Impianti stoccaggio metano, ecco quanto percepiscono dalla Regione i Comuni per le opere di compensazione e riequilibrio ambientale
“Le istituzioni girano la testa dall'altra parte e i sindaci si accontentano di accordi che portano sul territorio pochissimi soldi di risarcimento per compensazioni”. A lanciare l’allarme, un paio di settimane fa, è stato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Marco Degli Angeli (qui l’articolo). Riprendendo l’indagine della Ong americana “Clean Air Task Force” riportata anche dall’agenzia Reuters, Degli Angeli ha acceso i riflettori su quello che ha definito “hub del gas” in Lombardia, dove sono presenti cinque impianti per lo stoccaggio di metano. Di questi cinque, tre sono nel cremonese (Sergnano, Ripalta Cremasca, Bordolano) e due nel milanese (Brugherio e Settala). Dall’indagine è emerso che, così come in varie aree europee, anche nei cieli lombardi, nelle zone dove sorgono alcuni degli impianti di stoccaggio sono state rilevate massicce perdite di metano.
Nel suo intervento il consigliere accenna alle “compensazioni” che i Comuni ricevono a fronte degli insediamenti di stoccaggio. Ecco allora il documento che riporta i dati relativi a queste compensazioni. Il documento è di Anci Lombardia ed è datato 25 giugno 2021, dunque recentissimo. L’oggetto è chiaro: “Tabella ripartizione delle risorse per le opere di compensazione ambientale per il rinnovo delle concessioni per lo stoccaggio del gas naturale nelle stazioni di Ripalta Cremasca e Ripalta Guerina, Sergnano, Settala, Cinisello Balsamo”.
I Comuni citati dal documento rappresentano le “stazioni di stoccaggio”, ma i Comuni interessati dalle compensazioni sono molti di più, poiché confinanti con le stazioni di stoccaggio. Entriamo nel dettaglio della tabella allegata al documento dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) relativa ai Comuni che ricevono le compensazioni precisando che nel documento non compare Bordolano, dove è presente da decenni un grosso impianto di stoccaggio di metano. Questo perché il documento fa riferimento solo alle “attività di compensazione e riequilibrio ambientale da realizzarsi sui territori degli Enti locali interessati dalle proroghe delle concessioni di stoccaggio del gas in sotterraneo”. Da quanto si apprende dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico, Bordolano non avrebbe attualmente in atto una proroga della concessione.
QUANTO PRENDONO I COMUNI - Dall’allegato si evince che nell’ambito del Protocollo per l’attuazione di attività di compensazione e riequilibrio ambientale, “Regione Lombardia verserà ad Anci Lombardia la cifra di euro 8.739.950, assegnando il 20% al piano d’azione in capo alla Regione Lombardia. Il restante 80% sarà così ripartito: 60% ai Comuni con sede d’impianto (ossia dove sorge l’impianto di stoccaggio; ndr); 40% ai restanti Comuni interessati dalla concessione".
Queste le cifre a titolo di compensazione che vanno ai Comuni dove ha sede l’impianto:
- Ripalta Cremasca e Guerina: 589.935,94 euro;
- Sergnano: 1.002.822,75 euro;
- Cinisello Balsamo: 540.717,65 euro;
- Settala: 2.061.699,66 euro.
Di seguito, invece, le somme percepite dai comuni del cremonese nelle aree limitrofe agli impianti di stoccaggio (le somme sono determinate sulla base di complessi meccanismi di calcolo).
Area Ripalta Cremasca e Ripalta Guerina:
- Capergnanica: 26.219,68 euro
- Casaletto Ceredano: 3.014,51 euro
- Castelleone: 185.329,11 euro
- Credera-Rubbiano: 73.165,39 euro
- Fiesco: 24.687,41 euro
- Madignano: 37.407,03 euro
- Montodine: 36.284,43 euro
- Moscazzano: 47.724,88 euro
- Ripalta Arpina: 38.136,44 euro
Area Sergnano:
- Camisano: 57.185,86 euro
- Campagnola Cremasca: 17.278,95 euro
- Caravaggio: 50.549,96 euro
- Casale Cremasco - Vidolasco: 79.130,11 euro
- Castel Gabbiano: 18.523,01 euro
- Isso: 3.797,73 euro
- Mozzanica: 37.938,78 euro
- Offanengo: 17.028,02 euro
- Pianengo: 37.012,14 euro
- Ricengo: 65.367,57 euro
Ricordiamo, come ha evidenziato il consigliere Degli Angeli, che “le attività di stoccaggio di gas sono considerate a rischio di incidente rilevante (RIR) e sottostanno alla cosiddetta normativa Seveso. Il metano ha un effetto serra che è 80 volte più potente dell'anidride carbonica ed è responsabile di almeno il 25% del riscaldamento globale”. “Le istituzioni, che dovrebbero garantire la salute ambientale – ha concluso il consigliere –, girano la testa dall'altra parte e gli stessi sindaci si accontentano di accordi che portano sul territorio pochissimi soldi di risarcimento per compensazioni. I cittadini devono essere informati e sapere con chiarezza quello che respirano, bevono e mangiano ogni giorno”.
La foto in alto è tratta dal video pubblicato sul sito ufficiale della Reuters.
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