12 luglio 2021

Nel cremasco cresce il disagio per la turnazione delle farmacie negli orari notturni e nei festivi. Appello del presidente Vecchia al sindaco Bonaldi

Continua a crescere il disagio, in particolare nel cremasco, sulle farmacie in servizio nelle ore notturne e nei festivi. A lanciare l’allarme, chiedendo al contempo un intervento del sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, è il presidente delle Farmacie Rurali di Federfarma, Maurizio Vecchia, titolare di una farmacia a Ripalta Cremasca. “La situazione sta diventando brutta - osserva -, sia per i clienti che per la popolazione. Il disservizio è generale. Sia io che altri colleghi del cremasco stiamo affrontando flussi impegnativi perché a Crema non ci sono farmacie aperte in particolari fasce orarie”.

Il problema, spiega Vecchia, è che è stata applicata turnazione “che non tiene conto delle esigenze del territorio". Risultato? “Un territorio con 35 mila abitanti è senza farmacie di turno, una cosa mai successa prima”.

L’attuale situazione è stata determinata, in particolare, da scelte compiute dall’Ats e dall’Ufficio Farmaceutico che fa capo a Mantova, che ha previsto un sistema di turni a rotazione ogni due giorni, che però non tiene conto delle distanze. Succede così che cittadini di Crema, Soncino o altre città del cremasco debbano recarsi a Ripalta quando hanno bisogno di una farmacia in orari notturni (magari dopo essere stati al pronto soccorso) o nei festivi. Non solo: le farmacie sono di due tipi, urbane e rurali. Queste ultime hanno ovviamente una dotazione di farmaci limitata rispetto alle farmacie urbane e non sempre possono assecondare le esigenze di cittadini che usualmente si recano in farmacie urbane.

Il sistema andrebbe modificato - dice dunque Vecchia - tenendo conto dell’aspetto logistico. Ogni Ats è autonoma e noi come Ferfarma abbiamo già contattato l’Ufficio Farmaceutico per chiedere di trovare una soluzione, ma siamo stati ignorati”.

Di qui l’appello ai sindaci e in particolare alla sindaca di Crema, Stefania Bonaldi, affinché si faccia portavoce delle esigenze delle farmacie presso l’Ats.


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