La Freccia della Versilia non tornerà più. Addio al collegamento veloce Cremona-mare
“Questa mattina abbiamo scoperto che la Freccia della Versilia, così come la conoscevamo, non tornerà più. Il treno veloce Bergamo-Pisa, con fermata a Cremona e che avrebbe dovuto essere riattivato da fine luglio, non sarà ripristinato e l’assessorato, insieme alla società TPer che gestisce i trasporti in Emilia-Romagna, sta valutando delle ipotesi alternative di cui però al momento non si sa ancora molto” lo fa sapere il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni che oggi è tornato sull’argomento durante il question time in aula consiliare, chiedendo chiarimenti all’assessore ai Trasporti sui motivi del ritardo nella riattivazione del servizio e sulle tempistiche relative alla riattivazione del collegamento Bergamo-Pisa e, nello specifico, nella tratta da Cremona.
“Si tratta di un collegamento ferroviario operato in collaborazione tra Trenord e Trenitalia che è stato interrotto in via definitiva nel mese di novembre 2020 e lo scorso marzo l’assessore ai Trasporti, rispondendo a una nostra interrogazione, ci aveva comunicato che ci sarebbe stata una iniziale riattivazione solo tra le stazioni di Bergamo e di Cremona a causa di lavori infrastrutturali che sarebbero terminati il 24 luglio e che dopo tale data sarebbe tornata in funzione l’intera tratta. Ma non è esattamente quello che è successo, dal momento che dal 25 luglio non ci sono più i treni e non è stato riattivato nessun servizio” spiega Piloni che sull’argomento sollecita la giunta lombarda dal settembre 2021.
“Oggi ringrazio l’assessore Claudia Terzi per la chiarezza della sua risposta e prendo atto positivamente che la Regione Lombardia, nonostante non abbia la piena titolarità della questione, ha comunicato l'intenzione di collaborare con la società dei trasporti dell’Emilia-Romagna per cercare di riattivare quella tratta almeno nei mesi estivi e mettere così una pezza – commenta Piloni - Rimane comunque inaccettabile il fatto che si taglino dei servizi senza alcun preavviso e senza alcuna condivisione con i territori, una modalità che qui in Lombardia purtroppo si ripete nel tempo, soprattutto in alcuni territori che sono maggiormente penalizzati. E questa vicenda ne è un ulteriore esempio”.
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commenti
michele de crecchio
4 ottobre 2022 21:17
Se ben ricordo, già da due anni questo ottimo tradizionale servizio estivo è stato sospeso con risibili motivazioni varie. Ora giunge la notizia della sua soppressione definitiva. Povera Cremona, "già donna (cioè dominatrice) di province e ora bordello!" mi verrebbe di dire, ripescando dalla memoria quanto il massimo poeta scriveva con riferimento all'Italia dei suoi tempi, parole che io mi sento di riferire ora alla desolante apatia di gran parte dei nostri amministratori che, in larga prevalenza, sembrano interessati solo ai nuovi inutile progetti autostradali. Senza particolare interessamento della politica locale fu, a suo tempo, abbandonato persino il "Pendolino" che, in poche ore, ci consentiva di raggiungere Roma!
Dorella Bonaccorsi
5 ottobre 2022 09:04
Mi domando ma perché invece di incentivare trasporti,commercio,turismo con strumenti che già possediamo ci riducete a isolamento territoriale. Questo treno era un servizio utile per parecchie persone e ora.......non capisco invece di progredire si torna indietro però, il dio denaro quello va sempre nelle solite tasche . Ad maiora sempre .