Ennesimo sfregio al Parco del Po e del Morbasco: un'enorme quantità di rifiuti di vario genere abbandonati tra la vegetazione. Inerti, mobili vecchi, vestiti. Le foto della vergogna
Stavolta il livello si è alzato: non si può più parlare solo di inciviltà, perchè gettare quintali di cemento, mattoni, pietre e inerti in un'area di verde pubblico all'interno di un parco di interesse sovracounale come il PLIS del Po e del Morbasco va oltre. E come se non bastasse, poco più in là un'altra discarica di mobili e masserizie varie, rotte e abbandonate sulla riva del fiume e ancora un altro cumulo di sacchetti della spazzatura, da cui spunta un po' di tutto, dai vestiti ai tubi flessibili per la doccia, dai pannelli isolanti ai rifiuti di vario genere.
Il tutto ben documentato dalle foto condivise sui social in un gruppo cittadino, dove l'autore ha richiamato l'attenzionde dei Carabinieri Forestali Cremona, dei sindaci di Cremona e Gerre dè Caprioli insieme all'amministrazione provinciale, il Parco del Po e del Morbasco (PLIS) e l'associazione ambientalista F.a.i, oltre a stampa e Tv locali.
Uno spettacolo increscioso e una situazione che sta degenerando giorno dopo giorno: non è passata una settimana dall'ultima segnalazione di un importante abbandono di mobili da cucina ed elettrodomestici proprio nel parco, a due passi dal ristorante la Lucciola (leggi qui). Anche in quel caso, cumuli di oggetti ingombranti gettati tra la vegetazione. Forse qualcuno che sta ristrutturando casa o magari qualche svuota cantine che pensa bene di liberarsi del materiale in eccesso e di scarto semplicemente caricandolo su un furgone e portandolo nella prima area libera e lontana dalla vista, per poi abbandonarlo come se fosse la cosa più normale da fare.
Ma qui la quantità di materiale è davvero impressionante, qui parliamo di quintali di materiale inerte, mobili, abiti. Tutto materiale da differenziare e conferire in discarica. Di fronte a questa situazione sicuramente non si può pensare di lasciare al prezioso lavoro dei volontari il recupero e la pulizia di questa area deturpata, serve l'intervento congiunto e rapido delle istituzioni e degli enti preposti affinchè la zona venga ripulita e bonificata al più presto e sicuramente servirà rivalutare la sorveglianza di queste zone sia come deterrente che come strumento per risalire agli autori di questo ennesimo ignobile gesto. Perchè per portare tutta quella roba deve sicuramente essere arrivato un furgone o un camioncino, facendo con tutta probabilità più di un passaggio.
E ancora una volta ci troviamo a testimoniare e raccontare un fatto di cronaca che ormai è quasi la quotidianità nella nostra città e nel territorio, testimonianza di quanto grande e difficile da sradicare sia l'inciviltà e l'ingoranza di chi si permette ancora oggi di compiere simili gesti
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commenti
Marco
30 giugno 2025 10:47
Spero lo identifichino.....bastava andare alla.discarica. purtroppo gli imbecilli non muoiono mai
Chicca
30 giugno 2025 13:02
Marco concordo con lei, però c'è da dire anche se non è una scusante che in discarica accettano poco materiale per volta ed è sbagliato, dopo vediamo rifiuti in giro!
Marco
30 giugno 2025 12:11
Qualcuno ha ristrutturato casa in nero......per forza non vanno in discarica.
C'è da sperare che qualche telecamera abbia ripreso i furbetti.
Poi non ditemi che aumentare a 100.000 euro le multe per gli abbandoni non sia giusto.
Stefano
30 giugno 2025 12:43
E secondo lei a gettare quintali di cemento mattoni pietre..chi può essere? L impiegato delle Poste? Ma dai ,se volessero non sarebbe difficile risalire agli autori..
Manuel
30 giugno 2025 16:35
Ha ragione Stefano: chi vuoi che abbia scaricato il materiale...
Il problema sta nella volontà sia del comune, sia delle forze di polizia nell’individuare il responsabile. È solo questione di voglia.
Le GEV, da par loro, proverebbero a stanare i malviventi, ma sono state esautorate dal comparto rifiuti (?! Regione Lombardia).
Ho una certa età e ne ho viste tante di cose del genere, anzi, un tempo era assai più frequente o, altrimenti, pseudo-legale (es. montagna/discarica di S. Rocco, carrarecce e sentieri tra i coltivi, etc.).
Ribadisco: a tutti i livelli non viene dato il giusto valore al soverchiante ambito dei rifiuti.
Il tutto, poi, verrà caricato sulla collettività: quando (e se) i luoghi verranno bonificati.
Bisogna ripensare il conferimento e facilitare lo scarico controllato, senza troppa burocrazia, tanto poi gli illeciti si ritorcono contro la comunità. Bisognerebbe anche togliere la differenziata ai privati, perché essi devono rispondere al business.
Infine, per i più riluttanti alle regole: pene o ammende severe.
PS: che fine han fatto i responsabili la discarica abusiva di cascina S. Gorgonio, colti in flagrante?
PS: accertarsi della proprietà il terreno, poiché in caso privato, responsabile la bonifica è il privato.
PS: sarebbe ora di mettere una sbarra appena dopo gli Amici del Po.