1 ottobre 2025

I gialli legati al Po: 1 ottobre 2001, nella golena di Torricella moriva in circostanze mai chiarite Arianna Zardi. Mistero anche sulla sorte di Jaskaran Singh, scomparso dal 16 agosto scorso

La data del primo ottobre fa tornare d’attualità una pagina drammatica di storia del Casalasco, quella legata alla morte di Arianna Zardi, il cui corpo venne ritrovato accanto ad una chiavica in territorio di Torricella del Pizzo, a due passi dall’argine maestro nel tratto che conduce a Motta Baluffi.

Ventiquattro anni dopo la vicenda è avvolta dal mistero ed ancora oggi il suo caso è nella sezione “Misteri” del sito della celebre trasmissione di Raitre “Chi l’ha visto?” che oggi lo ripropone anche nella homepage. “Arianna Zardi, 25 anni – si legge nel testo di “Chi l’ha visto?” viveva a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, con la madre e la sorella. Domenica 30 settembre la ragazza era uscita di casa intorno all'una, senza dire dove andava. Quella sera aveva appuntamento con il padre - che abita in un paese lì vicino insieme all'altro fratello della ragazza - per l'ora di cena. Ma Arianna all'appuntamento non si era presentata, e non era nemmeno tornata a casa; il suo cellulare risultava spento. Una cosa insolita per lei, che non era abituata a dormire fuori, o ad allontanarsi a lungo senza avvertire. I parenti, preoccupatissimi, avevano presentato la denuncia di scomparsa. Due giorni dopo - martedì 2 ottobre - un'amica aveva telefonato alla sorella di Arianna, e le aveva passato una persona che sosteneva di aver sentito dei ragazzi dire di aver visto la borsetta della scomparsa tra le cascine, nella zona della golena del Po. Ma non era così: due zii di Arianna, recatisi lì immediatamente, avevano trovato invece la borsetta appoggiata al muretto di un ponticello sopra il greto asciutto di un canalone di irrigazione, a Torricella del Pizzo. Sotto il ponticello c'era il corpo della ragazza, disteso, con la testa verso il muro. Sulla parete c'erano diverse macchie di sangue, come se Arianna, ferita, si fosse spostata, forse cercando di alzarsi.
Torricella del Pizzo si trova a circa dodici chilometri da Casalmaggiore. Come era arrivata Arianna fino a lì: attraversando la campagna a piedi, da sola, o era stata accompagnata? Si è trattato di un fatale incidente, o qualcuno l'ha uccisa, per poi inscenare un suicidio mettendo la borsetta sul muretto del ponte? La morte della giovane è avvenuta presumibilmente il giorno dopo la scomparsa, lunedì 1 ottobre. Qualcuno potrebbe averla vista in questo lasso di tempo; ogni testimonianza potrebbe risultare utile per svelare questo mistero”. Mistero che, invece, rimane.

L’ultimo aggiornamento sulla pagina di “Chi l’ha visto?” resta quello del 25 novembre 2024 in cui si evidenzia che “La famiglia si è opposta anche alla nuova richiesta di archiviazione, avanzata dalla Procura di Cremona, dell’indagine aperta a carico di ignoti per omicidio nel 2015, quando fu esumata la salma per l’autopsia. Il gip si è riservato la decisione”. C’è poi il servizio che Cremonasera ha pubblicato (leggi qui) a luglio e c’è da auspicare, questo sì, che possano essere di nuovo puntati i “riflettori” su un caso che non deve essere in nessun modo dimenticato né coperto dall’oblio.

Come non lo merita un altro mistero, molto più recente, che riguarda sempre le terre del Po ed è quello relativo alla sparizione, misteriosa, di Jaskaran Singh, 24enne di Pieveottoville, di cui non si hanno notizie da quasi tre mesi, le cui ricerche interessano anche il cremonese, e non solo per motivi di vicinanza, ma perché il ragazzo si recava a pregare, a Pessina, al tempio Gurdwara Shri Kalgidhar Sahib di Pessina Cremonese dove, nei giorni scorsi, si è recata la troupe di “Chi l’ha visto?” per cercare tracce, notizie o indicazioni che possano portare a far luce sulla sua misteriosa scomparsa. La troupe di Raitre si è occupata di questo giallo ed è anche stata sia nel paese dove il giovane vive da poco più di un anno (intervistando sia i familiari che un paio di amici) ed è poi stata nel grande luogo di culto sikh che sorge nella campagna tra Pessina Cremonese e Torre dè Picenardi. Anche qui ha intervistato qualche amico e conoscente nel tentativo di dare una risposta alla sparizione misteriosa, avvenuta in una calda domenica d’estate, del giovane. Giovane che frequentava abitualmente, di domenica, il tempio. Pure da qui è stato lanciato l’appello affinchè il caso possa essere risolto. Appello rilanciato anche da Federica Sciarelli che da 22 anni consecutivi è alla guida del popolare programma di Raitre.

Quel 16 luglio, doveroso ricordarlo, era una calda domenica d’estate ed il ragazzo, che vive con lo zio (e la famiglia di quest’ultimo) nella campagna di Pieveottoville, quella mattina è uscito di casa e non ha più fatto ritorno. Di lui è rimasta la bicicletta (il solo mezzo con cui poteva muoversi dato che non aveva la patente), con una ruota forata, in piazza Battisti a Pieveottoville. Sono rimasti a casa i documenti, non ha portato con sé nemmeno un euro. Ed è sparito invece il cellulare, spento dalla sera di quel 16 luglio (l’ultima volta è stato agganciato da una cella proprio nei pressi di Pieveottoville nella serata di quello stesso giorno) e, qualora si fosse allontanato volontariamente, non avrebbe di che vivere dal momento che, appunto, non si era portato nemmeno un euro. Tutti elementi che, in terra di Po, fanno crescere i timori circa il suo destino. Una “scomparsa misteriosa”, l’ha detto fin dall’inizio anche  Federica Sciarelli. La famiglia, a partire dallo zio Paramjit Singh, chiede con insistenza che siano aumentate, potenziate ed allargate le ricerche.

Quelle effettuate finora, anche con l’ausilio di droni e unità cinofile, che hanno visto “in campo” carabinieri e protezione civile, non hanno dato esito, ma hanno anche escluso che tracce del giovane possano trovarsi nei pressi della strada e della campagna che da Pieveottoville conduce al Po e anche nell’area della locale ex base missilistica contraerea nei pressi della quale si trova l’abitazione dei parenti del giovane. “Setacciate” anche alcune case disabitate, e le relative pertinenze, ma anche in questo caso non è emerso nulla. Il solo indizio, per ora, resta il ritrovamento della sua bicicletta, con una ruota forata, in piazza Battisti a Pieveottoville dove le telecamere, come evidenziato chiaramente anche durante la puntata di “Chi l’ha visto?” non erano in funzione e quindi è impossibile avere immagini di quanto accaduto quel giorno. Jaskaran è davvero arrivato in piazza con la bicicletta? Oppure questa è stata portata da qualcuno per depistare indagini e ricerche? Domande del tutto lecite che potrebbero trovare una risposta solo se, a questo punto, qualcuno avesse immagini private di quella domenica.

I parenti, anche a fronte del fatto che Jaskaran, localmente, aveva pochi amici, escludono la possibilità che possa aver litigato con qualcuno. Ma è altrettanto vero che tutto è possibile. Lui quel giorno li aveva contattati telefonicamente, in mattinata, mentre si trovavano a Parma, per avvertirli che sarebbe uscito a fare un giro. La stessa cosa l’aveva fatta telefonando alla madre, che vive in India, nel primo pomeriggio. Da lì è sceso il buio e le indagini degli inquirenti stanno andando avanti. Ancora una volta risulta fondamentale la collaborazione di tutti i cittadini: chiunque avesse qualsiasi elemento utile a ritrovare Jaskaran è invitato a mettersi subito in contatto con le forze dell’ordine o con la redazione di “Chi l’ha visto”. Inutile dire che più il tempo passa e più, anche a fronte delle circostanze (mancanza di soldi, documenti a casa, cellulare spento, ruota forata), è più che lecito immaginare che gli possa essere accaduto qualcosa di grave e che possa avere incontrato qualcuno che gli abbia fatto del male.

Arianna e Jaskaran, finiti loro malgrado tra i “gialli delle terre di fiume” non devono essere in nessun  modo dimenticati ed è giusto, oltre che doveroso, che chi può fornire indicazioni e segnalazioni su questi casi si metta in contatto con le forze dell’ordine, ora e subito. 

Eremita del Po

Paolo Panni


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