6 agosto 2025

Demoliscono la mitica discoteca Kaluà di Orzinuovi. Addio a un pezzo di storia che ha fatto divertire ed emozionare generazioni di ragazzi

Un altro pezzo di storia legato al divertimento di frotte di cremonesi, cremaschi e casalaschi è stato spazzato via, nel vero senso del termine. Ruspe in azione, infatti, in questi giorni, al mitico Kaluà di Orzinuovi,  per oltre quarant’anni tra le mete della movida e divertimento di intere generazioni di giovani specialmente delle province di Brescia, Cremona, Bergamo, Lodi,  Milano ma anche del Veneto e dell’Emilia. Così, un altro pezzo di storia del Novecento, così come accaduto per l’Xo di Oscasale di Cappella Cantone e per il Mondo Blu (poi X Planet) di Busseto (altro luogo che per decenni ha attirato frotte di cremonesi), in pochi minuti, dopo vent’anni di abbandono, è stato spazzato via e raso al suolo. Al suo posto dovrebbe sorgere un’area artigianale-commerciale, così pare.  Una notizia che si era diffusa già nel 2019 quando fra il popolo della notte fece il giro la notizia che una società aveva acquistato l'area dello storico locale di Orzinuovi ed i fans  avevano dedicato all’ex dancing uno striscione con un toccante "Grazie di tutto“, con un raduno di giovani di allora davanti al locale che è stato un tempio del divertimento, degli amori forti, di amori mai finiti.
Resteranno i ricordi, le foto, i video, perché la storia, comunque, non si cancella: mai.
Lo storico dancing, dove rosolo ricordarlo, fu fondato dall’ex calciatore professionista Claudio Correnti che giocò nel Crema, nel Mantova e nella Reggiana, e dall’imprenditore Mario Basalari scomparso  nel febbraio del 2022. Il locale è stato anche, lo scorso anno, tra i luoghi al centro del video ufficiale per il singolo del cantatore Max Pezzali (che, doveroso ricordarlo, sempre lo scorso anno ha coinvolto le orchestre di fiati di Casalbuttamo e Offanengo nei concerti negli stadi Dall’Ara di Bologna e Meazza di Milano) dal titolo “Discoteche abbandonate” liberamente ispirato al libro “Disco Mute: le discoteche abbandonate d’Italia” dell’associazione Ascosi Lasciti (di fatto ispiratori del progetto come già confermato dall’ex leader degli 883). Scritto con Jacopo Ettore e Michele Canova, “Discoteche abbandonate” rievoca l'epoca d'oro delle discoteche (tra gli anni Ottanta e inizio Duemila). Nel video ufficiale del nuovo singolo del cantautore lombardo,  ci sono anche le immagini dell’XO, lo storico locale di Cappella Cantone che, da pochi anni, è stato demolito e ci sono anche quelle del Kaluà, del Mondo Blu di Busseto e del Majorca di Codogno (tutti luoghi frequentatissimi da tanti giovani cremonesi). “Si pensava che le discoteche fossero la causa di ogni degrado, le hanno chiuse ma il degrado è rimasto, sono state il capro espiatorio, ma evidentemente il punto non era lì. Anzi, arrivo a dire che le discoteche hanno avuto meriti culturali pazzeschi”, così ebbe a dire lo scorso anno lo stesso Max Pezzali durante la conferenza stampa di presentazione del brano. I tempi, nel cammino stesso del tempo, sono poi cambiati e   la gente ha cominciato a non sopportare più il rumore, le discoteche sono diventate il capro espiatorio per i giovani allo sbando, e sono state chiuse. Eppure, come giustamente spiegato dall'ex 883, hanno avuto meriti culturali pazzeschi. "Io ero il più provinciale dei provinciali e in questi luoghi ho sentito canzoni che mi hanno formato, qui ho visto per la prima volta la diversità", ha raccontato all'Ansa. E lo ha perfettamente raccontato in musica, Pezzali, che oltre ad essere un grande cantante è un uomo capace di leggere, vivere e raccontare la storia, che è quella di cui sono state protagoniste le discoteche, comprese anche la Centrale del Latte, il Coloniale, il Nuvolari. Luoghi ormai della memoria, di un tempo che si è chiuso ma che hanno dato vita ad un'epopea e, a modo loro, hanno fatto la storia della nostre terre, e della nostra gente.

Eremita del Po

Paolo Panni


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