Coppia litiga e lei chiede l’intervento di una pattuglia. Lui prova a colpirla con un coltello, ma è bloccato e arrestato. La donna lo difende e prova a sfilare la pistola a un carabiniere. Arrestata
Hanno litigato tra loro e la donna, cacciata di casa dal compagno, ha chiesto l’intervento dei carabinieri. Ma alla fine sono stati arrestati entrambi per avere aggredito i militari intervenuti. Si è conclusa in cella la serata di follia di una coppia, con precedenti penali e di polizia, arrestata per resistenza e minacce a pubblico ufficiale dai carabinieri della Sezione Radiomobile di Cremona intervenuti in città la sera di sabato scorso quando l’uomo aveva avuto una discussione con la compagna e la donna aveva chiesto l’aiuto dei militari.
Ma all’arrivo della pattuglia la situazione è degenerata e alla fine entrambi sono finiti in manette.
Verso le 22.10 di sabato 24 settembre alla centrale operativa dei Carabinieri è giunta una richiesta di una donna che ha segnalato che il compagno l’aveva mandata via di casa. Arrivati sul posto, i militari hanno trovato la donna che aspettava nel cortile e ha raccontato cosa era successo. La donna, identificata in una 50enne, era in stato di ubriachezza evidente e ha riferito di essere stata cacciata di casa, ma non era disposta a lasciare l’alloggio all’uomo perché assegnato a lei dall’Aler.
Quindi, i militari sono entrati nel palazzo e sono arrivati nell’appartamento in questione per identificare l’uomo che era in casa. Quest’ultimo, che in quel momento stava cucinando, è stato identificato in un cittadino straniero di 59 anni. La coppia ha iniziato a litigare verbalmente e all’improvviso il 59enne, anche lui con sintomi da abuso di alcolici, è diventato aggressivo colpendo la compagna con un pugno alla spalla. I militari si sono quindi frapposti per fermarlo e allontanarlo. L’uomo si è girato e dal tinello ha preso un coltello da cucina e ha caricato un fendente portando la mano sopra la testa e indirizzando la lama verso i militari e la donna.
I militari lo hanno afferrato per il polso bloccandolo contro il muro, riuscendo a disarmarlo e spingere l’arma sotto un mobile. Mentre lo stavano ammanettando è nata una violenta colluttazione perché il 59enne ha continuato a colpire i carabinieri con calci e pugni. Quando l’uomo stava per essere bloccato è intervenuta la 50enne in difesa del compagno, lanciandosi addosso ai militari, minacciandoli di morte, colpendoli con pugni e provando ad impossessarsi della pistola di uno dei carabinieri senza riuscirci per la pronta reazione del militare. Giunti sul posto i rinforzi, la coppia di esagitati è stata definitivamente bloccata e ammanettata, mentre il coltello, della lunghezza complessiva di 21 centimetri, è stato recuperato e sequestrato.
Accompagnati presso la caserma Santa Lucia, il 59enne e la 50ene sono stati dichiarati in arresto per resistenza e minacce a pubblico ufficiale e sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della Compagnia di Cremona in attesa dell’udienza di convalida svoltasi nel tarda mattinata del 26 settembre e conclusasi con la convalida dell’atto, l’applicazione nei loro confronti della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e il rinvio della decisione all’udienza del prossimo 28 novembre.
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