9 gennaio 2025

L'idea è quella di Jozef Carotti, portalettere cremonese di Poste Italiane. Le scarpe usate vengono trasformate e diventano pavimentazione dei parchi giochi per bambini

 Le scarpe dei portalettere di Cremona e provincia diventeranno il morbido pavimento delle aree gioco per i bimbi dell’asilo.

Grazie alla creatività e alla coscienza ecologica di alcuni dipendenti di Poste Italiane è nato il progetto “Scarpa vecchia fa buon gioco” per riciclare le calzature ormai dismesse degli addetti del recapito di Poste Italiane e trasformarle in materiale per la pavimentazione antiurto in dotazione ai parchi giochi per bambini. 

Dal Centro di smistamento di Milano Roserio, sono partiti i primi camion con centinaia di scarpe usate pronte ad intraprendere una nuova vita per un sistema che a regime porterà al riciclo di oltre 25.000 scarpe ogni anno.

«Io e i miei colleghi siamo molto contenti di poter contribuire ad un’attività di riciclo così intelligente e utile - dice Jozef Carotti, che lavora come portalettere al centro di Cremona - Sapere che le nostre vecchie scarpe diventeranno il pavimento di qualche parco giochi per bambini è straordinario: guidiamo mezzi green, rispettiamo direttive molto rigorose sulla raccolta differenziata, e vedere con i nostri occhi il frutto dell’attività di riciclo alla quale partecipiamo con tanto entusiasmo ci rende orgogliosi di far parte della famiglia di Poste, che dimostra con fatti concreti di essere un’azienda impegnata nella tutela dell’ambiente».

«Abbiamo deciso di recuperare le calzature antinfortunistiche giunte a fine vita che Poste fornisce ai portalettere e al personale impiegato negli stabilimenti logistici per trasformarle in materiale per la pavimentazione antiurto in dotazione ai parchi giochi per bambini - spiega Domenico Bellissimo, responsabile gestione operativa Lombardia -. Le calzature vengono raccolte ogni due mesi nei centri logistici di Poste dislocati in tutta Italia e trasportate presso il Centro di smistamento della corrispondenza di Ancona, dove vengono prelevate e preparate per un nuovo utilizzo».

È stato calcolato che con 5.500kg di calzature saranno realizzati 50 metri quadri di pavimentazione destinati ai parchetti, l’Azienda, inoltre, che continua il suo impegno verso la transizione green, a breve includerà in questo progetto i caschi dei portalettere e le divise usate. 

L’iniziativa si muove nel segno della tradizionale attenzione di Poste Italiane alle esigenze dei cittadini e in coerenza con la sua storica vocazione di azienda socialmente responsabile che aderisce ai principi internazionali ESG, promossi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. 

L’idea, avviata prima in fase sperimentale e adesso diventata strutturale, è nata grazie a “Insieme 2024 Sustain & Innovate”, il contest sviluppato da Poste per raccogliere i suggerimenti dei lavoratori su come migliorare le attività svolte in azienda sui temi dell’innovazione e della sostenibilità. Un gruppo di otto dipendenti provenienti da diverse località italiane ha pensato di riciclare le calzature antinfortunistiche in dotazione ai portalettere e al personale dei centri di recapito e di distribuzione per convertirle nelle piastrelle antitrauma che rivestono le aree dedicate ai bimbi. Mettendo insieme professionalità e conoscenze, i promotori del progetto, che ha preso il nome di Scarpa vecchia fa buon gioco, hanno fatto in modo che questo processo potesse essere integrato nell’articolata organizzazione della logistica di Poste.

Scarpa vecchia fa buon gioco è un vero progetto di economia circolare. Ogni anno vengono riciclate ben 25.000 paia di scarpe di Poste italiane, che ha scelto come partner per questa iniziativa l’unica azienda in Italia che ricicla calzature: dalla separazione delle componenti alla triturazione delle suole in gomma che, diventate trucioli e poi ricompattate servono a creare le mattonelle antitrauma ad incastro spesso utilizzate nei parchi pubblici nelle aree giochi per i bambini.

Il riciclo e la conseguente riduzione dell’impatto sulle discariche italiane fanno di Scarpa vecchia fa buon gioco un fiore all’occhiello della transizione green a cui Poste Italiane vuole contribuire in modo deciso. La transizione verde, un complesso percorso di cambiamento delle abitudini di produzione, consumo e vita, ha come obiettivo l’azzeramento delle emissioni nette di CO2 entro il 2050, con l’aumento dell’efficienza energetica di consumi e di produzione da un lato e la sostituzione di combustibili e carburanti fossili con alternative rinnovabili dall’altra. In questo contesto, Poste italiane mira a portare a zero le sue emissioni di gas serra entro il 2030, con 20 anni di anticipo sul resto d’Europa e del mondo. In più, con l’aiuto dei propri dipendenti, si impegna a sviluppare idee nell’ambito dell’innovazione sostenibile.


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