26 ottobre 2021

Il governatore Fontana al Rotary di Crema. "Perdita dell'autonomia sanitaria? Macché, rafforzeremo la medicina territoriale"

Amministrare una Regione, come la Lombardia è un onore e un orgoglio. Anche durante la pandemia la comunità lombarda, pur così provata, ha dimostrato di essere forte, determinata, resistente e capace di reagire e di non fermarsi davanti a nessun ostacolo. Una comunità che non ha eguali non solo nel nostro Paese ma anche in buona parte del mondo. E anche nella difficoltà della pandemia i lombardi hanno dimostrato la loro forza e la loro determinazione ed è un orgoglio amministrare una comunità così”. Il Governatore Attilio Fontana ha voluto mettere l'accento sulla forza dei lombardi così provati dalla pandemia che ha sperimentato personalmente in tante occasioni nel suo incontro di questa sera con il Rotary di Crema, presieduto da Antonio Agazzi al Ridottino. Un incontro in cui Fontana aveva vicino al tavolo della presidenza, oltre che Antonio Agazzi, il presidente lombardo degli industriali Francesco Buzzella e l'ex presidente degli industriali cremonesi Umberto Cabini.

Prima della cena e dell'incontro con i soci del Rotary e i loro ospiti, Fontana ha incontrato i giornalisti che gli hanno rivolto una serie di domande sul territorio.

- Presidente, ci saranno i fondi per riqualificare la Paullese?

E' tutto sottoposto a una valutazione che dobbiamo fare con il ministro perchè c'è un insieme di grandi infrastrutture che sono in fase di realizzazione che partono dalla Cremona-Mantova che comportano una serie di impegni nostri e del governo. Si tratta di capire chi fa e che cosa? Ho parlato con il ministro Giovannini venti giorni fa e mi ha chiesto una serie di documentazioni con tavoli tecnici e penso che nelle prossime settimane sapremo che parte intende realizzare il governo e che cosa dobbiamo fare noi come Regione”.

- Presidente, la nostra autonomia sanitaria viene garantita?

“Certo. Queste sono voci che di solito escono poco prima delle elezioni per cercare di spaventare la gente. Non c'è nessuna intenzione di sopprimere ma di rafforzare la medicina territoriale: adesso ci sono le risorse, dovremo combattere per il capitale umano, perchè quello manca, ma questo è tutto un altro discorso che prescinde da Crema. Servono comunque più medici e più infermieri. A livello locale resta valida l'ipotesi della casa della comunità, stanno iniziando le progettazioni vere e proprie e l'inizio dei lavori avverrà quanto prima”.

Due battute del presidente Fontana anche sulla cena. “Sarei venuto volentieri per incontrare i cremaschi, sapendo però che ci sono i tortelli cremaschi, che già ho gustato, e altri magnifici prodotti locali mi fanno apprezzare ancora di più la serata”.


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