La protesta dei Comuni contro i rincari. ALI (presieduta in regione dalla Bonaldi): luci spente per trenta minuti nelle città
Autonomie Locali Italiane (ALI), presieduta a livello regionale dalla sindaca di Crema Stefania Bonaldi, aderisce all'iniziativa lanciata da ANCI Emilia Romagna e subito ripresa da ALI Nazionale, che invita le amministrazioni italiane a spegnere per trenta minuti le luci di uno o più monumenti simbolo delle proprie città.
I Comuni intendono così sensibilizzare sulle difficoltà nella chiusura dei bilanci imposte dai rincari di materie prime e soprattutto di energia e gas, come da tempo segnalato nel Cremonese dal sindaco di Gerre, Michel Marchi (qui l'articolo), che naturalmente aderisce all'iniziativa.
"L'obiettivo - spiegano le sindache e i sindaci dell'ALI - è quello di sensibilizzare e spingere il Governo a mettere in atto misure concrete contro l'impatto della crisi energetica e dell'insostenibile caro bollette sui costi che gravano su famiglie, imprese, servizi pubblici e di pubblico interesse e, naturalmente, sui bilanci degli Enti Locali, che rischiano di essere costretti a ridurre i servizi essenziali ai cittadini, non riuscendo a garantire nei propri bilanci le coperture necessarie per sostenere i consumi energetici".
"Siamo tutti impegnati, grazie anche allo sforzo ingente del PNRR - prosegue l'associazione -, a far ripartire le nostre città e Comunità, per garantire il miglior futuro dei nostri territori, ma è evidente che questi costi ingentissimi sui bilanci di enti pubblici, imprese, famiglie, generano difficoltà e gravami che rischiano di compromettere i benefici futuri a cui tutti vogliamo tendere".
Ogni Comune lombardo aderente potrà scegliere uno o più monumenti da "spegnere" simbolicamente giovedì sera, dalle 20 alle 20.30.
IL COMUNE DI CREMONA - Anche per quanto riguarda il Comune di Cremona, stando a quanto emerso alcune settimane fa, i rincari di energia, gas e materie prime che stanno colpendo tutti i settori rischiano di impattare sul bilancio comunale mettendo in difficoltà l'ente, che dovrà trovare vie alternative per evitare ripercussioni sui cittadini. A meno che i famosi "ristori" previsti dal governo non intervengano rapidamente.
A confermare le difficoltà, assicurando però che l'amministrazione farà tutto il possibile per evitare ricadute sui cittadini, è stato l'assessore comunale al Bilancio, Maurizio Manzi, che nei giorni scorsi ha dichiarato a Cremona Sera: "La situazione è sotto gli occhi di tutti. Stiamo esaminando il bilancio proprio per capire quale impatto possano avere i previsti rincari dell'energia sulle bollette e gli aumenti dei costi dei materiali sui lavori pubblici" (qui l'articolo integrale).
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commenti
Luca Feraboli
8 febbraio 2022 09:45
Ma se a Cremona aderissero... non converrebbe accendere almeno per 30 minuti?
E' già tutto spento da tempo!