9 aprile 2021

Il Covid colpisce duro anche il mondo della cultura. Studenti e stranieri disertano i musei: -90% di presenze

Annus horribilis il 2020 per il turismo e la cultura cremonesi, che hanno visto un crollo del 90% delle presenze straniere. Un anno particolarmente difficile per il mondo della cultura, segnato dalla chiusura di musei, cinema e teatri come misura preventiva per contrastare la pandemia. 

Anche la Provincia di Cremona inevitabilmente ha risentito fortemente della situazione generale ma, dichiara il Vice Presidente della Provincia e delegato alla cultura e turismo, consigliere provinciale Giovanni Gagliardi, “pur essendo il 2020 un anno eccezionale, la Provincia, attraverso il suo Ufficio Statistica, ha voluto comunque proseguire con la rilevazione iniziata nel 2013, chiedendo ai musei, alle aree archeologiche e ai castelli provinciali i dati relativi al flusso mensile dei visitatori, per quantificare anche a livello locale le perdite subite in questo settore, almeno in riferimento al numero di ingressi”. 

Prosegue Gagliardi sottolineando che “i numeri spesso sono eloquenti e, come in questo caso, l’andamento degli accessi museali rappresenta la puntuale e fedele proiezione della evoluzione della pandemia. Come si potrà notare dai dati che seguono, l’andamento degli ingressi ai musei è stato segnato dalle chiusure e dalle aperture, oltre che dalle restrizioni adottate a livello regionale e nazionale per combattere la pandemia, anche se il clima generale di timore ha frenato comunque le visite tant’è che anche nei mesi di “quasi normalità” i numeri del 2020 sono stati ampiamente al di sotto di quelli dei corrispondenti mesi nel 2019. Dai circa 16.000 e quasi 22.000 ingressi di settembre e ottobre 2019 si è passati ai 6.800 e e 6.700 per i medesimi mesi nel 2020. Solamente quando la pandemia sarà alle spalle il sistema museale della provincia potrà riprendere, anche con maggiore forza, il trend positivo registrato negli ultimi anni”. 

I musei, le aree archeologiche ed i castelli del territorio provinciale che hanno collaborato a questa rilevazione sono stati 23. Gli ingressi totali sono stati 51.859, circa un quarto di quelli registrati l’anno prima, con un calo rispetto al 2019 di 166.334 visitatori, il 76,23%. 

Dettagliando gli ingressi nei 12 mesi dell’anno, si evidenzia un numero molto elevato nel mese di gennaio (13.075), in linea con gli ingressi dell’anno prima, mentre a febbraio i numeri iniziano a diminuire (ricordiamo che il primo caso di Covid 19 è stato diagnosticato il 21 febbraio), fino a crollare nei mesi successivi. Si registrano infatti poco più di un centinaio di ingressi nei mesi di marzo e maggio e zero ingressi ad aprile, a causa del lockdown. A giugno, con la riapertura dei musei, i dati tornano nuovamente a crescere fino ad ottobre, raggiungendo quasi 7.000 ingressi, per poi calare ancora a novembre e dicembre per le nuove restrizioni legate alla crescente diffusione del virus. Analizzando il numero di visitatori per Comune, al primo posto troviamo Cremona, che con i suoi cinque musei totalizza 30.480 ingressi, il 59% del totale provinciale, anche se rispetto all’anno prima registra una diminuzione del 78% (- 107.815). Al secondo posto troviamo Soncino con 11.672 ingressi, il 23% del totale provinciale ed una diminuzione del 67% rispetto all’anno prima (- 24.220 ingressi). A Crema gli ingressi sono 4.715, il 9% del totale provinciale, con una diminuzione, rispetto all’anno prima, del 69% (- 10.483 ingressi). 

Nel 2020 il museo che ha registrato il maggior numero di visitatori è risultato ancora una volta il Museo del Violino con 12.340 ingressi, anche se rispetto all’anno prima gli ingressi sono diminuiti dell’83% (-760.358 ingressi). Seguono i Musei della Rocca e della Stampa di Soncino, con 10.107 ingressi ed un calo del 68% rispetto all’anno prima e il Museo civico di storia naturale di Cremona, con 9.721 ingressi ed un calo del 67% rispetto all’anno prima. 

Per l’anno 2020 i dati relativi agli ingressi degli studenti sono poco significativi perché per quasi tutto l’anno, ad esclusione di gennaio e febbraio, non si sono potuti effettuare viaggi di istruzione. Comunque, dai dati in nostro possesso risulta che nell’anno 2020, gli studenti che hanno visitato i musei provinciali sono stati circa 6.100, di cui 5.552 (il 91%) nei mesi di gennaio e febbraio. Considerando che nel 2019 gli ingressi degli studenti sono stati 63.271 si può stimare che nel 2020 la perdita di ingressi è stata pari al 90% (- 57.171 ingressi). 

Anche per quanto riguarda gli ingressi ai musei dei turisti stranieri, il 2020 è stato un anno disastroso. Gli stranieri che hanno vistato i musei provinciali sono stati circa 2.600 contro i 26.500 dell’anno prima, con una perdita di circa 23.900 ingressi (- 90%). I musei più visitati dai turisti stranieri sono stati quelli della città di Cremona. In particolare il 92% dei turisti stranieri (2.400) ha visitato il Museo del Violino. 

 

 


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