tempora currunt" la sua parola sarebbe illuminante, ma ripensare alle sue scelte coraggiose libere da interessi particolaristici e mai al sevizio di nessun potere può tracciarci un percorso per leggere ed interpretare non solo la realtà locale, ma anche quella internazionale.
Allora è opportuno salire sul nostro Torrazzo per contemplare gli orizzonti che esso disvela come Antonio ha saputo immortalare. Le sue immagini ci servano per capire, mentre si fruisce la grandezza della sua arte che è andata ben oltre i confini della nostra Città.

FIAMMETTA LEONI

4 luglio 2022 14:02

Grazie Anna !

FIAMMETTA LEONI

4 luglio 2022 13:56

Grazie Mario per lo splendido ricordo di mio padre!

Françoise Fiquet

5 luglio 2022 19:37

Grazie, Mario, per aver ricordato Antonio Leoni.
È stato un grande fotografo e con le sue inchieste giornalistiche ha risvegliato le coscienze di molti di noi a Cremona !