23 dicembre 2021

Forza Italia: "La gestione del verde in via Serio e via Fulcheria? L'esatto contrario di quello che va fatto per amministrare il patrimonio pubblico"

La gestione del verde in via Serio e via Fulcheria? Un vademecum su come non si deve amministrare il patrimonio pubblico. La presa di posizione è netta e arriva dai consiglieri di Forza Italia, Carlo Malvezzi, Federico Fasani, Saverio Simi, che intervengono sulle recenti piantumazioni avviate dal Comune dopo gli abbattimenti.

"Ci sono vicende - osservano i consiglieri - che, per la superficialità e l’arroganza con le quali vengono condotte, divengono esemplificative di come non si deve amministrare il patrimonio pubblico. Una di queste è certamente quella legata al discusso abbattimento e ripiantumazione delle piante nel quartiere Po e in particolare nelle vie Serio e Fulcheria. Ripercorriamo quindi brevemente le tappe di questo “capolavoro” tecnico, politico e amministrativo condotto da un’amministrazione che si è presentata agli elettori sventolando i vessilli della partecipazione e dell’attenzione al verde e all’ambiente".

Ricordano Malvezzi, Fasani e Simi: "La Legge 10 del 2013 prevede che i comuni possano dotarsi di un Piano del Verde per poter procedere alla gestione del proprio patrimonio arboreo in modo efficace: la città di Cremona, contrariamente ad altri capoluoghi, ne è ancora sprovvista nonostante siano già trascorsi 8 anni; I Comuni capoluogo devono dotarsi di un censimento del patrimonio arboreo identificando tra questo gli alberi monumentali, meritevoli di particolari tutele: l’Amministrazione Comunale ha censito circa il 50% del proprio patrimonio e non ha segnalato a Regione Lombardia alcun albero monumentale. Il verde pubblico necessita di accurati programmi di manutenzione per consentire la conservazione del patrimonio: le ultime manutenzioni delle piante eseguite in Via Serio e Via Fulcheria prima del loro abbattimento, risalgono a diversi anni fa".

La gestione dei servizi pubblici, aggiungono gli esponenti di Forza Italia, "deve essere ispirata ai criteri dell’efficienza e dell’economicità: con il trasferimento del personale dell’ex settore verde del Comune all’AEM S.p.A., il Comune paga le stesse prestazioni offerte dalle stesse persone il 40% in più. Il costo medio dei contratti di lavoro è superiore del 15% rispetto al contratto degli enti pubblici, al quale deve essere aggiunta l’IVA al 22% che per il Comune è un costo, essendo l’ente pubblico un soggetto passivo. Le Linee Guida sulla Gestione del Verde approvate dal Ministero dell’Ambiente stabiliscono che le operazioni di abbattimento devono avvenire solo dopo una valutazione del rischio e previa adeguata attività di comunicazione alla popolazione: la perizia agli atti, per ammissione degli stessi estensori, non comprende la valutazione del rischio e l’abbattimento è avvenuto senza il necessario coinvolgimento della popolazione residente".

Non solo: "L’abbattimento di alberi è possibile solo previa assunzione di specifici atti amministrativi (determine dirigenziali) che devono essere pubblicati per consentire agli aventi diritto (cittadini e portatori di interessi) di poter proporre osservazioni e, nel caso, avanzare ricorsi al TAR: sul sito del Comune di Cremona non risulta pubblicata alcuna determina con la quale è stata autorizzata l’AEM spa ad abbattere le piante di Via Fulcheria e Via Serio. L’esistenza di un generico contratto di servizio per la manutenzione del verde non può supplire alla necessità di uno specifico atto amministrativo che autorizzi l’abbattimento di un patrimonio della città".

"Quando si interviene in modo massivo su una strada urbana collocata in un quartiere di pregio della città prevedendo l’abbattimento dell’80% degli alberi - aggiungono - è necessario valutare la riorganizzazione degli spazi urbani, predisponendo un progetto di riqualificazione che affronti gli aspetti paesaggistici, agronomici, funzionali, viabilistici, impiantistici (sottoservizi e illuminazione). Il progetto deve essere predisposto con il concorso di diverse professionalità, approvato con uno specifico atto e reso pubblico: l’abbattimento e la ripiantumazione sono avvenuti in assenza di alcun progetto architettonico e paesaggistico. Si è provveduto alla semplice sostituzione di essenze, come fossero pali per la segnaletica o birilli stradali. E’ stato necessario rifare la gara per l’acquisto delle piante in quanto, a causa dell’assenza di programmazione, le essenze richieste non erano disponibili".

A questo si aggiungono ulteriori elementi: "La comunicazione alla cittadinanza è avvenuta pochi giorni prima dell’inizio dei lavori, senza che la stessa potesse fornire spunti ed elementi migliorativi. La riqualificazione di una strada urbana non può prescindere dal rifacimento o dalla manutenzione straordinaria dei manufatti urbani e dei marciapiedi danneggiati dagli apparati radicali delle precedenti essenze rimosse e senza rendere più sicuro il transito dei pedoni, con particolare attenzione alle persone più fragili (anziani e disabili): la ripiantumazione è avvenuta senza intervenire preventivamente sui manufatti urbani dissestati e pericolosi, lasciandoli nelle stesse condizioni in cui si trovavano prima dell’abbattimento".

Concludono i consiglieri azzurri: "Questi sono solo alcuni degli aspetti che documentano come sia possibile agire in spregio a leggi, linee guida, buone pratiche tecniche, organizzazione e semplice buonsenso, maltrattando beni pubblici e cittadini. Una sorta di vademecum dal quale anche il cittadino più distratto può apprendere come non si deve e non si può amministrare una città. Anche per queste ragioni risulta grottesca e un po' patetica l’enfasi che la Giunta Comunale, travolta giustamente dalle critiche di cittadini e associazioni, stanno dando ad una semplice posa di qualche pianta piazzata casualmente a lato di una strada".


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commenti


Nicolini Gualtiero

23 dicembre 2021 16:43

Ancora una volta solo supponenza evidente incapacita' dispregio delle norme inefficienza
Ma non si vergognano nemmeno un po' ???
Quando se ne andranno ?

michele de crecchio

23 dicembre 2021 21:18

Mi fa, in un certo senso, piacere che una forza politica riprenda oggi alcune valutazioni negative (soprattutto quelle relative al maggior costo delle prestazioni del personale addetto alla cura del verde) che circolavano già nella parte più consapevole, attenta ed informata, della popolazione cittadina quando il trasferimento del servizio del verde dal comune all'AEM fu proposto, discusso (forse troppo poco) e, sciaguratamente, approvato dal consiglio comunale. Peccato che tali considerazioni non siano state a suo tempo, per quanto ne so, adeguatamente sostenute anche in consiglio comunale.