La musica per salvare l'arte. Sabato concerto degli Aksak Project per raccogliere fondi e restaurare l'affresco con 226 figure del Refettorio di S.Pietro
La musica per salvare l'arte. CrArT insieme all' Associazione Artisti cremonesi e il Centro Pinoni - Due Miglia organizza la rassegna "In Arte...musica": tre concerti per raccogliere fondi per il restauro del refettorio della chiesa di San Pietro al Po. Il prossimo concerto è sabato 2 luglio alle 21.00 con Aksak Project, musica etnica mediterranea. Si terrà nella chiesa Santa Maria Maddalena, via Realdo Colombo, ingresso gratuito. E' un concerto da non perdere, perchè il gruppo nonostante calchi i palcoscenici da oltre 25 anni (e prima ancora nel 1976, in alcuni componenti, con i mitici Cordigliera) ha stupito tutti per l'intensità e la freschezza del loro ultimo CD, Argonauti, presentato in una serata evento (leggi qui) lo scorso 13 maggio al Teatro Filo (sold out da settimane). E alcuni brani del CD faranno sicuramente parte del concerto di sabato sera in cui si propone musica per salvare l'arte. Infatti quanto raccolto durante la serata servirà a contribuire al restauro di un gioiello cremonese, quell'antico refettorio del monastero collegato alla chiesa di San Pietro la cui parete occidentale è interamente occupata da un grande affresco (8,50 x 9,80 metri) raffigurante la Moltiplicazione dei Pani ed eseguito da Bernardino Gatti, detto il Soiaro nel 1552. Un'opera d'arte unica che i turisti in città dovrebbero riuscire a visitare (così pure i cremonesi che non conoscono questo gioiello). Infatti è un affresco straordinario nel quale si contano ben 226 figure che sono il ritratto di una città (come scrive la storica dell'arte Silvia Cibolini) ma che ha sopportato a lungo gli inconvenienti derivanti dalla sua collocazione in un refettorio e che è stato più volte restaurato ma che ha perduto molto della qualità originaria del colore e ha subito alcune cadute di materiale e che per questo avrebbe bisogno di nuovi restauri. Come scrive Silvia Cibolini si tratta di figure che il Gatti voleva far riconoscere perchè prese dalla vita reale cremonese: anziani, storpi, pescatori del vicino Po, contadini, uomini, donne e bambini. E poi la suggestione di quella bambina in primo piano che si porta il pane alla bocca e tradisce un senso di stupore. Quella bambina ricorda tanto l'autoritratto di Sofonisba Anguissola e potrebbe davvero essere lei da piccola. Abitava infatti nell'attuale piazza Marconi (a 200 metri da San Pietro) e il padre aveva voluto seguisse gli insegnamenti pittorici di Bernardino Gatti forse anche con le sorelle Lucia ed Elena. Amilcare Anguissola, nobile, fu probabilmente anche lo sponsor della chiamata del pittore pavese a dipingere il refettorio.
Il terzo e ultimo concerto della rassegna si terrà domenica 10 luglio alle ore 17,30 (ingresso libero), della famiglia Uhde, che proporrà un programma con pezzi di Beethoven, Joachim e Schumann. Michael pianista di origini tedesche, Sanja violoncellista di origini serbe con i figli danno vita ad una delle poche famiglie esistenti di musicisti. Con i figli formano un quintetto strumentale che spazia da esibizioni solistiche ad esibizioni di trii e quartetti.
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