28 ottobre 2024

Cremona nella top ten delle città più verdi d'Italia: saliamo dal 13° al 10° posto su 106 capoluoghi. L'analisi dei dati emersi dal rapporto 'Ecosistema urbano' di Legambiente e Ambiente Italia.

Cremona sale dal tredicesimo al decimo posto nella classifica delle città più verdi d'Italia secondo i dati emersi dallo studio di Legambiente e Ambiente Italia. Rifuti, acqua, aria, mobilità e ambiente sono i parametri analizzati nel rapporto Ecosistema Urbano, che ha messo a confronto 106 capoluoghi di provincia. Al primo posto troviamo Reggio Emilia mentre tra le lombarde la più alta in classifica è Mantova, al settimo posto, seguita da Cremona al decimo. 

Quello per cui la nostra città può vantare posizioni interessanti è la presenza di piste ciclabili (35,92 metri equivalenti ogni 100 abitanti) per le quali siamo quarti in classifica, preceduti da Reggio Emilia, Cosenza e Lodi, mentre restiamo sul podio al terzo posto per la presenza di alberi (sono 108 gli alberi ogni 100 abitanti). Le note positive per la nostra città riguardano appunto il numero di alberi, il verde totale e il solare pubblico (anche se in queste categorie abbiamo perso qualche posizione rispetto all'anno precedente, ma rimaniamo comunque in terreno positivo), le isole pedonali, il suolo (il trend di uso efficiente e il consumo). Sul fronte dei rifiuti, ne produciamo meno ma non migliora la raccolta differenziata; allo stesso modo migliorano i consumi idrici ma resta invariato il punteggio relativo alla dispersione della rete. Peggiora il rank per le piste ciclabili e la Ztl, ma migliora l'offerta del trasporto pubblico e il numero di passeggeri che ne fanno uso (un rialzo generalizzato dopo i dati del periodo Covid), mentre è in miglioramento il dato riferito alle vittime della strada.

Sul tema dell'aria, nonostante le altre classifiche posizionino Cremona tra le città con la peggiore qualità dell'aria, il rapporto di Ecostitema Urbano segnala un miglioramento dei parametri di Ozono, PM 10e PM 2,5, mentre risulta in peggioramento il dato relativo al biossido di azoto.

Da segnalare come tra le prime venti città capoluogo solo due siano del sud (Cosenza e Teramo), a conferma di un gap molto forte ancora tra i capoluoghi del nord e quelli del sud Italia

I dati analizzati sono stati raccolti in riferimento ai dati comunali 2023 raccolti da Legambiente ad eccezione di verde urbano (Istat, 2022), auto (Aci, 2023), incidenti (Istat, 2022), uso efficiente del suolo (elaborati su dati 2022 Ispra) e dati sulla qualità dell’aria (rapporto Mal’Aria su dati Arpa regionali, 2023).


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commenti


Gianluca

28 ottobre 2024 12:45

Ovviamente chi ha steso questa classifica non ha mai messo piede a Cremona, perché mi pare che di tutti questi dati positivi, manco uno sia corretto.

Andrea

28 ottobre 2024 13:02

Si, verdi per monossido di carbonio….

Anna

28 ottobre 2024 16:40

Un capolavoro di letteratura umoristica.....d'altra parte l'argomento si presta.....la vera classifica dell'ecosistema urbano la fanno le cartelle cliniche degli abitanti.....

Vacchelli Rosella

28 ottobre 2024 23:41

Chi si accontenta e punta a fare opinione con classifiche smentite da tutti i report che Legam- biente e Ambiente Italia o altri mai hanno impugnato o lo fa per solidale simpatia con i decisori sul territorio o ritiene irrilevante che qui e non altrove ogni anno si registrino 150/200 morti premature da inquinanti (Ispra 23) e che risultino documentate su Cremona e limitrofi “ospedalizzazioni per patologie respiratorie +14% rispetto ai dati provinciali e + 33% nei comuni limitrofi, incidenza di tumore al polmone +7%, mortalità per tumore al polmone +17%, incidenza di leucemie +23% e +47% nei comuni limitrofi, nascite pre-termine +26%, patologie compatibili con l’esposizione a polveri sottili, a benzene, a contaminanti ambientali” ('Indagini epidemiolgiche' dr. P. Ricci pubblicate anche da 'Il fatto quotidiano')

Daniro

30 ottobre 2024 14:07

Mi immagino come saranno le altre Città oltre al 100 posto. Su alcuni temi Cremona non è indietro ad altre realtà ma purtroppo su mobilità e condizioni ambientali, aria che si respira, situazione sanitaria e consumo di suolo in primis, siamo ai primi in Europa per fattori negativi e questo è un fatto inequivocabile.