Farmacie nei festivi e in orari serali, i disagi della turnazione approdano in Regione. Degli Angeli (5 Stelle): "Situazione ormai insostenibile"
I forti disagi causati dalla turnazione delle farmacie del cremasco nei giorni festivi e negli orari serali approdano al Pirellone. Raccogliendo l’allarme lanciato in questi giorni da più parti, e soprattutto dal presidente delle Farmacie Rurali, Maurizio Vecchia, che ieri ha fatto appello al sindaco di Crema Stefania Bonaldi (qui l’articolo), il consigliere regionale Marco Degli Angeli (Movimento 5 Stelle) ha deciso di depositare un’interrogazione al Consiglio Regionale.
“A Crema - spiega Degli Angeli - l’assenza di farmacie aperte durante il turno serale continua a far crescere il disagio. Il disservizio è generale, colpa della turnazione che non tiene conto delle esigenze del territorio”. Incalza il consigliere: “È inaccettabile e già molti cittadini, assieme agli stessi farmacisti hanno denunciato la non sostenibilità della situazione. Per questo motivo ho depositato un’interrogazione in Regione Lombardia: il mio obiettivo è comprendere quali soluzioni la Giunta Fontana intenda mettere in campo così da risolvere il problema. Soprattutto ho voluto proporre a Regione di adoperarsi affinché venga garantita, ogni giorno, almeno una farmacia di turno a Crema, Cremona e Casalmaggiore, i tre principali poli della provincia”.
La richiesta del consigliere Degli Angeli parte dall’insieme di norme che regolano il servizio farmaceutico. “La ratio di questo sistema - spiega Degli Angeli - sarebbe quello di garantire al cittadino la possibilità di trovare ogni giorno, ovunque sul territorio e con facilità, almeno una farmacia aperta in grado di fornire tutti i farmaci e i servizi necessari al fabbisogno sanitario dei cittadini”.
Tuttavia, secondo le testimonianze raccolte, trovare una farmacia aperta durante il turno notturno sembrerebbe sempre più complicato. Peggiora poi la situazione anche il fatto che molte farmacie siano poco fornite e per i cittadini, di conseguenza, trovare i farmaci prescritti dal medico curante diventa ancor più complicato. “La responsabilità - conclude il consigliere dei 5 Stelle - sarebbe da imputare all’accorpamento della Ats Valpadana il cui nuovo sistema di turnazione non tiene conto delle distanze. Mi auguro quindi che Regione intervenga in modo solerte risolvendo il problema e, soprattutto, sapendo garantire un corretto servizio alla cittadinanza”.
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