19 dicembre 2025

La difesa di Chiara Ferragni in tribunale: "Nessuna truffa ma errori di comunicazione"

A gennaio Chiara Ferragni conoscerà il suo destino giudiziario. Intanto, più lontana dai social in campo affettivo (col suo compagno Giovanni Tronchetti Provera non registra scene da Instagram, ma vive) ricostruisce, con fatica, passione e consapevolezza, insieme alla famiglia e agli amici, pezzo per pezzo, un impero in frantumi. Intanto, a distanza di quasi un mese dall'udienza nel processo abbreviato che la vede imputata per truffa aggravata (e che aveva visto le richieste di condanna della Procura), l'imprenditrice cremonese, accusata insieme ad altre due persone per i noti casi di presunta pubblicità ingannevole del Pandoro Balocco Pink Christmas e delle uova di Pasqua Dolci Preziosi, è tornata in tribunale, davanti al giudice Ilio Mannucci Pacini, dove hanno preso la parola, per le loro arringhe i due legali dell'imprenditrice, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana. La Ferragni, a novembre, in tribunale aveva spiegato di aver sempre agito in buona fede e che al massimo ci sarebbero stati errori di comunicazione: "Sappiate che Chiara è innocente da qualunque punto di vista si guardi questa vicenda. Non c'è reato" hanno spiegato ai cronisti gli avvocati dopo le arringhe difensive. La strategia insiste dunque sugli "errori di comunicazione", sulla sfortunata formula già usata dalla stessa Ferragni durante il video del 2023 in cui si presentò in tuta grigia in lacrime per scusarsi dopo l'esplosione dello scandalo. Secondo Iannaccone, "non c'è stato alcun dolo, in questa vicenda non ci sono truffati. La truffa aggravata prevede artifici e raggiri e in questa vicenda non ce ne sono stati".

Stefano Mauri


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti