22 gennaio 2025

Comitato per l'Ordine e la sicurezza: focus sui furti negli appartamenti. E i tre consigli comunali (Cremona, Crema e Casalmaggiore) voteranno il Daspo urbano

Nella mattinata odierna si è riunito in Prefettura il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto della provincia di Cremona, dr. Antonio Giannelli, cui hanno preso parte i vertici provinciali delle Forze di Polizia (il Questore, dr. Ottavio Aragona, il Comandante provinciale dei Carabinieri, Colonnello Paolo Sambataro e quello della Guardia di Finanza, Colonnello Massimo Dell’Anna), il Presidente della Provincia Roberto Mariani, il Sindaco di Cremona Andrea Virgilio, il Sindaco di Crema, Fabio Bergamaschi, il Sindaco di Casalmaggiore, Filippo Bongiovanni, l’Assessore del Comune di Cremona Santo Canale, il Comandante della Polizia Locale di Cremona Luca Iubini,  il Comandante della Polizia di Crema Dario Boriani e il Comandante della Polizia Locale di Casalmaggiore Silvio Biffi. Alla riunione ha partecipato anche il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cremona, Dr. Silvio Bonfigli.

Facendo seguito a quanto convenuto durante le precedenti riunioni del Consesso, sono state condivise azioni integrate e incisive misure di vigilanza modulate sulle specifiche esigenze dei contesti urbani di Cremona, Crema e Casalmaggiore.

Un focus approfondito è stato svolto sul fenomeno dei furti in appartamento al fine di individuare idonee misure preventive, fra le quali, il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza.

È stata, altresì, condivisa la necessità di proseguire nell’attività di sensibilizzazione dei privati affinché adottino le necessarie cautele ed idonei sistemi di difesa passiva per prevenire tale fenomeno delittuoso.

L’attento monitoraggio dei sistemi di videosorveglianza e del loro stato di manutenzione sarà l’obiettivo principale delle cabine di regia, istituite nell’ambito dei Patti per la sicurezza urbana della Città di Cremona e della Città di Crema e coordinate dalla Prefettura, che si riuniranno già nei primi giorni del mese di febbraio. Il gruppo di lavoro verificherà lo stato di attuazione dei predetti Patti e fornirà ogni utile supporto tecnico.

Entro la primavera saranno, inoltre, approvate dai tre Consigli comunali le modifiche ai Regolamenti di Polizia locale, anche allo scopo di rendere possibile l'applicazione del c.d daspo urbano nelle zone sensibili di ciascun territorio, appositamente individuate con il concorso di tutte le Forze di Polizia.

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Gianluca

22 gennaio 2025 19:06

Leggo del potenziamento del sistema di video sorveglianza quando da 1 anno 30 telecamere su 80 sono guaste. Siete veramente ridicoli.

Il Pontormo

23 gennaio 2025 09:48

che strano, da quando in Italia si sono aperte le porte a cani e porci sono aumentati in modo esponenziale crimini e delitti e ci hanno costretti ad aumentare (a nostre spese, con disinteressata leggerezza) la sorveglianza elettronica (spesso inutilmente, visto che i "giudici" non permettono di visionare i filmati per la legge sulla privacy). Dunque un carosello di convenevoli fra burocrati di Stato e poco più 🙈😁

Manuel

23 gennaio 2025 21:17

È pur vero che, una volta, manco chiudevamo a chiave l’uscio di casa, almeno in campagna; non si incatenavano le biciclette, perché ogni singola bici aveva elementi sufficienti per ricondurla al proprietario e se qualcuno l’avesse ghermita per non tornare a casa a piedi, stavi certo che un qualsiasi compaesano faceva girare la voce ed il puntamento era meglio del GPS.
È vero d’altro canto che, oggigiorno, tutta ‘sta massa di “mariuoli” ha innescato un giro d’affari vorticoso grazie un’imponente opera gratuita. Gruzzolo diretto ed indiretto. Sì, perché alcune aziende hanno visto impennare i profitti spendendo solo qualcosa in pubblicità... facendo felici pure i loro dipendenti.
Dunque è giusto che un’impresa goda dei propri investimenti e favorisca delle proprie intuizioni tecniche e commerciali, ma se codesti proventi poggiano sul “sacrificio” gratuito dei malfattori e sulla gentile concessione degli ambiti di lavoro (dimore ed opifici dei cittadini), a questo punto si potrebbe pure osare: ripartiamo i dividendi!