Dieci anni fa le onde blu. Poi i totem, stendardi sui fili della luce, "rigenerazione" delle Gallerie, padelloni davanti al Cittanova. Arredo urbano fatto per tentativi senza un progetto complessivo
Agosto 2014, dieci anni fa. Uno dei primi atti della Giunta Galimberti le "onde blu" in corso Garibaldi. Il tentativo di rilanciare una zona della città dipingendo onde blu sul grigio dell'asfalto tra via Villa Glori e l'inizio di corso Campi. La scelta fu pensata dallo studio Qun e approvata dal Comune. Le onde e i giochi per i bambini dipinti sul fondo della strada costarono 8 mila euro a cui si deve aggiungere la spesa di 11 mila euro per l'animazione della zona. Un tentativo velleitario che venne abbandonato subito dopo, rifacendo il fondo stradale con una pavimentazione di pregio. Purtroppo la crisi commerciale di corso Garibaldi è continuata e per alcuni versi si è aggravata. Ma va sottolinato come negli ultimi anni ogni proposta (e spesa) di arredo urbano (se vogliamo chiamarlo così) si è risolta malamente in città. Pensiamo alla "trovata" della pensilina (leggi qui) che a distanza di 25 anni fa ancora discutere, a quelle più recenti dei totem (leggi qui) o degli stendardi con il simbolo dei violini appesi ai fili della luce ormai ridotti a stracci o la rigenerazione delle Gallerie (purtroppo un altro flop) o l'illuminazione moderna con padelloni luminosi davanti al Cittanova (leggi qui).
Insomma l'arredo urbano negli ultimi anni non è stato di certo un fiore all'occhiello della città. E, come ricordava alcuni anni fa Antonio Leoni sul suo www.vascellcor.it "è stata concessa, dando persino l'esempio, la facoltà di abbandonarsi a qualsiasi bizzaria giustificata dal "diverso" e dalla rivendicazione di un estro che non trova alcune giustificazione nelle realizzazioni ma che viene ammesso acriticamente dalla sub cultura dominante in città. In questo clima di dissolutezza, agevolato dalle posizioni del quotidiano locale, chi reclama la coerenza, la precisione, la ponderazione, il rispetto della storia urbanistica della città, viene subito preso a calci, emarginato dalla sub cultura indifferente allo studio, è addrittura bollato come tiràa indrée".
La foto delle onde blu del 2014 è di Raffaele Rastelli per il Corriere della Sera
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commenti
Innominato
18 agosto 2024 08:19
A Cremona quando diventano sindaci si inventano qualcosa pensiline selciato in.piazza Roma inceneritore o onde blu alberi da tagliare totem stendardi non so se per far piacere ai loro amici o perché proprio diventano "furbi" all'improvviso
Gianluca
18 agosto 2024 08:42
Soldi buttati per ottenere il nulla.
Stefano
18 agosto 2024 10:10
Ho nostalgia delle onde blu. Una volta ci andai su col mio surf ma un addetto mi impedi' di salirci sopra. Allora mi consolai a guardare i totem. Quei pinnacoli di poetica stravaganza. Quante notti trascorse a contemplarli. Speriamo che non li tolgano. A quando i cessi volanti appesi ai fili della luce che ci fanno sognare e ...?
François
18 agosto 2024 12:27
Sia paziente, arriveranno anche quelli: la nuova capa di "gabinetto" avrà modo e tempo di occuparsi dei suoi sogni e dei miei bisogni...
Marzio
18 agosto 2024 12:21
A me manca tanto la pensilina!!!
Una delle più grosse c....e che mente umana poteva inventare...ed è costata bei soldini....nostri soldini.....
Andrea
18 agosto 2024 18:20
Se non erro 200000 euro i totem che hanno dovuto cingere alla base con rete metallica per evitare che qualcuno ci salisse sopra,14000 gli stendardi che verranno tolti .... Altri soldi pubblici al vento... A proposito e dal 2022 che sollecito la ciclabile in piazzale caduti del.lavoro ( dove passano centinaia di ciclisti per andare e tornare dalle canottieri , al canale navigabile o sulla ciclabile vento ... E si trovano a rischiare la vita con i camion e le auto che magari parcheggiano anche in tripla fila o sulle strisce pedonali ormai invisibili per andare a cenare nelle attività di ristorazione presenti
Spero che questa amministrazione spenda meglio le risorse economiche a disposizione e non si inventi niente di autocelebrativo
Daniro
19 agosto 2024 12:38
Sugli interventi di "rinnovo urbano" voluti da Galimberti molti si sono espressi in modo critico già alla loro presentazione, inutili, costosi, dannosi. Perché? Dovrebbe rispondere chi li ha voluti a tutti i costi. A Cremona sono ben altri gli interventi di miglioramento della qualità urbana che andrebbero realizzati anche quelli basici come la pulizia delle aree urbane e la loro manutenzione.